Dal dolore si rinasce.
È una delle tante frasi che si vede spesso nei libri, ma è quasi sempre alla fine, questo perché si impara una lezione e il protagonista vuole condividerla. Prima la vedevo un po' come una delle "frasi copertina". Quelle frasi che vedi in caratteri cubitali sulla copertina di un libro o magari nel testo di una canzone. Quelle frasi profonde, che si mettono di solito sulle storie di Instagram o ci si tatua sul braccio a mo di macchina da scrivere.
Ma mentre guidavo la mia moto per le vie di Miami e ripercorrevo i posti in cui sono stata con Sean ho realizzato. Non ero a terra. Io lo amavo con tutta me stessa, e lo amo ancora, ma il mio cuore si è spezzato una sola volta con la morte dei miei genitori, niente può fare più male. Perciò si, dal dolore si rinasce, più consapevoli soprattutto. Perché sono consapevole di quello che il dolore può causare alle persone. Ho passato l'ultimo anno della mia vita ad avere crisi d'identità, essere lunatica e avere attacchi di panico finendo all'ospedale con una tale facilità che sfiora il surreale. E questo circolo è finito con Sean. È stata colpa mia, avevo troppe cose da gestire e me ne sono caricata un'altra.
Adesso capisco anche il significato della cosiddetta frase la persona giusta al momento sbagliato. Ma non mi pento di nulla. Magari avrei dovuto lottare per lui, ma per essere in una relazione ci vogliono due persone, e io e Sean eravamo talmente rotti che non ne facevamo una intera.
Arrivata all'aeroporto vidi Valery e così parcheggiai la moto scendendo.
"Non hai intenzione di imbarcarla, vero?"
"Ho chiamato Luke, verrà a prenderla."
"Non gli hai detto dove stiamo andando, vero?"
"Ma se non so nemmeno io dove stiamo andando."
Nel frattempo salimmo e ci accomodammo prendendo in mano due bicchieri di un qualche champagne dall'aria costosa.
"Ah giusto, beh, andiamo a Honolulu."
"Sembra da ricconi."
"Lo è. Ma mio padre ci paga il viaggio, sta cercando di farsi perdonare per aver distrutto la nostra famiglia, ma è stramiliardario quindi non avrei tanti sensi di colpa fossi in te."
"Un brindisi ai padri assenti."
"Un brindisi agli ex tossici."
La guardai male e posai il bicchiere sul tavolo,vuoto. Ero stanca, così mi reclinai il sedile. Adoravo già la prima classe. Anche se era piena di vecchi accompagnati da giovani donne, rispecchiavano molto gli stereotipi.
"Ne dobbiamo parlare prima o poi."
"Quindi vuol dire che continuerai a tirare fuori l'argomento per tutto il viaggio?"
"Si."
"Sono ancora in tempo per scendere?"
"No."
"Ti diverte vedermi soffrire, sadica."
"Non sai quanto. Ma visto che le occhiaie sotto i tuoi occhi non promettono bene ti concederò un po' di tregua, tanto il viaggio sarà molto lungo."
"Quale divinità si prega per far accadere un disastro aereo?"
"In realtà sono quattro: Skipper, Kowalski, Soldato e Rico."
Alzai gli occhi al cielo nascondendo un sorriso e mi sistemai sulla sua spalla addormentandomi quasi subito.
"Dai, solo un'incontro, prometto di andarci piano con te." Sean mi lanciò i guantoni e io li presi al volo indossandoli.
"Io non posso dire lo stesso." Lui sorrise e iniziò a saltellarmi intorno, di tanto in tanto tirava qualche colpetto per punzecchiarmi. Aspettai che fosse alla mia destra e aspettai che colpisse, gli bloccai il braccio e lo attirai a me per poi rifilargli una ginocchiata sugli addominali per farlo cadere. Quando fu in ginocchio gli girai il braccio dietro la schiena e mi avvicinai al suo orecchio.
"Ancora sicuro di volerci andare piano?"
Lo sentii sghignazzare e poco dopo, senza rendermi conto mi ritrovai distesa sotto di lui con le sue mani che tenevamo ferme le mie ai lati della mia testa.
"E ora come la mettiamo? Potrei stare così tutto il giorno. E per metterci più comodi potremmo anche toglierci i vestiti, che dici?"
"Iniziamo dai tuoi." Sorrisi e lui mi liberò le mani per togliersi la maglietta, io ne approfittai e capovolsi i ruoli, ritrovandomi sopra di lui. Gli sfilai la maglietta e lo feci partire uno di quei baci che sembrano bruciarti i polmoni dall'intensità e dalla durata. Lui mise le mani sotto la mia maglietta e sorrise sulle mie labbra. Ci staccammo per prendere fiato e lui prese a passare le mani sulla mia schiena sorridendo.
"Cos'ho fatto per averti?"
"Hai avuto tanta pazienza, suppongo." Risi accarezzandogli il viso.
"Vorrei che il tempo si bloccasse, vorrei fossimo solo io e te, so che è una delle cose che si dicono tra fidanzati ma... è diverso. Ne abbiamo passate tante, eppure, eccoci qua ad amarci senza pensare al resto. Sembra.."
"Un sogno. Uno di quei bellissimi sogni che appena ti svegli piangi perché è finito."
"Ma il nostro sogno non finirà, vero?"
"Non ho mai amato nessuno, come amo te, Sean Hogan."
"E non amerò mai nessuno come amo te, Malia Berks."
Quando aprii gli occhi la prima cosa che notai fu lo schermo del computer che dava un film, mi alzai e Valery mi guardò preoccupata. Sentii le guance bagnate e realizzai che era un sogno. Ma non era un semplice sogno, era uno dei momenti più belli passati con Sean.
"Hai avuto un incubo?"
"No."
"Sean?" Chiese lei e io annuì. Allungò le braccia e mi strinse in un abbraccio.
"Va bene soffrire, devi darti il giusto tempo. Piangi quanto voi, io sono qua."
"Quando sono morti i miei, tutti mi dicevano che le cose sarebbero migliorate, che prima che me ne accorga sarebbe tutto finito. Non sai quanto avrei voluto che qualcuno mi avesse detto questo."
"Beh, adesso ci sono io. E sono munita di mascara waterproof e salviettine struccanti." Ridacchiai e presi la salviettina che mi porse.
"Ti va di raccontarmi il sogno?"
"Era uno dei nostri momenti, uno di quelli in cui ci promettevamo amore eterno. Sembrava così sincero, sembrava ci credesse davvero a tutte le promesse fatte. Adesso, dopo tutto quello che mi ha detto, sembra tutto così.."
"Effimero?"
Sospirai e annuì asciugandomi le lacrime.
"Come se non fosse mai successo." Sussurrai osservando le nuvole da fuori il finestrino.
Spazio autrice:
La novità di questa storia sono i capitoli molto più lunghi rispetto all'altra!
Perché non vi vedo sclerare nei commenti per questo tanto atteso sequel?!
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Ephemeral
Teen FictionSEQUEL SURFACE Malia ne ha passate tante, anche se sta male per la rottura con Sean decide di affrontare in modo diverso la separazione, per non commettere gli sbagli fatti in passato. Decide di andare in vacanza con Valery, le due ragazze decidono...