Capitolo 31

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"Porca tro-" Dissi tirandomi su di scatto guardandolo, lui mi guardò male e io sorrisi innocentemente. Tossì e mi rimisi nella stessa posizione di prima. La sabbia bagnata iniziava a darmi fastidio e sentivo il naso prudere ma feci finta di niente e continuai ad ascoltarlo. Dovevo assolutamente arrivare alla fine della storia, magari spunta fuori che c'è un baby Aiden.

"Dicevo, Klara rimase incinta e noi decidemmo di tenerlo."

"Non avevi detto che avevi smesso di amarla?"

"Avevo smesso di amare lei, ma per niente al mondo avrei permesso che un mio errore ricadesse su quella piccola creaturina che sarebbe diventata mio figlio."

"Non potevate abortire? Non eri d'accordo?"

"Non era una mia scelta, era di Klara. Era il suo corpo non il mio, decise di tenerlo e io la sostenni pensando che un giorno avrei ricominciato ad amarla. Passarono le settimane e quando andammo a fare il primo controllo e vidi quello che non era altro che un fagiolino nella pancia della mia ragazza mi misi a piangere. Stavo per diventare padre. Avrei avuto la possibilità di dare a mio figlio quello che nessuno aveva dato a me, l'amore di una famiglia vera. Dopo il quarto mese si può vedere il sesso del bambino, e quel giorno andammo lì per quello. Klara aveva avuto dei problemi nei giorni precedenti, dolori alla pancia e alla testa, nausea e altri sintomi che pensavamo fossero completamente normali. Arrivati lì ci dissero che Klara aveva avuto un aborto volontario e che il bambino era morto. Klara fu distrutta e anche se l'unica ragione per cui stavo con lei era il bambino non potevo lasciarla sola, era la mia famiglia."

"E così sei rimasto con lei..."

"Ero ancora convinto che un giorno avrei ricominciato ad amarla, e speravo che lei avrebbe smesso di amare me, ma nessuna delle due è successo. E poi sei arrivata tu, che non mi hai di certo reso facile la prima." Si mise seduto mettendo il peso sulle braccia dietro la schiena.

"Che intendi." Lo imitai mettendomi seduta anch'io a gambe incrociate.

"E' divertente come credi di sapere tutto su tutti eppure le cose che ti riguardano le ignori completamente." Disse guardandomi dritto negli occhi facendomi sciogliere. Improvvisamente mi venne voglia di ridere, gridare e saltare. Sentivo di avere la forza di correre per tutta la spiaggia di Honolulu e non stancarmi. Non mi ero mai sentita così, e non volevo smettere.

"Quindi tu sei-" Iniziai ma fui interrotta da Aiden che prese per il braccio attirandomi a sé facendomi sedere sulle sue gambe, posizionò una mano sul mio fianco e un'altra sotto il collo e mi baciò. Mi ci volle qualche secondo per rendermi conto di quello che aveva appena fatto, quando ritornai in me ricambiai subito il bacio posizionandomi meglio tra le sue gambe e avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo. Le mie gambe nude erano a contatto con la sabbia ancora umida e i suoi pantaloni fradici. I miei capelli ci coprivano entrambi mentre i suoi mi solleticavano gli occhi. Quando il baciò finì non riuscii a trattenere il sorriso che mi venne talmente naturale che solo quando vidi che anche lui sorrideva me ne resi conto.

Scostò i miei capelli da un lato accarezzandomi il volto dolcemente. Un raggio di sole lo colpii dritto il viso facendo illuminare i suoi occhi che apparvero come due pozze di acqua cristallina, era la cosa più bella che io avessi mai visto.

"Questo risponde alla tua domanda?" Mi chiese.

"Magari se fossi un po' più chiaro." Dissi passando con un dito il suo braccio muscoloso e privo di tatuaggi. Lui ghignò.

"Più chiaro? Vediamo come posso fare..." Dopo una breve pausa lo sentii muoversi e in mezzo secondo fummo in piedi e un momento dopo mi ritrovai fradicia.

Mi aveva gettato in acqua.

"Sono stato a dir poco cristallino, come l'acqua." Disse lui ridendo. Prima che potesse indietreggiare lo presi dalla maglia e lo trascinai sott'acqua trattenendolo fino a quando non lo sentii mettersi in mezzo alle mie gambe e sollevarmi. Scoppiai a ridere anche dopo riemersa dal tuffo e mi fece fare. Lo attirai a me e gli diedi un altro bacio.

"Potrei abituarmici." Disse lui levandomi i capelli bagnati dal viso.

"Mi piacerebbe." Risposi per poi osservare l'alba "Ero venuta qui perché non riuscivo a dormire, pensavo che mi sarei messa a piangere per sfogarmi e buttare tutto fuori per poi tornare in camera e fingere che non sia mai successo. Anche se avevo promesso a me stessa che non l'avrei fatto più. Ultimamente non sto rispettando le promesse che sto facendo a me stessa. Avevo promesso che non sarebbe mai più successo una cosa simile a quella di Valery, eppure eccomi qua, tra le braccia di un ragazzo fidanzato con una situazione complicata con un'altra ragazza. Mi ero promessa un nuovo inizio invece..."

"Io non sono come Sean. Io so il rapporto che avevano con Valery e ti posso assicurare che è completamente diverso. Non sta succedendo di nuovo, oggi stesso parlerò con Klara, una volta per tutte. Mi ero ripromesso di farlo mentre ti stavo cercando ieri, ho avuto più paura quella sera che nemmeno quando ci ha travolti quell'onda ne ho avuta tanta. Lì l'ho capito. Ho capito cosa provo veramente e credimi, ho capito che se provo queste cose per te non riuscirò mai ad amare ancora Klara. Forse è solo una cotta estiva, forse quando andremo al college ti stancherai di me, ma voglio sfruttare ogni singolo istante. Ci sarà un nuovo inizio, c'è sempre. Come quando tramonta il sole, ci sarà sempre l'alba. Devi solo imparare a goderti la notte. Tu sei la mia notte, Malia. E non importa quanto lunga sarà, me la godrò fino all'ultimo secondo."

Spazio autrice:

(La frase è quella della copertina, che ne dite?"

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