Mi giro e c'è il finestrino abbassato e mi lascia libero accesso al guidatore che, in questo caso, sembra essere Zac.
Ma perché? Non riesco a capire.
Spegne la macchina e apre la portiera. Vorrei non essermi mai girata a vedere chi fosse. A quest'ora sarei già in camera mia.
Scende dalla macchina sbattendo la portiera e si dirige verso di me.
Mi irrigidisco.
È sempre più vicino a me e il mio respiro si fa più affannato.
"Che..che..che ci fai qui?" Chiedo io a bassa voce.
"Senti. Hai fatto una cagata ieri sera. Non dovevi fare quella scommessa." Dice lui con le mani in tasca indifferente.
"Se sei venuto qui per dirmi questo, grazie ma me ne ero già resa conto. Non mi serve il tuo giudizio. Ora scusami, ma devo andare." Mi giro per prendere il pomello della porta ma una grossa mano calda mi afferra l'avambraccio.
"No. Non andare. Ti prego" mi sta implorando di non andarmene. Chi è questo? Questo è lo Zac odioso che ho "conosciuto"? Ma figuriamoci.
"Mi stai implorando di non andarmene? Non riesco a capirti" gli dico girandomi verso di lui.
"Penso di essere stato troppo rude con te. Ma non montarti la testa" distoglie lo sguardo da me.
"Non mi monto la testa. E poi per cosa? Per uno come te? AHAAH" scoppio in una risata rigorosa ma finta.
Si avvicina furiosamente a me rinchiudendomi tra lui e la porta di casa. Ricordo questa scena. È già accaduta.
"Non si ride di me in mia presenza" mi sussurra all'orecchio.
Milioni di brividi mi percorrono senza sosta.
Appoggio le mani sulla sua pancia per farlo allontanare da me. Appena appoggio le mani sulla sua pancia sento la forma dei suoi addominali scolpiti.
Lui sposta lo sguardo sulla mia mano, la guarda e poi mi riguarda negli occhi.
"Oh, s..scusa" balbetto.
Si stacca da me senza dire parola.
"A che ora esci alla mattina?" Mi chiede lui.
"Ma..cosa..c'entra?" Chiedo.
"Ssh. Dimmi solo a che ora esci" dice nervoso.
"Beh..alle 7.40" dico distogliendo lo sguardo.
"Passo a prenderti" dice lui.
Lo guardo.
"Ma non ce.." Mi interrompe.
"No. Passo e basta. Fatti trovare qua. Alle 7.40 sarò qua. Non mancare" dice lui.
"Ehm. Ok" dico incerta.
"Ora devo proprio andare" dico girandomi verso la porta.
"Si saluta" dice lui prendendomi la mano.
Si avvicina lentamente e mi lascia un bacio sulla guancia.
Arrossisco e mi vengono i brividi. Questo ragazzo è spettacolare.
Ehi?! Che sto dicendo?
"Ciao" dico io con un sorrisetto.
Si allontana e io infilo le chiavi nella serratura.
Mentre entro in casa, lasciandola socchiusa lo osservo andarsene.
Quando se ne va, chiudo la porta e corro in camera.
Scrivo a Sun su facebook.
"Ehi Sun. Domani non ci troviamo alla fermata. Domani ti spiego bene. Buona giornata" chiudo il computer e mi caccio sotto la doccia, a far scivolare via i pensieri insieme all'acqua calda che corre lenta sul mio corpo.
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No Sense
FanfictionIl suo brutto carattere e la sua introversione mi sconvolge. È proprio questo quello che mi fa innamorare di lui, delle sue imperfezioni, del suo brutto carattere, del modo in cui mi guarda, di lui. Questa cosa NOn ha SENSo -Chia -Cami