Capitolo 5

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Sono passate due settimane, circa, da quando abbiamo parlato io e Valery, e da quando ho gridato il nome di Sean da ubriaca, ma adesso sto bene. Ho legato molto con i ragazzi e stiamo diventando un gruppo molto unito, ho scoperto che Aiden è un'anno più grande di noi e lui già va al college mio e di Val insieme a Finn mentre Kim inizierà con noi. Contrariamente a quello che credevo all'inizio, Kim e Aiden non sono fidanzati, ma cugini. Ho tartassato di chiamate Luke e Cassy in questi giorni perché sono veramente vicini dal mettersi insieme, ho sentito mia zia un paio di volte e mi ha fatto i complimenti per la performance che ho fatto alla festa, ha detto che ha riso per due ore e che ha fatto una cosa simile alla mia quando aveva 20 anni e me l'ha confermato nonna.

Già, la mia cara nonna, che invece di vergognarsi di sua nipote mi ha detto che devo fare movimenti, e cito letteralmente, più sensuali e lenti e non simulare degli spasmi di uno scarafaggio in fin di vita.

"Chiaro per tutti?" dissi a Kim e Aiden.

"Ricordami perché ci stiamo intromettendo?" chiese Aiden riferendosi al mio piano di far mettere insieme Val e Finn. E si, anche lui prova qualcosa per lei, me l'ha detto dopo la sbronza quando Aiden gli ha fatto vedere la foto di loro due appiccicati.

"Perché hanno bisogno di una spinta."

"Perché ho l'impressione che tu sia quel tipo di amica che sostiene fermamente che dev'essere lei a fare tutto?" Disse Kim

"Shh, Val è qui." Li zittì  e ci nascondemmo ancora di più dietro il divano, il piano era di rinchiuderli in bagno, perché altrimenti sarebbero potuti uscire dalla finestra, e abbiamo messo il cellulare di Aiden con la loro foto cosicché affrontino una volta per tutte il discorso visto che si evitano da due settimane.

"Sei riuscita a rimanere bloccata nel bagno? Di nuovo, Mal?" Disse Val entrando e bussando nella porta.

"In che senso dinuovo." Rise Aiden prendendomi in giro.

"Sta un po' zitto." Borbottai, poi li spinsi fuori mentre Val apriva la porta del bagno e prima che potesse realizzare che quello nel bagno era Finn noi la spingemmo dentro per poi chiudere la porta a chiave.

"Malia!" Urlò lei "Giuro che è la buona volta che ti ammazzo!"

"Hai detto tu che non bisogna scappare dalle emozioni!" Urlai di rimando trattenendo le risate.

"Ho detto anche che ti ammazzo, a te e ai tuoi complici, ricordatelo!"

"Se può contare, io sono stato trascinato in questa storia!" Urlò Aiden.

"Ah ma davvero, e chi mi ha portato qui?" Urlò Finn.

"Smettetela di gridarci contro, ci ringrazierete, e poi rimarrete lì per tanto tempo e gli argomenti di conversazione non vi mancano." Gridò Kim lanciando le chiavi sul letto e uscii dalla stanza seguita da noi.

"Io devo andare." Ci annunciò Kim, ma prima che potesse svignarsela il cugino, che avevo scoperto essere molto protettivo nei suoi confronti, la bloccò per il braccio.

"Dove vai?"

"Non ho tre anni, Aiden, sono affari miei."

"Kimberly.."

"Ho un appuntamento, va bene? Posso andare adesso, papà?"

"Chi è lui?"

"Aiden, o mi molli il braccio o ti do un calcio in quello che tu definisci il tuo punto forte."

Erano davvero esilaranti quando litigavano, e la cosa succedeva molto spesso, anche perché Kim era più protettiva rispetto al cugino.

Aiden mollò il suo braccio e lei se ne andò, stavo per andare dalla parte opposta quando Aiden bloccò il mio di braccio questa volta.

"E' una specie di Tic nervoso?" Chiesi osservando la stretta ferrea.

"Zitta e seguimi."

"Di solito è così che avvengano i rapimenti, e non me ne sono dimenticata di quando hai detto di essere uno psicopatico pronto a uccidermi." Fermò la sua folle corsa per guardarmi alzando un sopracciglio e io feci spallucce, al che alzò gli occhi al cielo e riprese a trascinarmi, poi realizzai che stavamo seguendo Kim e mi impuntai.

"Dai!" Disse Aiden cercando di tirarmi, e per un po' ci riuscii visto la colonna che era ma io mi sedetti facendo bloccare anche lui.

"Non è affar tuo quello che fa tua cugina e non voglio essere trascinata in tutta questa storia!"

"Non è affar mio? Sbaglio, o sei tu quella che ha appena bloccato i nostri amici del bagno della tua stanza per dargli una spinta?"

"E' diverso."

"No, è esattamente uguale. Questa cosa la farò con o senza di te, ma se vieni potrai fermarmi dal fare cazzate."

"Manipolatore."

Sbuffai alzandomi e lui sorrise cercando di prendermi il braccio ma riuscii a scostarmi.

"Ce la faccio da sola!"

"Nah, ci sto prendendo gusto." Mi riafferrò il braccio e ricominciò a trascinarmi.

Mi uscirà un livido, lo so già, e poi gliel'ho farò venire io il livido, sulla faccia però. O più sotto.

E per la seconda volta mi ritrovai rannicchiata vicino ad Aiden per nascondermi da una mia amica, fantastico.

"Vorrei informarti che è stalking."

"Affondiamo insieme, come in Titanic."

"Ma annegati, io ci tengo alla mia vita. E ti ricordo che muore solo Jack, quindi non hai azzeccato il film."

"Ora che so che mi lasceresti annegare non ti cederei la porta."

"E io non salterei dalla scialuppa per venirti a cercare, non ti libererei dalle manette, lasciandoti lì a morire lentamente."

"E' stata colpa del tuo ex psicotico se mi hanno legato!"

"Non è mica colpa mia." Feci spallucce e lo sentii alzare gli occhi al cielo. Stava per dire qualcosa ma io gli tappai la bocca indicando Kim che usciva dalla porta della sua stanza con il cellulare nelle mani. Non mi accorsi di avere la mano ancora sulla bocca di Aiden fino a quando non sentii qualcosa di umidiccio e caldo, poi realizzai, mi aveva appena leccato! Subito tolsi la mano schifata e la sventolai in aria per poi asciugarmi sulla sua maglietta.

"Fai schifo."

"Dillo ai miei addominali, la mano è asciutta puoi smettere di passarci la mano." Disse con un ghigno sul viso, di scatto tolsi la mano mandandolo a fanculo e lui ridacchiò. Portammo la nostra attenzione su Kim, la raggiunse una ragazza e si abbracciarono.

"Aveva detto di avere un appuntamento, dov'è il tizio." Aiden distolse lo sguardo e iniziò a guardarsi introno, appena mi accorsi che le due ragazze si stavano per baciare spalancai gli occhi e guardai Aiden che stava per riportare la sua attenzione lì. Se Kim non ce l'ha detto vuol dire che non si sentiva ancora pronta e già era sbagliato spiarla con un ragazzo, figuriamoci con una ragazza visto che eravamo tutti convinti fosse etero. Così feci la prima cosa che mi venne in mente, e anche la più stupida, mi buttai su Aiden e entrambi finimmo al suolo, io completamente su di lui che mi guardava con un sorrisetto sorpreso.

"Questa la prendo come una dichiarazione." Disse mettendo le mani sui miei fianchi.

"Ho visto un ape in mezzo al cespuglio, eri in mezzo ai piedi, quindi è colpa tua." Farfugliai guardando che Kim e la ragazza non si stessero ancora baciando, e fortunatamente non erano neanche lì.

"C'è ancora l'ape o.." Riportai la mia attenzione su Aiden realizzando che ancora ero su di lui e mi alzai in fretta togliendomi il terriccio dalle gambe.

Che giornata.

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