Capitolo 48

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Fortunatamente riuscii a chiamare Cassy e Val prima che loro partissero da casa, riuscirono a trovare il film e mi raggiunsero. Posizionammo tutto il cibo e nel mentre ci raggiunsero anche Luke e Ange, collegammo il proiettore alla macchina di Luke e io gli cedetti le chiavi della moto.

"Davvero grazie tante ragazzi." Sorrisi a tutti continuando a torturarmi le mani guardandomi intorno, dovevo assicurarmi che ogni cosa fosse al posto giusto. Luke mi prese per le spalle facendo concentrare la mia attenzione su di lui.

"E' tutto perfetto, Mal. Gli piacerà, piacerebbe a tutti." Mi abbracciò e io mi rilassai tra le sue braccia. Eravamo ancora abbracciati quando vidimo la macchina di Aiden parcheggiare ma alla guida era Finn. Aiden era guidato da Kim, bendato.

"Finn o mi dici dove stiamo andando o mi metto ad urlare quello che hai fatto alla festa di Chloe quando ti sei-" Aiden fu interrotto dalla mano di Finn. Feci cenno a tutti di andare e per ultimo andò Finn, si sentii il rumore delle macchine e della moto e Aiden sobbalzò.

"La dimostrazione più grande di affetto che esista: annoiarti a morte facendoti fare il giro di Malibu trenta volte e poi abbandonarti nel bel mezzo di- non so nemmeno dove." Ridacchiai e lo vidi voltare la testa nella mia direzione.

"Conosco quella risatina. Mal?"

"Indovinato."

"Perché rapirmi se mi hai già rapito il cuore?" Alzai gli occhi al cielo non togliendomi il sorriso dalle labbra.

"Non ne puoi proprio fare a meno, vero?"

"No." Rispose con lo stesso tono complice. Lo presi per mano e lo portai vicino al gazebo e gli diedi l'ok per togliersi la benda. Quando lo fece e posò lo sguardo sul mio operato sentii il mio cuore fermarsi. Iniziai a pensare il peggio ma quando si voltò verso di me con un luccichio negli occhi  mi prese facendomi girare non ebbi più alcun dubbio.

"Ma... non è il mio compleanno." Disse e io feci spallucce sorridendo per la sua espressione piena di stupore e... amore.

"E' il nostro secondo appuntamento."

"Faremo così ad ogni appuntamento?" Disse attirandomi contro il suo corpo per poi baciarmi con dolcezza.

"No, non potrai mai arrivare al mio livello." Gli feci l'occhiolino e lo presi per mano facendolo sedere sui cuscini. "Non solo abbiamo tutta la spiaggia per noi e il cibo, ma c'è anche quello che dovrebbe essere il tuo film preferito. E se non lo è fattelo piacere." Glielo porsi e lui alzò gli occhi al cielo prendendolo.

"Forse, e dico forse, ci hai azzeccato. Ma dovrei complimentarmi con Finn, no?"

Ripresi il film e lo inserì nel proiettore per poi prendere posto accanto a lui, gli passai i popcorn e aspettai che l'ultimo raggio del sole si ritirasse.

"Almeno io so il tuo genere preferito, il mio qual è?"

"Commedie romantiche." Mi disse mettendosi in bocca una manciata di popcorn, ci aveva azzeccato. Eppure non ricordavo di averlo mai detto a lui. "Camera tua è piena di libri che parlano commedie romantiche."

"Sei stato in camera mia?"

"Volevo entrare un po' nel tuo mondo. Hai detto che ti piacevo perché con me le cose erano chiare e io vorrei che tu provassi ad esserlo."

"Ma io sono sempre sincera."

"Si, lo sei, ma mi sono fatto un'idea. La vuoi sentire?" Chiese ed io annuì "Penso che prima della Malia di ora c'è ne fossero altre, quella dopo la morte dei tuoi e quella prima. Vorrei conoscere anche loro, vedere a chi assomigli di più."

"Perché? Non ha senso conoscerle se non ci sono più."

"Non la penso così. Io so cosa hai passato e cosa ti ha fatto diventare così forte, quanto dolore hai subito e cos'hai passato. Mi correggo, non ci sono tre Malia ma solo due, e da quel poco che mi hai raccontato dei tuoi e di quanto eri felice con loro questa ci assomigli di più. Lo faccio perché ti amo. E voglio amare ogni singola versione di te, che ci sia o meno."

"Tu.. mi ami?"

"E anche tanto." Rise lui "l'ho detto solo due volte nella mia vita e con due persone completamente diverse. Pensavo che dovessi andarci piano con te, entrambi stavamo uscendo da una relazione e non volevo incasinare tutto ma non ci sono riuscito. Ho provato a rispettare la mia regola amici-migliori amici-amanti ma ogni volta che guardavo nei tuoi occhi e vedevo quel sentimento che ero sicuro fosse lo stesso che tu leggevi nei miei, non ci riuscivo. Mi sei entrata in testa, dannata ragazzina testarda."

"Anch'io." Sorrisi.

"Non devi dirlo se non lo senti. A me va bene."

"Ed è proprio per questo che ti amo, Aiden. Non riesco a dire quando l'ho capito o da quanto è così ma so che ti amo e a me basta."

Dopo esserci baciati ci accoccolammo l'una all'altro e partii il film. Aiden mi aveva spiegato un po' la storia cinematografica, che era uno dei capolavori del cinema francese e quando finì fu d'accordo con loro.

"Come mai è il tuo preferito?" Chiesi mentre avevamo iniziato a cenare. "E' una storia d'amore ma non ha il lieto fine."

"Proprio per questo." Mi disse sorridendo senza però guardare me "E' meglio essere una storia d'amore epica senza lieto fine piuttosto che un banale lieto fine." Poi fece una pausa e si girò, i capelli glli ricaddero sul viso e se li scostò con la mano dopo di che mi prese e mi fece sedere sopra le sue gambe. "La vita è fatta di attimi, non di finali. Aspettiamo il giorno e la notte per guardare l'alba e il tramonto, ore di attesa per qualche minuto di meraviglia. Quindi, la mia domanda è: vuoi essere il mio attimo?" Sorrisi e annuì. Lui era il mio attimo felice e non mi importava più nulla.

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