Capitolo 11

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Zac mi fa cenno di scendere dall'auto, ed io lo faccio.
"Allora, dove siamo?" Chiedo a Zac, guardandomi intorno
"Beh, in un parco" dice lui, ridendo
Ah-ah, davvero simpatico.
"No guarda, non lo avevo capito!" Dico io e lui ride.
"Questo parco è il più famoso di New York, Emma."
"Okay, e uhm.. Perché siamo qui?"
"Volevo farti vedere una cosa" detto questo, si avvicina a me e mi prende per mano.
Le sue mani sono più grandi delle mie, le coprono quasi totalmente.
"Uhm .. Zac?" Dico, richiamando la sua attenzione
"Cosa?"
"Uhm.. Mi stai tenendo per mano.. Tipo .. Perché?" Chiedo, impicciandomi nelle mie stesse parole.
Non è facile parlare standogli così vicino!
Mi schiaffeggio mentalmente, cercando di sembrare indifferente alla cosa calciando un sassolino.
"Faccio quello che voglio, Emma." Dice lui, sorridendo.
Mi limito a non rispondere, e lo seguo.
Per mano.
Finalmente, dopo una mezz'oretta di camminata per farmi visitare il parco, arriviamo in una parte un po' meno affollata.
Qui c'è un laghetto, e dentro, vi nuotano delle piccole paperelle che seguono la loro mamma.
Il prato intorno a noi è immenso con molti salici piangenti intorno al lago. C'è una visuale magnifica del parco.
"Wow" sussurro io
"Già.." Dice lui, sedendosi sotto il piccolo salice, ed invitandomi a sedermi.
Alzo il maglioncino per non sporcarlo e mi siedo distante da Zac.
"Ehi sono qui per stare con te" detto questo si alza, e si siede vicino a me.
"Uhm.. Si però io non .."
"Emma, lo so benissimo che ti piaccio." mi sorride lui
"No! Io non.."
Non finisco la frase che le sue labbra sono sulle mie.
Non capisco più niente.
Voglio staccarmi ma allo stesso tempo voglio che questo bacio non finisca mai.
La sua mano si infila tra i miei capelli, ed io stringo le braccia attorno al suo collo.
É una sensazione magnifica, però viene tutto fermato dallo squillare del mio telefono.
Zac si stacca lentamente, quasi.. Non contento della cosa..?
Rispondo al telefono.
"Pronto?"
"Emma, devi ancora dirmi se vieni a cena."
Guardo Zac, giocare con le sue mani e poi guardarmi.
Lui mima un 'no' con le labbra ed io lo riferisco a mia madre.
"No, mamma"
"Okay tesoro, torna presto, domani devi andare a scuola."
"Okay, ciao mamma."
Chiudo la chiamata e Zac si avvicina di nuovo a me, ma io lo fermo in tempo.
"Zac... No.." Dico, fissando il prato
"Perché?" Dice lui, cercando inutilmente di creare in qualsiasi modo un contatto visivo con me.
"Perché.. C'è Kate.. Io non voglio avere problemi, di nessun genere e.."
"Ma lei non sta con me. Lei é un divertimento.. Non ci sarà mai nulla tra me e lei"
Un lampo di gioia mi illumina il volto, e sorrido involontariamente.
"Quindi.. noi cosa.. Cosa siamo ora?"
"Noi.. siamo.." Zac cerca di terminare la frase e poi mi dice
"Noi."
E mi bacia, facendomi scivolare lentamente sull'erba profumata.
Lui è su di me, le sue mani tra i miei capelli, sul mio volto.
Io cingo le braccia attorno al suo collo, prendendogli tra le mani il bellissimo viso.
"Emma.. Io credo.."
Lo guardo e lui sorride
"Credo di amarti.."

- ChiaraTrovalusci

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