Capitolo 61

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La tensione era palpabile.
Draco cercò di svagare con un sorriso forzato.
"Signori, non mi pare il caso di tirare fuori un argomento del genere davanti alla mia signora." Strinse la mano di Astoria avvicinandola ancor più a lui e un moto di gelosia mi trafisse il petto.

"Avanti Draco rilassati, da quando ti è stata affidata la nuova carica sei così nevrotico."
Rise Nott prendendolo in giro.
Nuova carica? Quanto in alto era arrivato Draco negli ultimi mesi?

Malfoy e Astoria presero posto sul divano davanti a noi. Io ero rimasta imbambolata a guardare la scena e Tom mi riscosse con un colpetto sul fianco che mi fece sobbalzare.
"Hai fame?" Chiese.
"No."
"Mangia qualcosa, o se preferisci..." afferrò il suo bicchiere avvicinandomelo alle labbra. "... ti aiuterà."
Afferrai incentra il calice e lo avvicinai alle labbra bevendo un sorso, Tom non staccò gli occhi da me nemmeno per un momento.
"Brava ragazza." Disse accarezzandomi la coscia scoperta dallo spacco.

Dopodiché iniziò a chiaccherare ed io mi concentrai sulla coppia davanti a me cercando di non farmi notare. Anche le altre ragazze erano silenziose e si guardavano intorno circospette se non venivano interpellate dai padroni.

Astoria accarezzava Malfoy con disinvoltura, lui invece parlava con Blaise con un'espressione seria non concendendole troppe attenzioni. Sembrava quasi che la ignorasse, quasi.

Odiavo vedere le mani di lei sul suo corpo.
Era bella come sempre e dal di fuori potevano sembrare anche una bella coppia,
la cosa mi infastidiva parecchio.
Dopo un po' lei mi guardo in modo velenoso per poi sussurrare qualcosa all'orecchio di Draco, lui si voltò verso di lei concedendole un bacio proprio davanti ai miei occhi. Quando stava per ritrarsi lei lo trattenne passandogli una mano dietro al collo.

Lo stava facendo per me, quella maledetta stronza.

Involontariamente mi irrigidì stringendo nella mano la stoffa del vestito, Tom se ne accorse e allungò una mano sulla mia coscia per portare le mie gambe sulle sue.
"Non osare scoppiare a piangere."
Mi ordinò a bassa voce.

Una parte di me avrebbe voluto gridargli contro che non avrei mai pianto, che Draco amava me e Astoria era solo una copertura ma... in quel momento a stento ci credevo io.

Intorno a me l'atmosfera si scaldava sempre di più, tra l'alcol e delle polveri che giravano erano tutti sempre più su di giri.
"La tua moretta sembra un po' freddina Tom, perché non ci fai vedere com'è quando si scalda un po'?" Lo sfidò Doholov lanciandosi uno sguardo d'intesa con Montague.

"Ti eccita così tanto la plebe?"
Rispose Riddle.
"Beh, è pur sempre una purosangue..."
"Vedo che ti sei informato, Antonin."
Si intromise Draco mollando il calice in mano alla sua accompagnatrice.
"Beh, stavo per ucciderla anni fa, pensavo che una volta catturata mi sarebbe stato concesso di finire l'opera."
"Certo! Come se con quel bel culetto che si ritrova non te la saresti prima fatta!"
Rise Montague.
"Beh, avrei allungato i tempi giocandoci un po' prima di finirla!"

Sentire quei discorsi mi disgustava a morte.
"Mi dispiace amico, ma è tutta per me ora."
Tom mi tirò a cavalcioni su di lui, il vestito si tirò su e lo spacco lasciò intravedere più del dovuto.
Fissai il ragazzo preoccupata e lui mi guardò facendomi capire che non dovevo tirarmi indietro; sapevo benissimo cosa stava per accadere e fui grata di essere con le spalle a Malfoy.

"Ti prego non far saltare la copertura."
Pensavo, conoscendo bene quanto era sempre stato geloso e possessivo.

Riddle schianto le labbra contro le mie senza darmi il tempo di rifletterci troppo, mise una mano dietro la mia nuca mi infilò la lingua violentemente in bocca. Sentivo la sua mano destra scendere lentamente per poi fermarsi sul mio culo e stringerlo con forza. Cercai di essere credibile nella mia parte, risposi al bacio con altrettanta partecipazione cercando di dimenticare dove mi trovavo ma le mie mani rimasero ferme sulle sue spalle.

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