Capitolo 48

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"Scusate, avete visto Zac Miller?" Chiedo a delle ragazze nel suo corso.
Si guardano facendo dei sorrisetti spastici e una mi risponde.
"No, non l'abbiamo visto" e contini sa ridacchiare con le altre quattro pettegole.

"Io devo..devo..andare a casa" dico a Sun, Liam e Luke.
"Ma che hai oggi Emy?" Chiede Sun.
"Nulla. Sono solo...stanca" faccio un sorriso finto.

"Ti accompagno" si offre Luke.
"Beh..non c'è bisogno, veramente"
"No, non preoccuparti. Lo faccio volentieri" mi sorride. È troppo bello quando sorride.
"Va bene, grazie" sorrido veramente, questa volta.

"Ciao Sun" la abbraccio.
"Ciao Emy. Scrivimi se hai bisogno" mi sorride.
Annuisco e do' un bacio sulla guancia a Liam.
"Non pensare più a lui, ok?" Mi chiede sussurrando.
Annuisco, anche se in realtà non sarà affatto facile.

...
"Ecco. Abiti qui, giusto?" Chiede Luke accostando di fianco al cancelletto di casa mia.
"Si, esatto" gli do' un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina, ringraziandolo.

Entro in casa e sinceramente non mi aspetto di trovare la mamma in casa, e infatti lei non c'è.
Tolgo le scarpe e accendo la tv, ovviamente su MTV.

Il campanello suona.

Mi avvicino alla porta.
Zac! Potrebbe essere Zac!
Nel momento in cui penso alla possibilità che possa essere Zac, sono felice e combattuta allo stesso tempo.
Da un lato se fosse lui mi lancerei tra le sue braccia affondando le mie labbra contro le sue, ma dall'altro lato credo che non potrei accettare che lui si presenti dopo quello che è successo ieri.

Mi avvicino alla porta e la apro.
"Avevi dimenticato il quaderno, tieni" Luke mi porge il mio quaderno degli appunti.
"Grazie" sorrido e chiudo la porta.

Mi sento sollevata nel non vedere Zac fuori da quella porta, ma anche triste perché non ha provato a farsi perdonare e perché non ho potuto dirgli quanto è importante per me, abbracciarlo, baciarlo, dirgli che non posso stare lontana da lui e sentirmi dire che non può vivere senza di me.

Fermo i miei film mentali e vado in cucina.
Mi preparo una semplice insalata e mi metto a mangiarla sul divano.

Ovviamente, le sorprese non arrivano mai sole, e poco dopo il mio telefono vibra sul tavolino davanti a me.

È un messaggio di Zac. Non so se ho il coraggio di leggerlo o se sono così senza cuore da non sbloccare il telefono.

Opto per la prima.
//Zac: Ciao Emma sono Nicole, la sorella di Zac. Ti scrivo perché Zac è agitatissimo, non si ferma da ieri pomeriggio e sta continuando a bere alcolici non volendomi ascoltare. Prende a calci i mobili e quando finisce una bottiglia di alcolico la scaraventa a terra. Fallo ragionare, vieni qua tu. Nicole x//

"Oh no. Oh no!" Alzo il tono di voce fra me e me e senza pensarci infilo i piedi dentro alle scarpe.
Corro per la via arrivando alla fermata dell'autobus.

Poche fermate e arrivo al grande palazzo, sempre accolta dal gentile Andrew, e corro verso l'ascensore.

Arrivo al piano e suono il campanello.
"Eccoti Emma, grazie per essere venuta" Nicole mi accoglie. Malgrado la situazione è vestita elegante, con un vestito nero appena sotto al ginocchio e dei tacchi contro i miei leggins e le mie vans.

A terra c'è un inferno di pezzi di vetro, ogni volta che appoggio per terra un piede sento che si polverizzano delle schegge.
Zac è seduto in cucina con una bottiglia di vodka in mano e appena mi vede i suoi occhi si spalancano, lasciandomi vedere le tetre emozioni che sta provando e la tristezza dietro al suo carattere forte.

Anche i leoni, a volte, hanno la stessa paura di un piccolo topolino.

cami072000

<spazio autrice>
Ciao belle! Grazie per le visualizzazioni e i voti, siete fantastiche!

Buona serata😘
-Cami

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