Capitolo 62

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Tom mi portò via dal pubblico prima che George riuscisse a vedermi. Non riuscì nemmeno a rincontrare lo sguardo di Draco.
Fui trascinata via per i corridoi fino a raggiungere le stanze di Riddle.

Una volta arrivati mi scaraventò a terra prima di arrivare alla mia stanza privata.
"Che cazzo ti è preso, eh?!
Una cosa ti avevo chiesto di fare, solo una!"
"Stava per morire! Secondo te sarei stata davvero buona e in silenzio a guardare?!"
Tom si passò una mano sul viso sbuffando.
"Sei incredibile..."
"Io lo sono?!" Mi alzai in piedi avvicinandomi a lui per fronteggiarlo.
"Ho dovuto fare la parte della puttana per tutta la sera, vedere quello che credevo l'amore della mia vita con un'altra mentre mi derideva, vedere un mio amico dato in pasto ad una bestia e non poter fare nulla per aiutarlo!"
Sbraitai furiosa.

"Davvero ti aspettavi che sarei riuscita a sopportare tutto questo senza reagire?!"
Lo spintonai indietro.
"Sono stanca di doverti essere grata perché non mi torturi, non è una cosa per cui bisognerebbe ringraziare, è il minimo della decenza..." cercai di dare un'altra spinta.
"Natalie fermati..." ordinò lui.
"... e sono stanca di non sapere il perché!"
Mi afferrò i polsi ed io cercai di allontanarmi.
"Lasciami Tom, lasciami!" Cercavo di dimenarmi ma lui mi bloccò con la schiena contro il muro. Respiarai affannosamente mentre una crisi di pianto prendeva possesso su di me.

"Calmati ora, respira!"
Cercai di farlo e dopo un po' mi calmai, quando Tom vide che il mio respiro si stava regolarizzando mi lasciò i polsi portandomi una mano al viso.
Inizialmente mi ritrassi pensando in un gesto di punizione ma lui invece mi carezzò lentamente la guancia asciugandomi una lacrima dallo zigomo col pollice.

Inizialmente mi ritrassi pensando in un gesto di punizione ma lui invece mi carezzò lentamente la guancia asciugandomi una lacrima dallo zigomo col pollice

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"Tu mi ricordi..." iniziò con voce roca.
"una persona che una volta amavo."
Ci furono alcuni secondi di silenzio.
"...Cosa le è accaduto?" Azzardai.
"È morta." Mosse nuovamente la mano lungo il mio viso provocandomi dei brividi.
"Oh...com'è successo?"
Sorrise tristemente.
"Lo ha fatto per salvarmi... per salvare me e tanti altri."
Nei suoi occhi potevo vedere chiaramente il suo dolore.

Aveva quel fascino maledetto...
bello e dannato.

Fissava le mie labbra alle quali si avvicinò lentamente, sentì il suo respiro mescolarsi col mio. Vidi una lacrima silenziosa scendere lungo la sua guancia.
"Sono così rare le persone che piangono in silenzio... " pensai.
In quel momento mi mostrò una parte di sé che probabilmente teneva nascosta da così tanto... lo vidi per ciò che era: un uomo distrutto che avrebbe voluto far a pezzi il mondo per avergli portato via l'unica cosa che amava.

Pensai che mi stesse per baciare ma all'ultimo momento si allontanò da me di scatto.
"Vai a letto." Disse voltandosi di schiena.
"Domani parto per una nuova missione... stai attenta in mia assenza."

Mi diressi verso la mia stanza.

"Buonanotte Tom."

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