Capitolo 30

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"L'accordo è saltato."

Spalcai gli occhi, brividi freddi mi accarezzarono la schiena. La mia testa mi diceva fermarmi e bloccarlo ma i miei muscoli mi costrinsero a continuare a camminare.

Aveva sentito la mia conversazione con Cedric?
Aveva capito che avevo rinunciato ad aiutarlo e non avrei sostituito la fiala nell'ufficio di Silente?

Dovevo raggiungere Diggory prima di lui.
Quel giorno stesso mi sarei intrufolata nella sua camera se fosse stato necessario.
Riddle non lo avrebbe mai avvicinato durante il pranzo, quindi mi bastava solo tornare da lui prima che finisse.

Avrei parlato con Cedric entro la giornata.
Forse dirglielo il giorno prima della seconda prova non era l'idea migliore...    ma era l'unica occasione rimasta.

La Mcgranitt mi condusse verso il suo ufficio dove c'erano anche Ron ed Hermione insieme ad un'altra ragazzina bionda con gli occhi vispi.
"Chi...?"
"È la sorellina di Fleur."  Rispose Hermione repentinamente.
"Oh, capisco. Professoressa perché ci ha riuniti qui?"

La strega si voltò verso la sua scrivania, afferrò un sacchetto e  ci consegnò delle fiale uno per uno. Aggrottai le sopracciglia osservandola con aria interrogativa.
"Voi ragazzi sarete parte della prossima prova del torneo, tutto ciò che dovete fare è bere la pozione che vi ho appena dato.     Non posso dirvi molto ma dovete fidarmi di me e del preside, andrà tutto bene."

Io e Ron ci guardammo confusi.
"Che succede se beviamo questa roba?"
"Signor Weasley le assicuro che non accadrà niente di male, vi risveglierete in una circostanza inaspettata tra qualche ora."

"COSA?!" Scattai.
"Signorina Aster la prego di non reagire così. Le assicuro che la sua sicurezza sarà la nostra priorità."
"Ma professoressa c'è una cosa importante che devo fare entro oggi, non posso perdere tempo!"
"Signorina Aster, la prego di mantenere un comportamento adeguato."
La professoressa si irrigidì.

Sospirai sconfortata.
"Mi scusi..."

Hermione mise una mano sulla mia spalla cercando di tranquillizzarmi.
"Allora..." disse Ron avvicinando la pozione alla bocca. "...alla nostra."
Buttò giù la pozione di colpo e a malincuore lo seguì anche io.

Intorno a me iniziò a farsi tutto nero.
Mi persi in un vuoto oscuro col timore di quello che mi aspettava una volta risvegliata.

...Draco...

Fu il mio ultimo pensiero.

-

Aria.

Perché non riuscivo a respirare?

Dove mi trovavo? Acqua? Ero sott'acqua?

Una mano mi spinse prepotentemente verso l'alto e vidi la luce del sole sopra di me.

Una mano mi spinse prepotentemente verso l'alto e vidi la luce del sole sopra di me

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Dovevo nuotare, arrivare in superfice.
Cercai di muovere i muscoli ma erano come intorpidi.
Qualcuno mi stava aiutando, anzi mi stava praticamente trascinando con lui verso l'alto.

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