Capitolo 34

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Zac mi riaccompagna a casa e se ne va in fretta e furia.
"A domani, piccola" dice schioccandomi un dolce bacio sulle labbra
"A domani, ti amo"
Mette in moto la sua auto e sfreccia via lungo il vialetto della Fifth Avenue della grande ed immensa New York.

Entro in casa, prendendo le chiavi dalla borsetta e posandole successivamente sul piattino portacenere che noi usiamo per le chiavi.
Mi tolgo le scarpe e noto la mamma sul divano, con i gomiti sulle ginocchia e le mani sul viso.

"Ehy mamma sono tornata!" La avviso, ma lei sembra non smuoversi da quella posizione.
Mi avvicino, preoccupata, a lei e la sento singhiozzare leggermente.
"Mamma, che succede?" La abbraccio
Cerco di farla calmare, ma invano.
I suoi singhiozzi sono sempre più frequenti e i lamenti cominciano a farsi sentire.
"Mamma, per favore, cosa ti succede?" Chiedo, alzandole il viso.

"T-tuo padre..."
Ho paura. Tutti i pensieri negativi cominciano ad affiorare nella mia mente.

"Si?.." La spingo a continuare
"Ha.. un'altra b-bambina con un'altra d-donna" dice tra un singhiozzo e l'altro.
"Cosa?"
Quell'uomo, quello che vuole definirsi mio padre (solo quando vuole), ha abbandonato la mamma, distrutto il loro matrimonio, lasciato sola me e lei per il suo schifosissimo lavoro in tutto il mondo.

Ed ora, dice di avere un'altra bambina, con un'altra donna.
Se lo vedessi l'unica cosa che farei sarebbe sputargli in un occhio.
"Emma.. L-lui ha chiamato prima.." Dice cercando di calmare i costanti singhiozzi "ma n-no ti ha trovata.. D-dovrebbe chiamare a momenti.."
E infatti, parli del diavolo e spuntano le corna, il telefono fisso, squilla.
Esito un po' a rispondere.
Insomma.

Che cosa dovrei dire a quest'uomo?!

La mamma mi guarda e devo rispondere.
"Pronto?" Chiedo come al solito.
"Emma! Che gioia sentirti!" Dice una voce maschile al di là della cornetta telefonica.
"Non per me, Benson."
La mamma mi fulmina con lo sguardo, ma non ne voglio sapere.
Lui rimane un po' in silenzio e poi ricomincia a parlare.
"Emma ho grandi notizie!" Dice, cercando di cambiare argomento
"Ah si? E quali sarebbero?" Dico io acida.
"Gloris ed io abbiamo una bambina!"

"E tu hai il coraggio di dirmi di essere mio padre?" Mi pizzicano gli occhi
"Emma, io e lei ci amiamo.."
"Anche la mamma ti amava, cazzo! Ti ama ancora, se è per questo!
Ma tu, ovviamente, devi girare per tutto il mondo per fare questo cazzo di lavoro! E con questa Gloris e questa bambina cosa farai ?!
Lascerai sole anche loro?!"
"Emma ma.."
"Benson, non voglio spiegazioni. Ne da te, ne della bambina ne di questa puttana che hai come compagna ora. Sono davvero stanca, non lo senti? Tutto quello che provavo per te, Benson, non c'è più.
E mai ci sarà."
Detto questo, attacco violentemente la telefonata e mi stacco dalla colonna del muro.

ChiaraTrovalusci

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