Capitolo 23

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POV'S ZAC

Nessuna è mai riuscita a farmi eccitare tanto, in così poco tempo, mio Dio.
Le prendo il volto tra le mani e la bacio, mentre lei continua a muoversi dolcemente sul mio bacino.
Dei piccoli gemiti lasciano le nostre bocche, mandandomi in estasi.
"Emma!" Urla la madre, facendoci sussultare "Emma!" La richiama
"Cazzo.." Sussurra lei a me "Si mamma?" Dice urlando, facendomi ridere.
"È tardi! Perché non sei a scuola?!" Dice, bussando alla porta.
'Non farla entrare' le mimo con le labbra, giungendo le mani pregandola.
Lei sorride e accenna un 'sì'
"Ehm.. Mamma, non mi sento bene! Credo che rimarrò a casa"
"Okay, Emma! Io vado a lavoro, ci sono le Tachipirine nel cassetto, prendine una!" Dice allontanandosi, lo percepisco dal suono dei tacchi sul pavimento
"Okay, buon lavoro!"
Aspettiamo il rumore della porta che si chiude e scoppiamo in una fragorosa risata.
"Magnifico hahaha" la sua risata è veramente un qualcosa di fantastico
La avvicino a me prendendola con una braccio, portandola di fronte a me.
Lei mi sorride, ed in poco tempo le mie labbra sono di nuovo sulle sue.
"Zac?" Mi chiama lei, staccandosi.
"Cosa?"
"Che..facciamo?" Chiede lei, un po' imbarazzata
"Ti va di andare a casa mia a prendere i miei vestiti e poi ci facciamo una passeggiata?" Rido io
"️hahah si certo, scusami haha" dove ridendo e raccogliendo l'asciugamano da terra.
"vado di là" dico, lasciandole un bacio sulla fronte
"Okay, arrivo subito" dice lei, con la bocca impastata di dentifricio.
Mi dirigo in camera sua e indosso gli stessi abiti di ieri.

POV'S EMMA

È incredibile.
Non credevo che Zac sarebbe arrivato a dirmi un 'ti amo'.
Eppure, eccoci qui.
E non posso non esserne felice, perché è tutto quello che volevo.
Metto a posto lo spazzolino, tamponandomi il viso con un morbido asciugamano e mi vesto.
Esco dal bagno e trovo Zac in camera, ad aspettarmi.
"Pensavo ti avessero rapita gli alieni!" Dice alzandosi, facendomi ridere
"Sono stata pochissimo ahah"
"Andiamo, necessito di abiti puliti" dice, e mi trascina giù per le scale.
"Aspetta vai piano ahahah" dico ridendo, cercando di non cadere di faccia.
Tutt'a un tratto sento sollevarmi da terra, e senza volerlo caccio un urletto.
"Zac!" Sono a pancia giù sulla sua spalla.
"Andremo più veloci" ride lui
"Fammi almeno chiudere ahaha" mi prende le chiavi dalle mani, schioccandomi un bacio sulla guancia e chiudendo a chiave la porta di casa una volta usciti.
La gente che passa per il vialetto, ed io, guardando la mia 'posizione' sulle sue spalle non posso fare a meno di ridere.

ChiaraTrovalusci

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