Capitolo 2

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Dopo aver salutato gli altri iniziai a fare la ronda.

"Chissà che starà facendo Ced adesso..."

Mentre passavo davanti ad una terrazza notai qualcuno appoggiato alla balaustra.

"Ehi, non si può stare qui! Devi rientrare subito."

"Ma come, non preferiresti farmi un po' di compagnia Aster?" Malfoy si voltò lentamente verso di me, si appoggiò di peso alla balaustra con aria rilassata.

"Sto bene così grazie, ora se vuoi scusarmi."
Stavo per andarmene quando lo sentì scattare per affermarmi il polso e portarmi attaccata al suo corpo.
Cercai di divincolarmi ma la sua stretta non ammise repliche.

"Ma che ti prende ora? Lasciami subito!"
"Oh andiamo non fare la difficile, sono sicuro che anche tu hai voglia di divertirti un po'."
"Smettila di prenderti questa confidenza Malfoy!"

Finalmente riuscì a liberarmi dalla sua presa.

"Va bene stai calma, stavo solo scherzando..." Disse mettendo le mani in tasca con aria non curante.
"Anche se sono sicuro che non vedi l'ora di passare un po' di tempo da sola con me."
Nella sua voce c'era una tale sicurezza...

"Perché dovresti pensare una cosa del genere?" Mi allontanai ancora un po' da lui.

"Prima non facevi altro che fissarmi e quindi"
"Eri tu che guardavi me!"Lo accusai.
Mi prese per il mento avvicinandomi al suo viso, le sue labbra solo a qualche centimetro dalle mie.
"Ma tu hai continuato, non mi hai ignorato come hai sempre fatto."

Era vero.

Colpita e affondata.

Mi allontanai energicamente da lui.
"Ma che hai oggi? A mala pena ci siamo parlati negli ultimi anni."

Fece un sorriso sbilenco.
"Oh infatti è proprio oggi che ho realizzato che tu mi hai sempre evitato. Tutte qui o cadono ai miei piedi, o celano il loro desiderio dietro il disprezzo perché sono così insignificanti da non valere nemmeno una scopata."

Alzai gli occhi al cielo conoscendo benissimo il tipo di persona che mi trovavo davanti.

"Ma tu non mi hai mai rivolto la tua attenzione, non che io lo abbia mai fatto con te sia chiaro, eppure me ne sono reso conto solo oggi."
Mentre continuava a parlare si aggiustava i capelli in modo disinvolto pettinandosi il ciuffo con le dita.
"Insomma mi sono reso conto che sei abbastanza interessante, sembri quasi la mia versione al femminile. Se non fosse per la tua casa ovviamente."

Rimasi bloccata. Non mi aspettavo tutto questo, e la cosa peggiore era che non aveva tutti i torti. Entrambi eravamo tra i migliori, tra i più determinati, amati e temuti.
No, non era così. Io ero diversa da lui, non sarei mai stata come lui.

"Va bene così Malfoy, adesso basta giocare.
Qualsiasi cosa tu abbia in mente non ho alcuna voglia di perdere tempo con te."

Mi sorrise in modo beffardo.
"Ah giusto giusto, tu hai il tuo ragazzo perfetto, no? Non ti fa annoiare?"
"Assolutamente no."
"Si certo... con tutti i ragazzi che ti stanno dietro probabilmente ne avrai di occasioni per mettergli le corna e spassartela un po'-"
"Ma la smetti!" Scattai improvvisamente.
"Di fare che?"
"Di parlare come se mi conoscessi."

La sua espressione si fece pericolosa, iniziò ad avanzare per rientrare nel corridoio. Prima di sorpassarmi si chinò verso di me.
"E tu conosci veramente te stessa?"

Un brivido mi colse improvvisamente.

-

Tornata in camera mi buttai sul letto, ero sfinita. Avevo voglia di farmi una doccia così da lavarmi di dosso la sensazione delle mani di Malfoy, ma soprattutto per dimenticare le sue parole.

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