Sono seduta sulla sua schiena e mi tiene le gambe con le mani mentre corre verso la macchina.
Entrambi ridiamo come due matti.
Non c'è un motivo preciso per le nostre risate, ma so comunque che sono risate vere.
Arriviamo alla macchina e mi mette con i piedi per terra e si gira verso di me ancora con un grande sorriso stampato in viso.
Si avvicina a me e mi rinchiude tra lui e la portiera dell'auto.
Riesco a sentire il suo fiato sulla mia pelle e sento il movimento del suo petto che si muove su e giù per il respiro affannato.
Mi squadra il viso.
Finisce con lo spostare lo sguardo sui miei occhi.
I suoi occhi azzurri che guardano i miei.
Si avvicina alle mie labbra ma le supera e arriva vicino al mio orecchio.
"Dove vuoi andare?" Mi sussurra provocandomi una miriade di brividi.
Chiudo gli occhi.
"Non lo so" dico io sospirando.
"Sono solo le 4. Dovremmo pur fare qualcosa" sussurra lui. Sento la sua leggera barba che mi sfiora la guancia mentre riposiziona il suo viso di fronte al mio.
"Vuoi andare a casa o stiamo ancora insieme?" Chiede lui abbassando lo sguardo.
"Credo..di..dover andare a..casa" dico balbettando.
"Oh. Va bene. Vieni ti accompagno" dice acido. Si avvicina alla sua portiera ed entra in macchina sbattendola violentemente.
Faccio un piccolo balzo per il tonfo della portiera e lui mi invita ad entrare in macchina.
Apro la portiera e mi siedo.
Sto per allacciare la cintura quando la macchina parte a tutta velocità e riesco a trovare la chiusura della cintura.
"Ma sei impazzito?" Urlo io.
"No. Voglio solo fare in fretta" dice lui guardando dritta la strada.
Giro la testa verso il finestrino e sospiro.
Una buona mezz'ora di macchina a tutta velocità e arriviamo a casa.
"Prego. Arrivati" dice scocciato non guardandomi in faccia.
"Beh..grazie" accenno un sorriso ma la sua faccia da poker non esprime emozioni.
"Allora..ci..vediamo" slaccio la cintura e mi giro verso la portiera per aprirla.
Tiro la maniglia e la portiera si apre. Metto un piede giù e una grande mano calda mi si poggia sul polso.
"Domani mattina passo a prenderti." Dice con tono freddo. Ma sotto sotto ha un lato dolce. Ha le sopracciglia inarcate e gli occhi lucidi.
"Certo" annuisco io.
"Ciao" sorrido. Fa un falso sorriso e alza la mano come per accennarmi un saluto.
Chiudo la portiera e mi avvicino alla porta di casa. Lui è ancora lì fermo. Ad aspettare che io entri.
Apro la porta di casa ed entro.
Sento la macchina che si accende e il rumore dei sassolini dell'asfalto che si muovono sotto il peso delle gomme.
Chiudo la porta e la mamma si avvicina a me.
"Ehi! Com'è andata? Dove sei stata?" Chiede lei sorridendo e asciugandosi le mani in un canovaccio da cucina.Oh sai mamma, sono stata portata contro la mia volontà in un parco lontano 45 minuti da qua con un perfetto sconosciuto. Poi siamo arrivati, ci siamo seduti in riva al lago sotto un salice piangente e lui mi è venuto addosso baciandomi e siamo finiti sdraiati per terra, siamo andati a mangiare in un chiosco in riva a un lago e quasi non ci baciavamo un'altra volta. Infine siamo andati verso la macchina per tornare indietro con me seduta sulla sua schiena e correndo come due bambini, siamo arrivati alla macchina e ci stavamo per ribaciare. Saliamo in macchina e lui mi riporta qua e praticamente mi impone di venirmi a prendere domani mattina per andare a scuola.
"Nulla" le dico sorpassando i pensieri che mi vengono in mente.
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No Sense
FanfictionIl suo brutto carattere e la sua introversione mi sconvolge. È proprio questo quello che mi fa innamorare di lui, delle sue imperfezioni, del suo brutto carattere, del modo in cui mi guarda, di lui. Questa cosa NOn ha SENSo -Chia -Cami