Apparentemente quella sulla spiaggia era stata una cosa da niente tra Aiden e Klara visto che il giorno dopo io, Kim e Val eravamo andati a casa di Finn e Aiden e quest'ultimo era con lei in rapporti, come dire, piuttosto pacifici. Valery e Kim hanno dovuto trattenermi, stavo per lavarmi gli occhi con la benzina della stazione di servizio. Non riuscii a togliermi quella immagine per tutto il volo, che durò nove ore. N O V E.
Solo quando arrivammo alla grande stazione centrale della Grande Mela Aiden finì in un'angolino sperduto della mia mente e mi concentrai sulla città delle mille luci. Adesso finalmente capivo perché la chiamavano così. Nonostante il sole fosse tramontato da un pezzo, c'erano talmente tante luci da far sembrare giorno. Sentivo il cuore martellarmi nel petto e non riuscii a trattenermi. Abbracciai le mie amiche che condividevano il mio stesso umore e girammo su noi stesse sorridendo e saltellando mentre Finn ci guardava con un sorrisetto comprensivo.
"Ancora due mesi, e saremo Newyorkesi!" Urlò eccitata Kim.
"Da dove iniziamo?" Chiesi a Finn e tutte e tre ci girammo verso lui che stava chiamando un taxi.
"Dall'hotel. Non siete stanche?" Chiese lui mentre chiamava un taxi con la mano alzata sul bordo della strada.
"Stanche? Ma scherzi?!" Disse Kim guardandolo come se avesse tre teste, e ogni testa avesse a sua volta tre teste.
"Dovrete pur mangiare qualcosa. Ok, allora, andiamo in hotel e poi vi porto fuori a mangiare. Se non sarete stanche faremo un piccolo tour, ok?" Tutte quante annuimmo soddisfatte e quando arrivò il taxi caricammo tutto e salimmo. Lungo il percorso tutte e tre eravamo spiaccicate nei finestrini per non perderci nemmeno un dettaglio della città. Ogni vicolo, idrante, fermata dell'autobus, non mi lasciavo sfuggire nulla. Avevo perfino visto il Central Perk di FRIENDS e fatto un urlo che aveva fatto sbandare l'autista. Pagammo la corsa e scendemmo mentre l'autista, un uomo di mezza età senza capelli che si fece il segno della croce quando scendemmo e sgommò subito.
"Secondo me, gli stiamo simpatici." Disse Kim seguendo il taxista con lo sguardo. Tutti facemmo spallucce ed entrammo nel hotel. Il pavimento era in marmo bianco e grigio con delle pareti azzurrine. Anche la scrivania delle receptionist era di marmo bianco e grigio con inciso il nome dell'Hotel in oro. C'erano delle postazioni con poltrone in pelle nere poste intorno a dei tavolini di vetro con delle riviste. Ordinammo due stanze e prendemmo l'ascensore.
"Come mai non avete voluto prendere le stanze vicine?" Chiese Valery. Io e Kim ci guardammo trattenendo le risate, poi mi rivolsi a loro.
"Viviamo insieme da tipo un mese, e voi state insieme da tre settimane circa, non vogliamo vi sentiate in soggezione di esprimere il vostro amore."
"Lasciamo questo piacere ai malcapitati della stanza accanto." Aggiunse Kim ed entrambe scoppiamo a ridere.
"Come se fosse la prima volta, non ricordi il bagno?" Sorrise furbo Finn.
"Stavo cercando di dimenticarlo! Grazie, Finneas." Feci una faccia disgustata facendoli ridere
"Almeno noi lo facciamo." Disse Valery stringendosi al suo ragazzo.
"Anch'io lo faccio, più di voi. E di sicuro in modi più originali."
"Non stavamo parlando di te, Kim. E vorrei l'avessi capito prima. Non ci tengo a immaginare la cuginetta del mio migliore amico fare certe cose!" Adesso era Finn a fare la faccia disgustata. Sia lui che Aiden, da come avevo imparato a conoscerli, consideravamo Kim come una sorellina minore.
"Ma se mi passate solo un'anno!"
"Sai quante cose si posso apprendere in un anno?!" Fu così che si innescò una discussione per la restante manciata di secondi che l'ascensore ci mise ad arrivare al nostro piano. Dopodiché, la coppietta andò a cercare la sua stanza che scoprimmo essere dalla parte opposta alla nostra. Una volta datoci appuntamento nella Hall ci andammo a preparare.
Avevo amato Londra, ma era nulla in confronto a New York. Tutti i libri che avevo letto, nonostante le descrizioni piene di dettagli e caratteristiche, non le rendevano giustizia. Appena Finn e Val ci raggiunsero chiamai un taxi.
"Avete mai mangiato Thailandese?" Chiese e ricevendo un no come risposta diede le indicazioni al tassista e prese a parlare con lui mentre io e le ragazze eravamo dietro come all'andata.
"Wow, ci pensate che a settembre vivremo qui! Per quattro anni!" Esclamò Kim entusiasta.
"E chi se ne va più!" Dissi facendo ridere entrambe. Valery, che era seduta in mezzo, ci mise un braccio sulle spalle.
"Se saremo in camera insieme saranno, ufficialmente, gli anni più belli della nostra vita!"
"Ti rinfaccerò quando verrai da me a lamentarti degli esami o che non sopporti più una delle due. Una tipica crisi tra coinquilini, io e Aiden ne abbiamo avute tipo tre in un giorno, tutti i giorni."
"Noi non siamo come te e Aiden, io e Mal viviamo già insieme."
"Mmh, e dimmi, quante volte avete cercato di uccidervi a vicenda?" Valery incrociò le braccia al petto facendo il terzo dito a Finn. Mi sporsi e strinsi Val a me guardando Finn.
"E tu dimmi, chi è qui con la sua coinquilina e chi no?"
"Uu!" Kim mi diede il cinque e Finn alzò gli occhi al cielo.
"Non è colpa mia se lui non è qui."
"Quindi lo sai perché non è qui." Assottigliai gli occhi studiandolo dal sedile posteriore, lo stesso fecero Kim e Val, Finn si voltò in avanti senza dire una parola.
"Non ti conviene affrontarle quando sono in gruppo, già è un'impresa impossibile faccia a faccia." L'autista lanciò un'occhiata a Finn e poi ci fece l'occhiolino.
Ci mettemmo a ridere e dopo poco arrivammo a destinazione. Il locale scelto da Finn era pieno di persone che stavano consumando la loro cena chi da solo e chi in compagnia, entrò solo Finn per chiedere se c'erano tavoli disponibili mentre noi ci guardavamo intorno come avrebbero fatto delle bambine nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka.
Probabilmente lo farei tuttora, solo che non sbaverei per il cioccolato bensì per Johnny Depp, ma dettagli.
"Venite!" Finn ci richiamò e noi entrammo prendendo posto accanto alla vetrata. Visto che era la nostra prima volta, Finn prese le ordinazione per tutte noi, la cameriera appuntò tutto e se ne andò portandoci poco dopo acqua con ghiaccio e limone. Il cibo non ci mise molto ad arrivare e iniziammo a mangiare ascoltando Finn che ci raccontava delle sue disavventure con altri ragazzi del college. Ci raccontò delle varie confraternite e che avevano un rito di iniziazione molto segreto svelandoci che tutto quello che dicevano nei film era vero e che ancora non riusciva a figurarselo. Continuammo a ridere e a parlare anche quando il cibo finì poi ci alzammo e andammo a pagare.
"Ragazzi, amo il thailandese!" Annunciò Kim massaggiandosi la pancia.
"Io voglio provare il messicano!" Disse Valery tirando il braccio di Finn come una bambina facendo ridacchiare il suo ragazzo.
"Mi spiace ma la cucina italiana non si batte, niente male però."
"Tu e i tuoi italiani!" Alzò gli occhi al cielo Valery e io le feci la linguaccia. Kim appoggiò la sua testa sulla mia spalla sbadigliando.
"Il thailandese mette sonnolenza, dovrebbero scriverlo all'entrata."
Sia io che Valery ci unimmo al suo sbadiglio facendo sghignazzare Finn.
"Cristo, quanto aspettavo questo momento VE L'AVEVO DETTO, AVEVO RAGIONE IO!" Fece un piccolo giro su se stesso mentre noi lo guardavamo male. "Non è lo stesso se non c'è nessuno con cui festeggiare, andiamo su, forza. Mi ammazzate l'entusiasmo."
Spazio autrice:
Nel mentre sto facendo il compito di latino✨
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Ephemeral
Teen FictionSEQUEL SURFACE Malia ne ha passate tante, anche se sta male per la rottura con Sean decide di affrontare in modo diverso la separazione, per non commettere gli sbagli fatti in passato. Decide di andare in vacanza con Valery, le due ragazze decidono...