Capitolo 38

2.5K 110 22
                                    

"Quando hai avuto il tempo di preparare tutto?" Chiese Val addentando uno dei tanti panini che aveva portato Aiden, tra le altre cose. C'era letteralmente di tutto, tramezzini, cracker, panini, patatine, frutta e persino una torta con dello spumante!

"Mia madre è originaria di qui e quando le ho detto che volevo portarvi in un bel posto mi ha consigliato questo ed è stata sveglia tutta la notte ad aiutarmi con queste cose."

"Non doveva!" Dissi io "Falle una statua."

"Discuterete dei dettagli della statua quando vi incontrerete." Disse lui sorridendo e io quasi mi strozzai bevendo. Togliamo pure il quasi, mi strozzai letteralmente.

"Guarda che non è tanto male, garantisco per lei." Disse Kim mentre mi dava dei colpetti alla schiena.

"Tua madre? Chi ha mai parlato di incontrare tua madre?!"

"Qual è il problema?" Chiese Val. Tutti e tre mi guardavano in maniera strana, veramente ero l'unica che ci arrivava?

"Come potrò piacere a tua madre se la tua ex è sua figlia?! Magari mi odia pure!"

Tutti quanti cambiarono espressione, finalmente avevano capito. Suonava meno strano nella mia testa quello che ho appena detto ma, diamola per buona. Cercai Aiden e lo vidi scuotere la testa ridendo.

"Mia madre, come mio padre, quando ho lasciato Klara si sono trattenuti dal fare i salti di gioia. Non hanno mai sopportato la nostra relazione, la tolleravano perché noi eravamo entrambi loro figli e volevano la nostra felicità, ma tutto qui. Credimi, mia madre già ti adora."

"Hai parlato di me a tua madre?"

"Lui dice tutto a sua madre." Alzò gli occhi al cielo Kim.

"Ma da che pulpito! Ditemi quale adolescente va a raccontare a suo padre la sua prima volta prima ancora della sua migliore amica!" La sfotté il cugino.

"Non ci credo!" Esclamai spostando il mio sguardo da Aiden a Kim.

"Suo padre è anche quello che è venuto a prenderci dopo la nostra prima sbronza." Aggiunse Valery appoggiata al petto di Finn mentre beveva una birra.

"Su questo non posso dire nulla, io e i miei amici ne abbiamo fatte di peggio." Sorrisi al pensiero.

"Dai, racconta!" Incitò Kim.

"Ok, ok. I miei genitori e quelli dei miei amici erano un gruppo molto unito e affiatato, si sono spostati tutti nello stesso periodo e poi siamo nati noi. Il primo è stato Mike, poi JJ, io, Stephany e la più piccola Loren. Un conto era nascondere le cose ad una coppia di genitori ma non hai scampo con quattro. Quindi, immaginatevi ad ogni primo appuntamento di ognuna avere una macchina piena di padri a pedinarvi, prima sbronza con le vostri madri al locale accanto e per non parlare delle prime volte! Le madri di JJ e Mike hanno comprato loro i preservativi e gli hanno dato consigli, molto dettagliati, su come e cosa dovevano fare."

"Oddio!" Esclamò Kim divertita.

"Non so se era un sogno o un incubo!" Si unì anche Valery.

"Incubo." Esclamarono Aiden e Finn. "Vi immaginate vostra madre che vi spiega come fare un qualcosa? Ew. Penso che preferirei rimanere vergine." Aggiunse Aiden.

"Si decisamente." Accordò Finn.

"E non vi ho parlato di mia nonna."

"Le nonne sono sempre iconiche!" Esultò Kim ricevendo la mia approvazione.

"Mia nonna è una vecchia arpia, dicono che ho preso da lei il carattere." Disse Valery.

"Non si è mai troppo giovani per essere delle vecchie arpie." Disse Aiden prendendo in giro Valery, al che la ragazza si alzò e afferrò un piatto con della torta avanzata e gliel'ho spiaccicò in faccia. Scoppiai a ridere tenendomi la pancia, la faccia di Aiden fu ineguagliabile e andai indietro con la schiena per quanto stavo ridendo. Quando mi fui calmata feci per alzarmi ma qualcosa di freddo e morbido si depositò sulla mia faccia, impiegai più o meno mezzo secondo per capire che quella era torta, e quando me la levai dagli occhi non ebbi nemmeno bisogno di pensarci sul responsabile.

"Sei morta." Dissi semplicemente alzandomi e mettendomi a rincorrere Kim che mi aveva lanciato la torta in faccia.

Non so per quale cognizione di causa ma ci ritrovammo a rincorrerci l'un l'altra, poi Aiden prese Kim e, con tutti i vestiti, la buttò nel lago. Io e Valery eravamo vicini a loro, ci lanciammo uno sguardo d'intesa e spingemmo anche Aiden in acqua. Feci in tempo a girarmi per schivare l'attacco di Finn alle spalle, questo lo fece inciampare e sia lui che la sua ragazza finirono in acqua.

"Rimangono solo i più forti." Dissi togliendomi la classica polvere dalla spalla per poi osservare gli altri con le mani sui fianchi alla captain marvel. Il mio momento di gloria finì quando tutti quanti uscirono dall'acqua e mi rinchiusero in un abbraccio bagnato, tanto bagnato.

Il resto del pomeriggio lo passammo in costume con i nostri vestiti appesi al sole per farli asciugarli, io e le ragazze stendemmo i teli e ci mettemmo in penombra per dormire mentre i ragazzi si fecero una passeggiata nel bosco. Con quale forza sia fisica che di volontà mi era sconosciuto.

Al mio risveglio le ragazze non c'erano e il cielo si era dipinto di rosa. Osservai Aiden che stava accendendo delle candele sulla tovaglia da picnic dove avevamo mangiato quella mattina. Notai da subito che l'unica cosa che era rimasta uguale era la tovaglia, il cestino come il cibo erano diversi.

"Pensavo fossi morta."

"Più o meno che stai facendo?"

"Malia, benvenuta, o meglio bensvegliata, al nostro primo appuntamento." Fece un piccolo inchino che mi fece ridere e poi venne da me porgendomi dei vestiti.

Ephemeral Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora