Capitolo 39

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"Per quanto mi piaccia averti in costume, ti conviene metterti questi."

Sorrisi mentre li indossavo e poi andai a sedermi portandomi le gambe al petto appoggiandoci la guancia guardando i movimenti di Aiden. Anche lui si era cambiato, aveva una canotta verde militare che lasciava le braccia scoperte mentre i pantaloni erano come quelli di stamattina solo che erano dello stesso colore della maglia.

"Questo l'ha preparato sempre tua madre?" Dissi ridacchiando leggermente.

"Se te lo chiede dille di si ma in realtà viene da una pizzeria, è un segreto!" Disse sussurrando in modo buffo osservandosi intorno facendo aumentare la mia risata. "Sai mantenere i segreti, Malia?" Disse mettendosi accanto a me.

"Non ho detto a nessuno che sei un speciale, quindi direi proprio di si."

"Questo è un colpo basso!"

"Da quando non ti piacciono?"

"Chi ha detto che non mi piace? Adoro quando giochi con il mio orgoglio e i miei sentimenti, mi fa sentire realizzato come uomo."

"Hai mai fischiato ad una ragazza per strada?"

"Non fischio nemmeno ai cani per strada figuriamoci se mi metto a fischiare ad una ragazza. Sono orgogliosamente femminista."

"Ecco perché dovresti sentirti realizzato come uomo." Sorrisi prendendo un sorso d'acqua. "Quindi, quando io e le ragazze eravamo andate  a dormire tu e Finn siete andati ad organizzare tutto questo?" Gli chiesi.

"Te lo dirò a fine serata."

"Ancora dell'idea che tu voglia uccidermi, adesso siamo soli."

"La cazzuta Malia ha paura di rimanere da sola con un biondino innocuo? Io sono un bravo ragazzo, non come te che facevi la Letty a Miami."

"Quindi sei tu quello che ha paura di me eh." Ero ad un soffio dalle sue labbra ma lo stavo osservando negli occhi. Talmente chiari da potermici specchiare, senza nemmeno una sfumatura di marrone o di qualche altro colore che macchiasse quel verde acqua.

"Una paura fottuta." Disse lui prendendomi il viso tra le sue mani e baciandomi. Quando si staccò mi lasciò stranita, rise osservando la mia faccia e mise due dita sotto il mento e mi spostò dolcemente il viso verso il lago. Dal riflesso vidi che il cielo ormai era diventato blu e che erano già spuntate le stelle.

Stelle molto luminose, mai viste delle stelle così luminose... mai viste delle stelle che si muovevano!

Mi avvicinai subito alla riva del lago osservando quelle stelle e solo dopo alzai lo sguardo portandomi le mani sulla bocca per lo stupore.

Lungo la superficie del lago, dagli alberi, vicino ad Aiden tutto intorno a noi, tantissime lucciole fluorescenti che si accendevano e si spegnevano a ritmo costante non curandosi minimamente di noi.

Osservai Aiden che mi guardava sorridendo e andai verso di lui, buttandomici praticamente addosso.

"Vedo che ti è piaciuta la sorpresa." Disse massaggiandomi la schiena con una mano e mettendomi i capelli dietro l'orecchio dall'altra.

"Ma scherzi? Sono rarissime da vedere! La prima volta che le ho viste è stato con mio padre, ci siamo nascosti in una palude per tre ore per vederle e alla fine ne abbiamo viste solo due perché si è messo a piovere! Tutto questo è a dir poco stupendo!"

"Ero terrorizzato."

"Pensavi che non mi sarebbe piaciuto?"

"L'unica ragazza che ho avuto, una relazione intendo, è stata Klara. Con lei era tutto un ristoranti di lusso e appuntamenti alla Jamie Dornan in cinquanta sfumature di grigio, tutti quei appuntamenti da ricconi."

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