Capitolo 51

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2 Maggio 1999

Anniversario della Battaglia di Hogwarts.

Sono seduta qui sulla mia branda sperando inutilmente di riuscire a dormire per qualche ora. So che il mio corpo avrebbe bisogno di riposare ma la verità è che non ci riuscirei nemmeno se lo volessi, ogni volta che chiudo gli occhi i loro volti mi compaiono davanti. Cedric, Fred, i miei genitori, Draco, Tom...

Sono mesi che puntiamo su questo giorno.
Da quando i miei genitori sono scomparsi e Draco mi ha abbandonata non ho avuto altro motivo per vivere se non per portare a termine la missione.

Io, Potter ed Hermione abbiamo passato notti insonni a cercare di studiare un piano d'attacco. Dopo che l'horcrux dentro di lui e Nagini sono stati distrutti non avevamo idea di dove potesse essere l'ultimo, ma ora noi della resistenza sappiamo almeno dove cercare e non possiamo più stare con le mani in mano.

Un anno fa ho commesso un terribile errore fidandomi di Malfoy e per colpa mia sono morte delle persone. Oggi c'è ancora chi non si fida completamente di me, forse non potrei nemmeno dargli torto...
Insomma, nemmeno io mi fido più di me stessa.

Vorrei aggiustare tutto.
Vorrei riuscire a perdonarli.
Vorrei riuscirei a perdonarmi.

-N.A.

P.S.

Se domani dovessi morire...
Oddio spero proprio di no.

Lasciai cadere il diario sul cuscino e strinsi le mie ginocchia al petto.

Non voglio morire.
Non voglio morire.
Non...

Il luccichio proveniente dal mio comodino attirò la mia attenzione.
Era l'anello di Draco.
Non avevo avuto il coraggio di gettarlo via ma non l'avevo nemmeno più indossato.

In un moto di rabbia lo afferrai per lanciarlo contro la parte opposta.

"Nat, va tutto bene?"
Chiese Ginny che era rientrata proprio durante il mio lancio rischiando di essere colpita.
"Si ecco, scusami." Mi alzai andando a recuperare l'oggetto.
"Com'è andata con Harry?"
Chiesi per distrarla dal chiedermi dell'anello.

"Niente, non vuole che partecipi. Ha troppa paura per me." Rispose scocciata.
"Da una parte ti direi che è uno sciocco, sei forte e brillante ci saresti molto utile..."
"Esatto! È quello che dico io!"
"Però.." la fermai" però lo capisco. Vuole tenerti al sicuro."
"Però io-" cercò di ribattere.
"Ginny, abbiamo perso già così tanto..."

La rossa abbassò lo sguardo.
"Lo so... vorrei solo potervi aiutare."
"Lo fai continuamente, ogni giorno.
Sei il sostegno di Harry e sai bene che se lui crollasse non avremmo più speranze."

Ginny arrossì leggermente dopo aver ascoltato la mia affermazione.
"Ehi, voi due. Che succede qui? Non starete spettegolando spero!"
Arrivò Hermione dopo l'ennesima riunione della resistenza.
"Su te e Ronald? Nah! Siete il più tipico dei cliché, che altro c'è da sapere!"
"E poi è mio fratello! Come farei ad immaginare i vostri particolare intimi? Sono al pensiero rabbrividisco!"
Scoppiammo tutte e tre a ridere.

Erano pochi i momenti di leggerezza che potevamo permetterci e li apprezzavo sempre di più.
Ogni tanto mi capitava, anche se solo per qualche secondo, di dimenticarmi di tutto il dolore che ci circondava.
Ma poi tornava di colpo e, come spesso accadeva poi, faceva ancora più male.

-

"Avete preso la pozione polisucco?"
Chiese Hermione alla squadra.
"Ovviamente."
"Ok, io Ron ed Harry prenderemo la strada sulla destra mentre Natalie, Neville e George guideranno gli altri verso la scorciatoia nei sotterranei."
"Ricevuto."
"Guarda che lo conosciamo a memoria il piano Herm." Disse Luna con tono sereno.
"Si è solo che..."

Rimase un attimo senza parole.
La sua preoccupazione la si leggeva facilmente.
"Hermione, ci rivedremo per cena, ok?"
Le misi una mano sulla spalla.
"Ok."
Sorrise.

"Stasera tocca a Ron lavare i piatti!" Urlai in modo che tutti potessero sentirmi.
"Cosa?! Ma non è giusto!"
Ci fu una risata generale come speravo,
eravamo troppo tesi, dovevamo rilassarci e sperare che tutto sarebbe filato liscio.

Già... come se fosse mai stato così facile.

-

"Restate uniti, venite da questa parte!" George guidò la squadra attraverso il buio.
"Non disperdetevi ragazzi."
Notai tra il gruppo un qualcuno protetto da un cappuccio in coda a tutti gli altri.
Poteva essere una spia? Ci avevano già scoperti?

"Neville!" Chiamai il ragazzo.
"Che succede?"
"Vai tu avanti, io arrivo subito."

Strinsi con forza la bacchetta e rallentai il passo fino a finire accanto alla figura misteriosa. Era alta ed esile, doveva essere una donna.
"Rallenta." Gli intimai mostrando la bacchetta a pochi centimetri.
Rallentò, appena la folla si staccò da noi girando l'angolo la spinsi contro il muro con l'avambraccio contro la gola e la bacchetta puntata contro il torace.

"Ferma Nat! Sono io!"
"Ginny?!?!" Le abbassai il cappuccio.
"Cosa diavolo ci fai qui?!"
"Non potevo restare a guardare."
"Merda..." le feci rimettere il cappuccio.

"Ormai sei qui... non puoi tornare indietro."
Dissi rassegnata.
"Hai tutto il materiale? Altrimenti ci saresti solo d'intralcio."
"Si ho tutto."
"Sei sicura? Non mentirmi o potresti crearci problemi."
"Ecco... l'unico problema è la pozione polisucco... ne ho solo metà dose."
"Cazzo... " non potevo farla rischiare tanto, se cadeva Ginny cadeva Potter, e se cadeva Potter era finita per noi.

Misi la mano nella tasca dei miei pantaloni neri senza pensarci due volte.
"Ecco tieni la mia."
"Ma tu come...?"
"Non preoccuparti per me."

Avevo lasciato morire suo fratello,
non avrei lasciato morire anche lei.
"Ora dobbiamo dirlo agli altri-"
"No! George mi ucciderà!"
"Se non glielo dicessi potrebbe accadere qualche malinteso!"
La strillai come se fosse la mia sorellina minore.

"Ora andiamo."
"Va bene." Era a disagio ma non c'era tempi per i convenevoli, la missione era la nostra priorità.

-

Tutti afferrammo la pozione polisucco e la bevemmo al momento opportuno.
"Ora entreremo due alla volta dai vari passaggi, sapete già cosa fare. Guardatevi le spalle a vicenda e nella peggiore delle ipotesi avete la pillola per la cancellazione della memoria delle ultime 24 ore. Se le cose si mettono male andate via."

George mi fissò intensamente, era arrabbiatissimo con Ginny ma non era proprio il momento per litigare.
"Pronta?"
"Pronta." Risposi convinta.
"Ginny vieni con noi."
"Va bene."

3...

2...

1...

Allungai la boccetta verso le mie labbra e ne bevvi io contenuto.

I miei capelli divennero biondi e ricci mentre mi abbassavo di qualche centimetro.

Feci un respiro profondo.

"Si va in scena."

Mi ritrovai in un corridoio nell'ala Ovest della scuola, era come se in un anno fosse stata cambiata completamente.
Era più cupa, tetra, non aveva più lo spirito di Hogwarts che tanto amavamo.

George e Ginny erano stati trasformati in due ragazzi dai capelli neri. Sembravano due fratelli anche dopo l'uso della pozione.

"Andiamo."

Raggiungemmo la zona dove si sarebbero celebrati i "festeggiamenti" dei mangiamorte per la vittoria di Voldemort dell'anno precedente. Entrando dalla scorciatoia avevamo evitato i controlli dell'ingresso ma comunque dovevamo stare in guardia.

Mentre mi guardavo intorno osservando la moltitudine di nemici andai a sbattere contro qualcuno.

"Stai attenta cazzo!"

Rimasi pietrificata; ero andata a sbattere contro Draco Malfoy.

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F.P.

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