Epilogo

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Più fissavo la mia immagine allo specchio e più sentivo che ero sbagliata, che tutto quello era sbagliato. Mia nonna mia aveva fatto indossare una maglia nera con degli jeans dello stesso colore e udite, udite, le scarpe anche! I capelli legati con una coda bassa, che mi stava da schifo. Sbuffai e uscii dalla stanza dei miei per avviarmi alla chiesa dove si sarebbe tenuta la celebrazione.

Aiden e gli altri erano anche vestiti di nero e mi sentivo in colpa per averli trascinati in quella che per me e per i miei era sempre stata una pagliacciata. Alcuni salirono sulla macchina di Luke ed altri su quella di Aiden, io decisi di andare da sola in moto. Presi una scorciatoia e arrivai per prima così entrai la chiesa ancora completamente vuota con un orribile senso di déjà-vu che mi oppresse. La chiesa era decorata a dovere con i fiori, come l'anno prima, ma al posto delle due bare c'erano delle foto dei miei genitori sorridenti al centro dell'altare. Uscii alzando gli occhi al cielo vedendo il tavolo del ricevimento ancora spoglio accanto al libro delle firme dei presenti. Come se davvero qualcuno lo leggesse quel coso.

"Tutto ok?" Mi arrivò Aiden alle spalle, sapevo che lui era consapevole del fatto che non andasse nulla ok ma apprezzavo il fatto che cercasse sempre di farmi capire che lui c'era. A distarci fu una notifica del suo cellulare che poi mi mostrò.

"Me l'ero completamente dimenticata." Ammisi lasciando cadere le braccia lungo i fianchi e alzando lo sguardo verso Aiden. Era la notifica che avevano deciso dove e quando rifare la gara e, ironia della sorte, era qui ed era tra meno di un ora. Lui fece spallucce e si rimise il cellulare in tasca.

Lo guardai mortificata, si era allenato così tanto per quella gara.

A distrarci dai miei pensieri fu mia nonna, non la mia adorata nonna Berta ma la vecchia strega con le sembianze di Yzma de le follie dell'imperatore. Si fermò davanti a me squadrandomi dalla testa ai piedi.

"Avrei preferito un pantalone elegante piuttosto che quei jeans."

"Al tuo funerale mi metterò un vestito da sposa nero." Mantenni il suo sguardo non accennando ad abbassarlo e lei fece lo stesso, non mi accorsi che c'erano anche mia zia e mia nonna ma poco importava, mi avrebbero sgridato? Bene, non mi importava. La piccola orfanella non era più piccola e non si sarebbe sottomessa agli ordini di una donna che non ha fatto altro che scatenare caos nella vita dei miei genitori e nella mia.

"Sarà l'unica occasione dove potrai farlo" mi rispose lei.

"O sarà l'unica occasione in cui la vedrai tu, sempre che all'inferno ci sia una bella visuale." Sorrisi ad Aiden che mi aveva affiancato abbassandosi per guardare mia nonna negli occhi.

"Dicevo che aveva le palle questo bel giovanotto." Sentii mia nonna Berta dire a mia zia e vidi quest'ultima arrossire.

"Mamma! Ma dico!"

"Non essere gelosa, tesoro. Sono sicura che anche Richard avrà dei bei gioiellini, un po' meno che li sappia usare impacciato com'è. Non è vero, caro?" Strabuzzai gli occhi e mi voltai vedendo che Richard era diventato rosso, ma non di un rosso normale bensì di una tonalità che non credevo un essere umano potesse raggiungere, lo stesso mia zia. Mia nonna, dal canto suo, era tranquilla come se quel genere di cose fosse un argomento da tè con i biscotti. Infatti, per lei, lo era.

Riportai l'attenzione alla strega che osservava mia nonna disgustata ed entrò dentro seguita a ruota dal suo galoppino, marito, volevo dire marito.

"Secondo me inizio a piacerle." Disse Aiden indicando la donna che era appena entrata.

"Non saprei, ma di sicuro lei ti ama." Indicai nonna Berta che lo guardava facendo ciao ciao con la mano come i bambini piccoli, Aiden salutò sempre chinato su di me.

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