"Ma perché?!" Urlo alla finestra.
Esco nel piccolo balconcino che dà sul vialetto di casa mia e respiro un po' d'aria fresca per calmarmi.
Rientro, prendo le cuffiette, una felpa pesante e il mio laptop e mi risiedo, accovacciata, fuori al balconcino.
Partono molte canzoni in ripetizione casuale, ed io canticchio, nella speranza di scacciare i brutti pensieri.
*Blin Blin*
Abbasso il volume al laptop.
Il telefono squilla, ma non ho voglia di leggere messaggi.
Di nessuno.
*Blin Blin*
Di nuovo?
È incredibile.
Io non risponderò.
*Blin Blin*
Cazzo! Voglio un po' di pace!
Il telefono sembra essersi fermato dal suo continuo squillare ed io torno ad osservare le notizie al pc.
"New York era così interessante.." dico, sussurrando.
Sento bussare alla porta.
"Entra mamma!" Le urlo da fuori
Sento dei passi avvicinarsi alla porta finestra.
"Perché mai non rispondi ai messaggi se non stai dormendo?"
Questa voce.
Zac. Mi volto di scatto, trovandomi faccia a faccia con lui.
Indietreggio di scatto, involontariamente.. O forse .. Volontariamente?
Non lo so.
Stacco le cuffiette e mi concentro su di lui.
Quant'è bello. Ma quant'é stronzo e cornuto.
"Rispondimi" dice, nervoso.
"Senti se devi rompermi, quella è la porta. Ti ricordo le buone maniere. Perché sei qui?" Chiedo acida, rientrando seguita in ogni particolare dai suoi occhi.
"Non rispondevi. Avevo paura ti fosse successo qualcosa." dice, mettendosi le mani in tasca e scrutando la mia camera.
"Bene, sto bene." dico muovendo su e giù le mani ai lati del corpo come per dirgli 'guarda tu stesso' "puoi anche andare, grazie per la visita, addio." dico aprendo la porta.
Zac velocemente blocca il mio corpo tra la porta e il suo.
"Emma, stai attenta a quello che dici" dice, sussurrandomi tutto ciò nelle orecchie.
Mi provoca una serie di brividi interminabili, ma questa volta deciderò io come andranno le cose.
La mia mano si muove velocemente verso la sua guancia, colpendolo e provocando una faccia scioccata da parte di Zac.
"Tu non decidi quello che io devo fare, hai capito?! Non sei nessuno! Nessuno per me! Non devi permetterti Zac, se hai pensato, anche lontanamente, che anche con me poteva funzionare la 'storiella romantica' come con le altre ochette che sicuramente ti sei fatto, beh ti sbagli." una lacrima corre veloce sulla mia guancia, seguita da tante altre.
Perché cazzo sto piangendo?!
"Emma non è come credi"
"Zac, non siamo in una favola. Tu non sei il badboy che ruba il cuore di tutte. O forse si, perché al mio è già successo, ma se questo è il risultato.." Dico, spostandolo violentemente da me.
Non so nemmeno dove trovo tutta questa rabbia, ma forse dal fatto che sono sempre e costantemente presa per il culo.
"Emma, io non voglio nessuna storiella con te.
Io credo davvero di provare qualcosa per te. Ti giuro che è stata Kate a baciarmi." Dice lui, 'inseguendomi' per la piccola camera.
"'Io credo davvero di provare qualcosa per te, ti giuro che è stata Kate' senti. Forse non ti è chiaro che io non voglio essere presa in giro da nessuno. Mi stai seriamente annoiando. Tu e le tue cazzate. Potevi studiarlo meglio il monologo, Zac.
Ora esci di qui." dico, in lacrime
"Ti prego non piangere.."
"Ma sei bipolare o cosa?! Che cazzo di problemi hai?! Vai via e basta!" Urlo. Stiamo delirando entrambi.
Non ha senso.
Sicuramente la mamma mi avrà sentito, ma poco mi importa.
"Emma io-.."
"Fanculo Zac. Esci di qui, fai quello che cazzo ti pare. Tra te e me non c'è mai stato nulla e mai ci sarà, mi sono veramente illusa, bravo stavo per cascarci." Lo invito con una mano ad uscire e lui lo fa.
".. Buonanotte, Emma." Dice infine, uscendo da casa mia.
Mi appoggio alla porta e scivolo giù, fino a toccare col sedere a terra.
Perché a me?!.
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No Sense
FanfictionIl suo brutto carattere e la sua introversione mi sconvolge. È proprio questo quello che mi fa innamorare di lui, delle sue imperfezioni, del suo brutto carattere, del modo in cui mi guarda, di lui. Questa cosa NOn ha SENSo -Chia -Cami