36)addii

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'CRISTO SANTO' sbraito.Prendo a pugni il muro e cerco di sfogare la rabbia. Cerco di alleviare in ogni modo il senso di colpa che mi sta per soffocare, lentamente.
Ma non ci riesco.
Perchè finisco sempre col ferirla?Non riesco a cacciare dalla mia mente il suo sguardo deluso, impaurito mentre era lì...a terra.
Indifesa, fragile.Con quella sua aria così...ingenua.Dannazione, come ho fatto?Mi sento così in colpa, cazzo.La cosa che più mi fa incazzare è che so  che lui è lì con lei a...consolarla.Potrei impazzire.

'Signor Malfoy.' Viktor e gli altri uomini della sicurezza appaiono nel salotto della mia camerata.Alzo gli occhi al cielo.Non ho voglia di parlare con nessuno, non ora, non adesso.
'Lei deve accompagnare la signorina a quell'appuntamento.Sa...'Viktor mi guarda interdetto.
Cazzo.
Me ne ero dimenticato.
MariaElena ha l'appuntamento dalla ginecologa e avevamo deciso che saremmo andati insieme.
'Vado a prenderla.' taglio corto, mentre afferro la giacca e mi avvio verso l'uscita, correndo. Non posso perdere altro tempo.
'Ha... ha detto che andrà da sola, signor Malfoy...' mormora timidamente Viktor.

No, non andrà da sola.
Ho bisogno di sapere anch'io la verità.
Saprò farla ragionare, lo so, e lascerà che la accompagni.

Pov MariaElena:
Non riesco a calmarmi.Controllo ogni secondo il telefono per vedere se Draco mi ha cercato, ma nessuna traccia di lui, ovviamente .
So che non dovrei sperarci, so che forse in questo momento lui sarà con Astoria e io...sono qui.
Divisa fra Draco e...Lorenzo.
Lui è così...comprensivo, così dolce, con me.
E' rimasto quasi tutto il tempo accanto a me, mantenendo le distanze, da bravo gentiluomo quale è, fin quando non è dovuto andare via per delle chiamate importanti.
Sarà stressante la vita da visconte, suppongo .Guardo l'orologio:sono le 6 in punto.Devo alzarmi e sistemare le valigie, dato che domani partiremo all'alba.Mi sistemo e mi alzo dal divano, ma sono costretta a mettermi di nuovo seduta, perché la cicatrice incomincia a bruciarmi così forte quasi da offuscarmi i pensieri.

'Ehi, va...va tutto bene?' è Lorenzo, alle mie spalle.
Sembra così spaventato.
'Si, perdonami...è solo un po' di mal di testa.' Rispondo timidamente.
'Senti, possiamo posticipare la partenza, puoi anche rimanere qui...io voglio solo che tu stia bene.' Borbotta, dopo un momento di esitazione.
Cerco di non badare al fatto che è...a torso nudo, ma incomincio inevitabilmente ad arrossire e lui, naturalmente, lo nota.
'Scusami, non era mia intenzione metterti a disagio.Solo che, pensavo stessi per svenire...quindi sono corso da te.' Sibila.
'Non preoccuparti, anzi, grazie per esserti preoccupato per me...' mormoro, quando sento qualcuno urlare dal piano inferiore.
Mi sembra di conoscere quella voce.
La riconoscerei fra mille, dopotutto.
'Vi prego, devo parlare con lei...'
È lui.
E' Draco.

DRACO:
Dopo aver attraversato tutta la camerata di quel pezzo di merda, eccomi arrivato.
Quando apro la porta, lui è a torso nudo, e lei sembra quasi sconvolta.
Devo mantenere la calma, questa volta sul serio.Lei socchiude gli occhi, sembra impaurita.
'Cosa ci fai qui?' mi chiede, il viso pieno di delusione e rabbia.
'Ti chiedo perdono per prima.' Sibilo, sinceramente, mentre Lorenzo si avvicina a lei e le sussurra qualcosa all'orecchio.
Affondo le unghie nei palmi per non urlare.
Dio solo sa quanto vorrei pestare quel pezzo di merda.Lui sa che mi da fastidio.
Lo sa, e lo fa di proposito.
'Hai dimenticato il tuo appuntamento con la dottoressa oggi.' Mormoro con aria severa e lei ha un espressione infastidita.
'Non...non ho dimenticato nulla.Stavo per andare, infatti.'taglia corto.
'Bene.Adesso scusaci Lorenzo, ma sono cose private.Andiamo.' aspetto che venga con me, ma rimane accanto a Lorenzo.
Inizio a tremare.
'Lui sa tutto.' dice con aria fredda MariaElena.
Dio.
Una coltellata dritta al cuore.
Come sono arrivati ad avere questo grado di confidenza?
Non importa, non posso mostrare il mio dolore, né tanto meno la mia rabbia.
Non posso commettere lo stesso errore di poco fa.
'Va via.Andrò da sola all'appuntamento.' Dice con aria triste e il suo sguardo mi perfora l'anima.Lorenzo la guarda con aria preoccupata, con aria apprensiva.
Non posso vederla con un altro, non ci riesco.
'Vuoi che me ne vada, lo vuoi davvero?' balbetto, cercando di fermare le lacrime.
Lei annuisce, timidamente .
'Ti prego, non portarla via da me...' sibilo, facendo un passo verso Lorenzo.
Lui sghignazza.
'La scelta è solo sua.' Risponde con tono neutro, volgendo il suo sguardo verso di MariaElena .
Lei sospira debolmente e inizia a torturarsi le mani, come sempre, quando è nervosa.
Faccio un passo verso lei, ma si nasconde dietro Lorenzo.

'Just a Boy' Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora