Una volta giù aprì la porta e si ritrovò davanti alla porta un ragazzo, capelli chiari e di bell'aspetto che la guardò come se la conoscesse da sempre.
"Ciao, scusa se ti disturbo. Sono un turista e, odio doverlo ammettere, ma mi sono perso. Ok, so che è inquietante il fatto che uno si presenti davanti a casa tua alla sera tardi dicendoti che si è perso, ma ho visto la luce accesa ed è la prima che vedo da un miglio a questa parte e volevo chiederti delle informazioni"
Lei lo stava osservando mentre lui le raccontava tutti i posti che aveva visto, ma c'era qualcosa che non capiva. Lo aveva già visto prima di allora, solo che non si ricordava dove e quando.
"....poi ho visitato il centro città, ma c'era una festa...non sò c'erano dei fuochi..."
"Senti facciamo così - lo interruppe Elena- se vuoi ti accompagno in centro a Mystic Falls, poi prosegui solo perchè devo fare una cosa importantissima..."
"Certo certo, sei troppo gentile anche solo ad accompagnarmi, ti ringrazio."
Lei si girò per chiudere la porta e subito dopo il ragazzo allungò la mano verso Elena e disse:
"Guarda che maleducato che sono, non mi sono neanche presentato: sono Aaron, piacere di conoscerti."
"Piacere mio, io sono Elena."
Si diressero verso l'auto e partirono per il centro città.
"Allora Elena, hai una gran bella casa. Vivi con i tuoi?"
"Oh no, vivo con il mio ragazzo e suo fratello, la casa è loro."
"Ah, e non è strano?"
"No, li conosco da tanto tempo, ormai la fase di imbarazzo è passata! E tu Aaron, da dove vieni?"
"Io vengo dalla Grande Mela, da New York, un posto completamente diverso da qui, senza offesa, ovviamente"
"No tranquillo non mi offendo, ma davvero vieni da NY?"
La mente di Elena cercò di fare un veloce censimento di tutte le persone che aveva incontrato a NY per cercare di capire dove lo aveva già visto. Ma ancora non ricordava proprio dove gli avesse parlato prima di allora. Continuò a fare domande per indagare.
"New York: centro città oppure periferia?"
"Centro, possiedo un palazzo dove ci sono uffici e studi."
A quelle parole Elena collegò tutto: era il proprietario del palazzo dove c'era il suo ufficio.
"Tu non mi hai riconosciuta vero?"
"Scusa?" Disse lui stupito.
"Nel tuo palazzo hai uno studio di una psicologa?"
"Si, perchè?....non dirmi che sei tu!"
"Si, sono io. Sono qui in vacanza per qualche settimana!"
"Non ci posso credere! Davvero? Quante possibilità ci sono che si incontri una della tua stesso palazzo a.... Dove siamo di preciso?"
"Mystic Falls, sai dovresti comprare un gps. Ti servirebbe se vai in vacanza da solo. Ma come mai sei qui?"
"Perchè un fornitore è qui e mi ha chiesto di incontrarlo."
"Ah capito...affari. Guarda siamo arrivati. Quello è il centro." Disse parcheggiando davanti al Grill.
Aaron scese, scaricò i suoi bagagli e poi guardò Elena dal finestrino e gli disse:
"Domani potremmo vederci se vuoi, per parlare di NY e magari mi dai qualche suggerimento per orientarmi in questa città!"
"Guarda ti aiuterei volentieri, ma non posso proprio, domani devo tornare a New York per fare una cosa, mi spiace."
"Non preoccuparti. Grazie mille per il passaggio. Ci si vede in giro Elena!"
"Ok" Disse Elena accendendo il motore e ripartendo.
Aaron prese il cellulare, compose un numero e una voce femminile rispose:
"Allora, hai fatto il tuo lavoro?"
"Si, ma potremmo avere un problema"
"E quale sarebbe?" Disse la voce al cellulare.
"Mi ha detto che domani tornerà lì, a New York!"
"Cosa?, Perchè?"
"Prova a dire? -disse ironico- Il loro amore è molto più forte di quello che pensavamo Charlotte!"
"Ok, non sarà un problema. Sistemerò le cose io" Disse concludendo la telefonata.
Charlotte, guardò Damon, che legato ad una sedia cercava di liberarsi, e disse:
"La tua dolce Elena sta venendo qui..."
Gli occhi di Damon si illuminarono, perchè aveva la prova che lo amava al di sopra di tutto e che sarebbe perfino tornata a NY per stare con lui, nonostante avesse a Mystic Falls tutta la sua famiglia.
Ma la felicità lasciò presto lo spazio alla disperazione quando si rese conto quello che aveva in mente Charlotte. Prese in mano il cellulare da Damon e iniziò a scrivere un messaggio:
"Mia Elena, mi hai deluso parecchio ed ho deciso di stare a New York per qualche settimana da solo. Ti prego non cercarmi e non chiamarmi più. Mi faccio risentire io!"
A quelle parole Damon urlò, cercando, dimenandosi, di liberarsi, ma senza successo; le corde erano strettissime intorno a lui e gli impedivano qualsiasi movimento. Era in trappola e non sapeva come liberarsi, inoltre non sapeva quale era il piano di Charlotte e questo lo preoccupava ancora di più.
"Perchè mi fai questo?"
"Perchè ti faccio questo?" Ripeté ironicamente Charlotte." Perchè meriti di soffrire, come ho fatto io per tutti questi anni. Adesso che stai con Elena pensi di essere diventato un vampiro buono, ma in realtà sei solo la seconda scelta di tutti, in primis la tua cara e dolce Elena!"
"Lei stava venendo da me, per chiedermi scusa, perchè mi ama e tu non puoi farci niente!" Disse Damon arrabbiato.
"Si stava venendo, ma vedrai che le cose cambiano. Adesso lei sà che non le vuoi parlare e che non la vuoi vedere. Cosa penserà la tua vampirina di questo tuo atteggiamento?... Damon, è da anni che ti tengo sotto controllo, cosa pensi? E sapevo che prima o poi ti saresti allontanato da Elena, ed infatti così è successo. Allora ho colto l'occasione. Voi due dovete lasciarvi se non vuoi che faccia del male alla tua metà; quindi o vi lasciate in questo modo pacifico, non sentendovi più, oppure...bhe a te l'immaginazione!"
Damon era rimasto ad ascoltare parola dopo parole senza però capire dove volesse andare a finire il discorso.
"E dopo che ci lasciamo, la smetterai con i tuoi giochetti?"
"Certo, dopo potremmo stare insieme per sempre io e te" Disse Charlotte allontanandosi da Damon lasciandolo legato alla sedia in mezzo al suo salotto.
STAI LEGGENDO
New Life
FanfictionLa storia è cronologicamente ambientata alla fine della IV stagione. L'unica cura è stata presa da Katherine e Bonnie è morta per salvare Jeremy, che è vivo a tutti gli effetti. Elena ha scelto Damon come compagno per la vita e Stefan è stato rinchi...