Capitolo 14

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Cedric fece un respiro profondo.
"Io non so quello che hai visto quella sera"
"Smettila, se devi provare a giustifircarti non ci sto."
"No Natalie, devi ascoltarmi i miei ricordi di quella sera sono tutti confusi, credo di essermi addormentato, non sono sceso neanche a cena!"
Allungò le sue mani verso di me con una voce piena di sofferenza.

"Ced, io vorrei crederti... ma non ci riesco."
Afferrò entrambe le mie mani con le sue.
"Non ti farei mai una cosa del genere Natalie, lo sai! Io ti amo! Sono pazzo di te!"

Avrei voluto credere a quelle parole, avrei voluto farlo per davvero.
Ma le parole sono evanescenti, si deformano nella mente delle persone.
Scelgono il significato che più ci aggrada.

"Scusami, non posso..." Corsi via.

"Natalie!" Mi inseguì afferrando il mio braccio.
"Devi credermi!" Mi spinse contro il muro, cercò di baciarmi.
Il panico mi chiuse la mente e afferrai la mia bacchetta senza pensarci.
"Stupeficium!" Cedric sbalzo indietro cadendo a terra.

"Aster! Ma che stai facendo?" Harry dall'altra parte del corridoio corse verso di noi seguito dagli altri.

Cedric era ancora a terra dolorante, lo avevo colpito. Il mio corpo aveva reagito d'istinto e avevo fatto del male ad una persona.
"Io... mi dispiace..." scappai mentre gli altri si avvicinavano per soccorrere Cedric.

Cosa stavo diventando?

-

Scappai nella torre di astronomia, era ormai il mio rifugio.
Guardai fuori dalla finestra in lontananza cercando di fare respiri profondi, dovevo riprendermi prima della prossima lezione.

"Ehi"
Venni sorpresa dalla voce di Draco alle mie spalle.

"ehi..."
Lo trovai seduto sulla poltrona vicino al tavolo con il libro di pozioni in mano.
"Salti le lezioni già di prima mattina?" Chiese prendendomi in giro.
"La Mcgranitt mi adora e non ho mai saltato nessuna delle sue lezioni." Risposi a tono.
Malfoy accennò un sorrisetto mentre chiudeva il libro.
"Allora perché non vieni qui a intrattenerti un po' con me?"

Scossi la testa.
"Sei sempre il solito."
"Già, solitamente perfetto."
Mi misi a cavalcioni su di lui.
"Stai zitto" lo bacia prepotentemente.

Lui afferrò i miei fianchi accompagnandomi in un movimento sensuale. Lo sentivo crescere sotto di me e la cosa mi eccitava terribilmente.
"Se continui così però perderai la prossima lezione." Sussurrò con voce roca mentre lasciava una scia di baci leggeri lungo il mio collo.

"Credimi, non ci vorrà molto..." risposi a mo di sfida. Lo sentì gemere.
"Questo lo decido io." Improvvisamente mi afferrò stringendomi a sé, si alzò in piedi e io cinsi le gambe intorno al suo bacino.
Senza sforzo mi schiaccio contro il muro.

"Non dimenticare mai chi comanda." Intimò fra un bacio e l'altro.

Senza indugiare infilò la mano sotto la mia gonna iniziando stuzzicare la mia intimità già umida.
Sentendo i miei mugolii di piacere infilò due dita dentro con un movimento che diventava sempre più veloce.

"Oh Draco..." ansimai cercando di contenermi.
Le sua mano continuava a darmi piacere mentre con la sua bocca mi lasciava un segno indelebile sul collo.

Il movimento delle sue dita aumentò in velocità.
"Vieni per me." Ordinò.
E così feci.

Mi mise giù lentamente continuando a tenermi stretta a lui.

"Ma che cazzo succede qui?!" Urlò Angelina sconcertata.
Allontanai subito Malfoy da me affacciandomi verso l'entrata.
Come avevamo potuto dimenticarci di chiudere la porta?

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