Capitolo 18

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"Mi hai sentito?
Togli subito le tue sudice mani da lei!"

La voce di Cedric era tremendamente minacciosa. Tuttavia Tom, invece di lasciarmi andare, mi fece voltare così da abbracciarmi da dietro.

Ero stretta nella sua morsa e nonostante cercai di liberarmi con uno strattone fu tutto inutile.

"Caro, caro Diggory, come sei maleducato ad interrompere un momento romantico."
"Tom ma che cazz-"
"Oh Natalie, non ti preoccupare ci penso io al nostro scocciatore." Mi zittì.

Cedric aveva il viso contratto dalla rabbia, non lo avevo mai visto così prima d'ora.
Si avvicinò a noi prendendomi la mano e aiutandomi a sciogliermi dalle braccia del mio assalitore, poi mi strinse a lui con fare protettivo.

"Non osare avvicinarti mai più a lei." Minacciò. Si guardarono l'un l'altro con odio e disprezzo.

"Andiamo Natalie." Mise un braccio intorno alle mie spalle accompagnandomi dentro la scuola.

"Come si può voler stare con una persona che non fa altro che mentirti?"
Tom pronunciò quelle parole con voce velenosa.

Mi si gelò il sangue nelle vene.
"Di cosa stai parlando?"
Chiese Cedric girandosi verso di lui.
Tom si appoggiò alla balaustra dietro di lui mettendosi le mani in tasca con fare rilassato.
"Beh, diciamo che conosco un segretuccio..."

O merda, stava per raccontare a Cedric di me e Draco?
Sarebbe stato un completo disastro.

Strinsi ulteriormente la mano di Cedric cercando di trascinarlo dentro l'edificio.
"Andiamo Ced, è un bugiardo non possiamo credere a ciò che dice."

Tom iniziò a ridacchiare.
"Per quanto mi diverta vederti così preoccupata questo segreto non riguarda te Natalie... o almeno non sei tu la diretta interessata."

Le sue parole mi ammutolirono.

"A che gioco stai giocando Riddle?" Chiese Cedric serio.
"Io? Potrei rivolgerti la stessa domanda."
Mi voltai per guardare il mio ragazzo.
"Di cosa sta parlando Ced?"
Non mi rispose, tenne lo sguardo fisso sul serpeverde.

"Oh Natalie, mia cara Natalie. Forse non sai che il caro Diggory ha manie di protagonismo? Non poteva proprio sopportare che il calice scegliesse te al suo posto..."
Sentì il battito del mio cuore fermarsi di botto.

Cedric andò incontro a Tom ritrovandosi faccia a faccia con lui, pochi centimetri li separavano l'uno dall'altro.
"Taci idiota, non sai quello che dici."
"Davvero? Allora stai negando che sei stato tu a manomettere il calice?"
Non rispose.

"Ced..." la mia voce suonò più flebile di quanto pensassi. "...sta dicendo la verità?"
"Natalie non è come sembra, credimi!"
Cercò di avvicinarsi a me ma feci un passo indietro.
"Perché lo hai fatto? Perché togliermi una possibilità del genere? Sai bene quanto abbia lavorato duramente in questi anni!"
"L'ho fatto per proteggerti!"
"Non usare scuse!" Urlai fuori di me. "Era la mia occasione, era la mia..."
"Non capisci che avrebbe potuto farti del male?!"

Afferrò prepotentemente il mio braccio attirandomi a sé.
"Ho sbagliato ad agire alle tue spalle ma l'ho fatto solo per il tuo bene!"
Si miei occhi si riempirono di lacrime.
"Natalie, ti prego, credimi. Sai che ti amo, non ti farei mai del male, lo sai bene anche tu!"

Ero ferita, lui non si fidava di me o peggio non mi credeva in grado di cavarmela da sola.
"E allora perché hai cercato di farti scegliere? Perché non hai messo Potter al tuo anzi dovrei dire al mio posto?!"

Tom lo interruppe prima che potesse rispondermi.
"Perché questa è solo una scusa, sai benissimo che tutti ti invidiano per il tuo successo e se avessi partecipato al torneo sicuramente il tuo nome sarebbe stato ovunque. Credi che il tuo ragazzo sarebbe stato contento di rimanere nell'ombra? Insomma stare con una di un certo livello come te non è di certo così facile Aster."

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