Passarono ore, o forse più, o forse meno.
Ero rinchiusa in quella cella buia dalla forma quadrata. Tutti i miei oggetti personali mi erano stati tolti, compresa la collana con l'anello di Draco...
Se lo avessero trovato sarebbe stato nei guai?
No, no e no.
Che cazzo poteva fregarmene di lui?
Per più di una volta mi aveva dimostrato che per lui ero solo una pedina.
Ma tutte quelle promesse che ci eravamo fatti... sembrava così reale.Forse inizialmente lo era.
Mi sedetti in un angolo stringendomi le ginocchia al petto.
Che ne era di Ginny e George?
Stavano bene?
Gli avevano fatto del male?L'attesa era una lama che mi squarciava lentamente il petto.
"Devi stare calma, respira... non perdere il controllo." Continuavo a ripetermi.
"Tu sei Natalie Aster, non sei una qualunque. Riuscirai a cavartela."
Già... se solo fossi riuscita a credere alle mie parole.Finalmente sentì il rumore di passi che si avvicinavano alla mia prigione.
Reagì alzandomi in piedi di scatto."Chi c'è?!" Dissi con voce stridente.
Dal buio apparve Tom.
"Già sentivi la mia mancanza Aster?
Inizia ad abituarti a tenere chiusa quella boccaccia, credimi è un consiglio che potrebbe esserti molto utile qui."
Deglutì staccando gli occhi dai suoi, avevo paura ma non volevo che fosse così palese.
"Devi venire con me, sbrigati."
Fece aprire le sbarre."Io non vado da nessuna parte con te."
Gli si alzò un angolo della bocca.
"Come se avessi scelta..."
Mi afferrò l'avambraccio trascinandomi fuori.
"Stai ferma." Mi rimise le manette che contenevano la magia.
"Che ne è stato dei miei amici?"
Non rispose.
"Riddle, che ne è stato dei miei amici?!"
"Non ti riguarda." Sussurrò senza guardarmi.
"Non mi riguarda?! Come cazzo ti-"Afferrandomi la maglia nella parte dietro la schiena mi spinse contro le sbarre facendomi sbattere il viso contro il freddo metallo.
"Non provare a rivolgerti così in presenza del Signore Oscuro o la tua miserabile vita durerà solo qualche altro secondo!"
Strinsi gli occhi tentando di contenere le lacrime.
"Sono stato chiaro?"
Annuì appena.In quel momento mi tornò in mente la foto che avevo visto nella sua stanza, quella con la ragazza uguale a me.
Forse non era il momento più appropriato per chiederglielo ma poteva essere una merce di scambio per un eventuale aiuto...
No, non era il momento adatto,
avrei rischiato di farlo incazzare.Camminai davanti a lui con la sua bacchetta puntata sulla parte bassa della mia schiena. Era strano come non riconoscessi più quei corridoi che una volta mi erano tanto familiari, sembrava come se la scuola fosse stata ristrutturata.
Ogni tanto incontravamo qualche sottoposto ma non mi rivolgevano nemmeno uno sguardo, piuttosto si fermavano per abbassare il capo a Tom in segno di rispetto. Infondo lui era il fratello del caro Voldy, non potevano fare altrimenti, avevo sperimentato io stessa quanto potesse essere pericoloso e forse lo odiavo più dello stesso Signore Oscuro."...Perché mi stai scortando tu?
Non avresti potuto lasciarlo fare ad uno dei vostri sottoposti?"
Chiesi con un filo di voce.
"Mi sono offerto io." Sembrò irrigidirsi.
"Non potevo certo lasciare un carico così importante e... pericoloso."
Era come se studiasse attentamente le parole da usare.Finalmente arrivammo all'ingresso di quelle che una volta erano le stanze di Silente. Un grande portone nero toreggiava davanti a noi, lentamente iniziò a spalancarsi.
Davanti a me c'era un'enorme stanza semivuota dai colori grigiastri, l'unico elemento d'arredo era una sorta di trono in cima a due gradini con alle spalle la facciata.
La figura di Voldemort risaltava in contrasto con la luce della luna dietro di lui,
era di spalle e osservava il panorama notturno.
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Fuori controllo
Teen Fiction🔞STORIA COMPLETA "Ancora non hai capito? Non puoi controllarmi, io non potrò mai essere tra i tuoi calcoli. " La sua voce mi scivolò dolcemente sul collo mentre le sue mani afferrarono saldamente il mio corpo. "Ormai sei mia." Natalie Aster ha sem...