Capitolo 55

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"Ragazzi, è pronta la cena..venite giù?" Gloris compare sulla soglia della porta.
"C-certo" mi guardo intorno per alleviare l'imbarazzo che c'è nell'aria.

"Ehm..Akira prima si è..ecco..addormentata" Zac si sfrega il retro del collo e indica Akira dormiente sul letto.

"Oh, che teneri. Grazie Emy" Gloris mi ringrazia.
"L'ha fatta addormentare lui, non io" indico Zac.
Mi fa cenno di no, ma ormai l'ho detto. Perché non vorrebbe farlo sapere?
È bella questa cosa che ha fatto.

"Grazie Zac. Si vede che stava bene con te. Lei non si fa avvicinare da tutti" gli sorride e si dirige verso le scale.
"Comunque di sotto è tutto pronto" si sporge in camera con la testa.

"Devo svegliarla?" Chiede Zac riferendosi ad Akira.
"No, lasciala dormire" gli prendo la mano ed usciamo dalla camera.
Zac prende la maniglia della porta per chiuderla, ma lo blocco.

"Aspetta, non chiudere la porta. Accostala solo, se vuole uscire non riesce" appoggio una mia mano sulla sua.
Annuisce ed accosta la porta.

Scendiamo le scale e la tavola è tutta apparecchiata con dei fumanti piatti di pasta al pomodoro.

"Sedetevi pure" Benson ci indica i nostri posti.
Mi siedo imbarazzata seguita da Zac che tiene costantemente la sua mano destra stretta con la mia.
Anche se lui scrive con la destra, per tutta la silenziosa serata ha mangiato con la mano sinistra per tenere quella destra stretta alla mia.

"Beh, ragazzi, vi ha dato fastidio Akira?" Gloris interrompe il caotico silenzio che ha invaso l'ampio spazio per tutta la cena.
"No. Non ha fatto nulla, ha dormito tutto il tempo" Zac risponde velocemente tenendo gli occhi fissi nel piatto.
"E come hai fatto a farla addormentare? Noi non riusciamo mai" Gloris si guarda con Benson.

Quando pronuncia quel "noi" sento che il sangue mi si sta trasformando in lava dentro alle vene.

"Beh, mi aveva chiesto di giocare, ma le avevo detto che non avevo voglia di fare cose da bambini, lei stava per scoppiare in lacrime, così l'ho presa in braccio, ho iniziato a cullarla e si è addormentata." Dice Zac tutto d'un fiato con voce aspra.

"A me pare che ti piacciano i bambini" Benson commenta.
"Ah be, dopo questa.." Zac interrompe la sua frase vedendo Akira che scende lentamente il primo scalino.
Si sta strofinando gli occhi e intanto sbadiglia, si è svegliata adesso.

Si appende alle sbarre di metallo che sorreggono il corrimano, ma appoggia male un piede e quindi inciampa.

Scoppia in un caotico pianto e Zac si alza velocemente arrivando a lei ancora prima di Gloris che si ferma in piedi affianco al tavolo, vedendo la tenera scena di un duro come Zac diventare debole nei confronti di una bambina.

La prende in braccio e scende le scale cullandola.
"Ssh" le accarezza la schiena e la sdraia fra le sue braccia.

Si guarda intorno e vede che c'è una porta-finestra che porta ad un giardino.

Arriva di fianco alla porta-finestra, prende una felpa appesa su un attaccapanni affianco ad essa e la avvolge intorno ad Akira, per poi uscire.

Mi alzo dal tavolo e mi appoggio al cornicione della porta finestra ad osservare Zac che cammina avanti e indietro lentamente cullando Akira e sussurrandole qualcosa, ogni tanto sentendo una risatina da parte della bimba.

Circa 15 minuti dopo Zac cammina lentamente verso di me facendo sobbalzare dolcemente Akira fra le sue braccia.
"Dorme di nuovo" si avvicina a me mostrando il suo viso addormentato.

"Ti amo" gli sussurro.
Sembra quasi che sia nostra figlia..sorrido all'idea.

Contraccambia il sorriso, avvicinandosi e baciandomi.
Sembriamo una piccola famiglia felice in alcuni momenti.

Ma via questi pensieri..
Forse mi sto affezionando a questa bambina.. Ma io devo chiarire le cose con pap.. Benson.

"Torno subito" avverto Zac
Lui accenna un 'okay' ed io rientro dentro la grande casa.

"Gloris, serve una mano?" Non so perché le sto chiedendo se necessita aiuto, in fondo è anche una delle cause dei miei problemi..
"No grazie, Emma" sorride e continua a posare i piatti nella lavastoviglie.
"Sai dov'è Benson?" Chiedo, bevendo un sorso d'acqua rimasto nel mio bicchiere e successivamente posandolo nella lavastoviglie.
"Sì. É di sopra, nel piccolo studio." mi accenna un sorriso ed io salgo le scale a due a due e arrivo finalmente davanti la porta della stanza.

Esitò un po' prima di bussare.
Ma sono pronta.
So cosa devo dire, per me e la mamma questa situazione di 'buio' deve finire.

Busso e ricevo un 'avanti'.
Non so perché ma la mia adrenalina sale alle stelle.

"Oh, Emma!" Mi saluta lui
Faccio un accenno e mi siedo davanti a lui
"Ora che siamo soli, Benson, vuoi dirmi che cazzo ti passava per la mente a quel tempo?"
Devo calmarmi.
Lui rimane a bocca aperta per qualche secondo e poi si riprende.
"Io ne ho già parlato con la mamma, Emma."
"Ho diciotto anni, cavolo! So cavarmela, non sono più una fottuta bambina! Parla, ora." Sputo alla fine
"Non mi sentivo bene accanto alla mamma"
"Cazzate." Una lacrima mi riga il viso

Perché sono così maledettamente emotiva!?

Lui cerca di consolarmi ma io lo fulminò con lo sguardo.
"Ho detto che devi parlare. Voglio sapere."
"Va bene.." si sposta sulla sedia a disagio e poi continua
"io ho conosciuto Gloris durante dei colloqui.
Avevo cominciato a frequentarla, segretamente, lasciando Giulia da sola.."
Prende alcuni secondi di respiro e poi continua
"Ho sempre tradito tua madre.. Però.." non lo faccio finire di parlare
"Pensa che merda che sei .." Piango guardandolo

Mi alzo velocemente dalla sedia in pelle, ed esco dalla stanza.

Mi rifugio nella 'mia' stanza.
Zac non c'è ancora, credo sia ancora sotto con Akira.

L'odio che provo verso quell'uomo è assolutamente assurdo..

Cado poi, velocemente, in un sonno profondo.


"Emma..."
"Ti prego..."
"Ci manchi.."

cami072000 & ChiaraTrovalusci

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