Capitolo 15

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"Che succede?" Aiden si avvicinò a me. Io continuavo ad andare avanti e indietro facendomi aria con le mani; le muovevo così velocemente che per un momento mi chiesi se non stessi per prendere il volo. Vorrei davvero poterlo fare in questo momento. La gara era iniziata ma non volevo guardare. Aiden mi bloccò per i polsi e mi costrinse a guardarlo negli occhi.

"La prima volta che ti ho visto andare sulla tavola, ho sentito come una specie di connessione. Ma non tra me e te, tra te e la tavola. Era come se ci fossi nata. Non sembrava che fossi tu a portare lei, ma che ti affidassi completamente, come se sapessi di non poter cadere. Quella sicurezza che hai non l'ho mai vista in nessun altro. Non ti avrei iscritta se non sapessi che puoi farcela. Non ti avrei messa in coppia con me se non sapessi che io e te siamo un duo perfetto. Se non vuoi farlo, va bene."

"Hai bisogno di me per partecipare."

"Potrei chiederlo a Finn o a Kim, avrei potuto farlo ma non l'ho fatto. Non ho bisogno di te, Malia, voglio te." Le nostre mani erano unite, per un attimo riuscii a sentire il battito del suo cuore e mi chiesi se lui riuscisse a fare lo stesso. "Per la gara, voglio dire, voglio te per la gara." precisò balbettando leggermente, interrompendo il contatto.

Eeeee, magia finita. Peccato, stava per iniziare una canzone romantica e vi sareste baciati appassionatamente.

"Certo che hai bisogno di me, sono la migliore, hai ragione." Dissi pavoneggiandomi. In realtà ci ero rimasta male, parecchio. Insomma, cocco, te le potevi risparmiare le tue precisazioni del cazzo. Ma aveva ragione, io e lui eravamo amici. E dovevo farmene una ragione.

Evviva le promesse di Malia che equivalgono allo scrivere in acqua!

Sospirai. Non potevo mentire, ne tantomeno strozzare, me stessa. Ma non avrei ricevuto un no come risposta, perciò se lui non prova nulla per me, lo proverà.

Questa è una delle decisioni più deficienti che tu abbia mai preso in 18 anni di vita, se non al primo posto è sicuramente sul podio.

Ne sono consapevole, ma non ho intenzione di arrendermi, non stavolta.

Un'altra promessa ad inchiostro d'acqua.

Recuperai la mia tavola ed insieme ad Aiden ci avvicinammo alla gara. Stava partecipando la terza coppia e c'è ne erano 10. Aiutai Aiden a mettere il numero con la spilla e poi feci lo stesso con il mio. La giuria era veramente severa. Avevo visto numeri spettacolari ricevere a malapena un 7. I giudici erano 3 e per qualificarsi bisognava ottenere un punteggio tra i 25 e i 30.

"Dovremmo fare la M&B." Disse d'un tratto Aiden. La M&B, Miller-Berks, era una mossa che avevamo pensato io e Aiden in una delle tante sessioni di allenamento; si trattava di avvicinarsi con le tavole e poi saltare sulla tavola dell'altro ed eseguire un pefetto Reentry. Era simile al Floater ma a differenza di quest'ultimo nel Reetry si scivola davanti al lip e non ci si sta sopra. L'avevamo provata dozzine di volte, avevo ancora i lividi e ci era riuscita solo 2 volte.

"Ma sei impazzito?!"

"Loro sono professionisti, non vogliono vedere i semplici trucchetti per quanto perfettamente eseguiti possano essere. E' la nostra unica possibilità. Andiamo Berks, cos'hai da perdere?"

"Non saprei.. l'osso del collo, tipo?!"

"Perfetto, quindi la facciamo."

"Noi non la faremo." Affermai decisa osservando la quarta coppia fare un Aerial perfettamente sincronizzati e ricevere 8 da tutti i giudici. Aiden mi guardò con un sopracciglio alzato e io alzai gli occhi al cielo sbuffando.

"Va bene, facciamola." Mi arresi. Aiden sorrise ed esultò rumorosamente, come sempre d'altronde.

Il nostro turno arrivo' troppo velocemente, guardai nello spazio riservato agli spettatori, dietro ai giudici, e vidi che i miei amici mandavano segni di incoraggiamento. Aiden mi porse la mano e io la strinsi, stritolandola leggermente, e poi entrammo in acqua. Si alzò un leggero vento e le nuvole che prima erano poche coprirono il sole e iniziò a piovere. Il mare si fece improvvisamente mosso, strano quanto rispecchiasse il mio umore. Guardai i giudici che si spostavano andando in una parte coperta mentre noi aspettavamo il via.

"Le tempeste tropicali sono le più belle!" Disse Aiden guardando le onde che venivano a formarsi in lontananza.

Sospirai osservando anch'io l'orizzonte.

"Ma papà, non c'è il sole." Guardai il mare in tempesta osservando mio padre stranita. Perché mi aveva portato a surfare con il mal tempo?

"Sei un talento naturale, piccola mia, devi sapere cosa si prova quando il tuo spirito ribelle si rispecchia nel mare mosso." Disse osservando adorante il mare. Avevo paura, ma la fiducia che avevo in mio padre era più grande, quindi annuì ed entrambi ci tuffammo.

"Devi solo divertirti. Dimentica la tecnica, per oggi. Segui l'istinto, infrangi le regole." Disse prima di andare verso un'onda e lasciarmi lì sola. Feci un respiro profondo e puntai un'onda, ero troppo piccola e inesperta per sapere se sarebbe stata una buona o un buco nell'acqua, letteralmente, ma seguii il mio istinto. Poco dopo mi ritrovai sulla cresta dell'onda più grande che io abbia mai cavalcato. Il freddo che prima penetrava dalla tuta infilandosi nella mia pelle veniva respinto dal fuoco che si era acceso dentro di me. Stavo bruciando. Come se avessi milioni di stelle al posto della pelle. Anche i capelli sembravano avere vita propria, non mi andavano in faccia facendomi perdere l'equilibrio, rimanevano a godersi il vento che li scuoteva a destra e a sinistra. Mi buttai in acqua e raggiunsi la riva, mio padre stava letteralmente saltando di gioia.

"Ci sei riuscita! La mia piccola sirenetta ce l'ha fatta!" Disse prendendomi in braccio facendomi girare gridando di dolore quando la tavola, che era ancora legata alla mia caviglia, lo colpii.

"Ci sono riuscita!" Urlai anch'io ridendo.

D'un tratto fui sballottata nuovamente alla realtà, Aiden mi stava dicendo qualcosa.

"Cosa scusa?"

"Hanno detto di uscire, sta arrivando una tempesta ed è pericoloso. Dovranno rifare le selezioni." Guardai la spiaggia e vidi che stavano smontando tutto in spiaggia e anche Aiden se ne stava andando. Osservai l'orizzonte, e come un flashback rividi la stessa onda, la mia prima onda tempestosa.

"Aiden." Lo richiamai e lui si fermò girandosi.

"Infrangiamo le regole?" Gli sorrisi e lui ricambiò subito, nei suoi occhi scintillò qualcosa, non ne ero sicura di cosa fosse ma sapevo che era anche nei miei occhi. Iniziammo a nuotare verso quell'onda.

"Salti tu, ok?" Urlò ed io annuì. Appena stabilito l'equilibrio slacciai l'elastico della mia tavola e mi avvicinai il più possibile Aiden. Sentii delle urla dalla spiaggia e sperai che i giudici stessero guardando perché l'onda era davvero, davvero, grande.

"Ora!" Urlò Aiden tendendo la mano. Non ci pensai due volte, anche perché avrei cambiato idea, e saltai chiudendo gli occhi.

Quando li riaprii. Ero sulla tavola. Aiden aveva la mia stessa faccia ma subito ci ricomponemmo.

"M&B." Affermai non lasciando la sua mano e lui mi sorrise girandosi. Entrambi ci muovevamo come se fossimo solo una persona ma un'onda, arrivata da non so dove, ci travolse e finimmo sott'acqua.

Spazio autrice:
⚠️ ATTENZIONE⚠️
Non ho la più pallida idea se la "M&B" sia realizzabile o se esista ma voi usate un po' di immaginazione per renderla tale.

Comunque ditemi che avete capito che ho omaggiato Thor Ragnarock quando faccio dire a Mal e Aiden se farla o meno!!! Corrisponde al GET HELP di Thor e Loki.

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