Capitolo 33

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"Perché mi dici queste cose se stai scegliendo un altro?" Non lo disse con tono brusco, non era nemmeno arrabbiato, voleva sapere ed aveva ragione. Se ci fosse stata un'altra avrei voluto saperlo anch'io. Sospirai e mi allontanai un po' da lui.

"Siete due ragazzi completamente diversi e mi sono accorta che io sono due persone che messe in una stanza si prenderebbero a schiaffi. Tu mi sei stato vicino in un momento della mia vita che non sapevo nemmeno io chi io fossi, mi sono aggrappata a te perché ne avevo bisogno e tu mi hai dato tutto quello che avevi senza chiedermi niente. Il nostro rapporto era complicato, strano ma unico. Era uno di quei rapporti che speravi sarebbero durati per sempre. Mentre con Aiden sono quella che ero prima della morte dei miei genitori, ho ritrovato me stessa. Con lui è un continuo metterci in gioco, ridere, scherzare, prenderci in giro e soprattutto, prendere in giro gli altri. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Non sto con lui perché ne ho bisogno, se oggi lui non ci sarebbe io non cadrei a pezzi come ho fatto quando te ne sei andato, ma se non ci fosse ne sentirei di più la mancanza perché mi rende felice. Lo voglio avere intorno. Anche quando mi fa arrabbiare, voglio averlo lì per insultarlo o per farmi insultare, ma basta che sia lì. Non ho mai pensato ad un futuro con lui perché sono troppo impegnata a vivermi il momento. Con lui è come se tornassi bambina. Siamo solo io e lui, nessun arco temporale o etichetta. Due ragazzi che non sono contro il mondo, come si dice nei film, due ragazzi che sono completamente in un altro mondo. E' così che mi sento con lui. Non sto scegliendo quale ragazzo amare, sto scegliendo quale versione di me stessa amare. Ed è quella di ora, e anche se non ci fosse Aiden, sono una ragazza diversa da quella che hai amato tu Sean. Entrambi siamo diversi."

"Si, decisamente sei diventata più filosofica." Disse facendoci ridere entrambi. Mentre parlavamo era arrivata la nostra ordinazione: due birre e due cheeseburger. Prese le due birre e me ne porse una che io presi osservando i suoi movimenti.

"Al nostro ultimo appuntamento?"

"Mmh. Al nostro primo appuntamento da amici?"

"Amici eh" Mi guardò ammiccando, io gli sorrisi e lui fece scontrare le nostre birre. "Amici." Disse per poi prenderne un sorso e lo stesso feci io.

"Comunque, si vede che lo ami." Disse prendendo una patatina mentre io stavo ancora bevendo e mi strozzai spuntando la birra nel pavimento.

"Sta bene signorina?" Subito la cameriera venne nella mia direzione con uno straccio in mano, annuì mentre Sean mi dava colpetti sulla schiena. Annuì alla cameriera e bevvi un sorso d'acqua.

"Continui a strozzarti con le cose quando si parla di queste cose, felice che questo non sia cambiato." Mi prese in giro Sean.

"Non mi sono strozzata per quello! Cioè, non- beh...ah! Io non amo Aiden! Mi piace, si! Non abbiamo mai avuto un appuntamento! E ci siamo baciati più io e Brooke rispetto a me e Aiden."

"Tu e Brooke vi siete baciate?!"

"Eravamo ubriache, se è per questo anche con Jess e Roxy. Ah e anche con Alex."

"Con Luke?"

"Non potrei!"

"Perché è il mio migliore amico?"

"No, perché è il mio migliore amico."

"Come se per innamorarsi servono queste cose."

"Si che servono queste cose."

"Quindi vuoi dirmi che se adesso ti chiedessi delle cose su Aiden tu non sapresti rispondermi?"

"Cosa c'entra questo?"

"Se conosci una persona abbastanza da sapere delle cose su di lei la conosci abbastanza per innamorartici."

"Si, decisamente, siamo due persone diverse." Ridacchiai addentando il panino facendo segno di iniziare.

"Colore preferito?"

"Ma ti pare che siamo all'asilo e gli chiedo il colore preferito?"

"Il colore che indossa più spesso?"

"Ok... prima ragazza?"

"Klara."

"Primo bacio?"

"Klara."

"Prima volta?"

"Klara."

"Ripetimi quanti anni ha?"

"19."

"Sono una brutta persona se mi sento soddisfatto di aver avuto più ragazze di lui?"

"Se per soddisfarti devi saper sminuire gli altri o sentirti migliore, si; e poi Almeno lui non lo svende come se fosse il pesce in offerta al mercato."

"Non lo svendo, mi diverto. C'è differenza. Il mio cuore l'ho dato solo a te, vedi che bravo."

"Questa frase svendi per portartele a letto!" Dissi spintonandolo e lui rise prendendo un altro sorso di birra.

"Ma mi hai visto? Pensi che abbia bisogno di frasi per portarmi le ragazze a letto?"

"Se ogni volta che parli dici certe cazzate, ti prego dimmi che non parli!"

"Bene, Berks. Indica una ragazza qui dentro, una qualunque, scommetto che in meno di 10 minuti ti porterò il suo numero."

"Se non ci riesci dovrai rispondere con sincerità ad una domanda."

"Se ci riesco il contrario. Andata?" Mi porse la mano e io gliela strinsi. Guardai in giro per il locale e sorrisi vedendo che Kim era appena entrata e aveva preso posto dalla parte opposta alla nostra, così la indicai prima che la perdessimo di vista e Sean si alzò andando da lei. Tirai subito fuori il cellulare per avvertirla e nel frattempo finì la mia cena. Quando un quarto d'ora dopo Sean fu di ritorno io avevo finito l'ultimo sorso di birra e lo guardavo con un sorriso trionfante.

"A te la parola." Mi disse alzando le mani in segno di resa.

"La scommessa con Ivan, era vera e mi hai mentito solo per non farti mollare?"

Lui mi guardò e poi sospirò ridendo. "Si."

"Bastardo!" Dissi dandogli uno scappellotto facendolo ridere di più e cercando di non fare lo stesso.

"Da cosa l'hai capito?"

"Io e Ivan abbiamo avuto una chiacchieratina e diciamo che so essere molto persuasiva. E visto che oggi mi sento magnanime ho deciso di concederti la domanda che volevi farmi."

"Magnanime? Io direi che muori dalla curiosità." Mi prese in giro, azzeccandoci in pieno.

"Dettagli."

"La ragazza con cui mi hai detto di provarci, è una tua amica e lei hai detto di rifiutare solo per farmi quella domanda?"

Risi e annuì beccandomi una patatina in faccia.

"Stronza."

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