38)non lasciarmi.

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DRACO:
'Draco, hai un pessimo aspetto, dico davvero...'mormora Mirtilla.
Credo che abbia ragione.
Ultimamente il pensiero di MariaElena mi assilla.
MariaElena e il visconte, MariaElena che soffre per me, MariaElena che ha perso il bambino.Ricordo la fantastica ragazza che ho conosciuto qualche tempo fa, all'inizio di tutto...sempre sorridente, allegra, leggera, spensierata.
Sono riuscito a rovinarla...rovino sempre tutto, d'altronde. Ogni cosa che tocco.
Il pensiero di lei che soffre, di lei che ha passato l'inferno a causa mia si è insinuato dentro me.E sembra non voler abbandonarmi.
'Sono stato meglio Mirtilla.' Taglio corto.Devo andare da lei, non ho tempo da perdere.
'Non dovresti rinunciare a lei.'
Sono sorpreso dalle sue parole.
'Mirtilla, poco fa hai detto che era troppo tardi.Cosa ti ha fatto cambiare idea?' sibilo cercando di rimanere lucido.
Ma sono arrivato al punto di saturazione.
I pensieri stanno per offuscare del tutto la mia mente.Le mie gambe stanno per cedere.Sto per svenire, credo.Ma è impossibile, non è da me.
'So che lei ti sta allontanando.Dopo ciò che ha passato, è questo quello che le serve.Ha solo bisogno di un po' di tempo lontano da qui...' Afferma con tono serio.
'La pensi esattamente come me.E come me, ti sbagli.' Ringhio a denti stretti.Lei indietreggia.Come sempre, finisco per ferire le persone a cui tengo di più.
'Scusami.Sono solo troppo...sono esausto.' Sibilo, e piano piano sento il terreno mancarmi da sotto i piedi.Mi chiedo come si sia sentita Mariaelena, non appena ha scoperto di aver perso il bambino.
'Draco...Dovresti guardare in faccia la realtà...lei non vuole tempo.Lei vuole Lorenzo.'
E di fronte a queste sue parole, il buio.
Cado a terra, e perdo i sensi.
Sprofondo nell'oscurità.
Ma tutto d'un tratto uno spiraglio di luce:E' lei.Riesco a vederla.È tutto così offuscato...ma la visione di lei mi è chiara.E' seduta di fronte alla dottoressa.Ha la testa sprofondata nelle mani.Guardo i suoi occhi.Non brillano più.Non ha più il suo sguardo vivo, quello sguardo pieno di vita di cui mi sono innamorato.E' uno sguardo perso, smarrito.
E' colpa mia, lo so.
Si accarezza i capelli, nervosamente.
E' li che poso la mia mano.
Sui suoi capelli, che amo.Lei si gira di scatto, impaurita.Ha uno sguardo deluso e sorpreso allo stesso tempo.Il dolore nei suoi occhi è un dolore atroce.Provo a dire qualcosa, qualsiasi cosa,ma lei mi uccide con lo sguardo.L'eyliner le cola dolcemente sulle guance, come gocce di piogga sulle vetrate del castello, durante una tempesta.
'MariaElena...' la chiamo, la supplico.Ma non si gira.Grido il suo nome nella stanza, tra le mura che ci chiudono.
Lei si copre le orecchie con le mani, non vuole neanche sentirmi.Mi inginocchio per terra e la prendo in braccio.Lei si dimena, scalcia e mi da dei pugnetti sul petto.
'Sono stato un coglione.Un pezzo di merda, ti prego perdonami.' Ma lei continua a scalciare per liberarsi.
'Lasciami andare, lasciami andare!' sibila, con la voce tremante.
'Lasciami andare.' Urla, e tutti si girano verso di noi.
'NO che non me ne vado.' Sbraito sotto la pioggia.
'So tutto.Ti prego, lascia che ti aiuti.Non avrei mai dovuto reagire in quel modo...' balbetto, mentre la metto giù.Lei abbassa lo sguardo.
'Non avrei mai dovuto lasciarti da sola...'Mi inginocchio ai suoi piedi, ai piedi della ragazza che amo,mentre qualche lacrima cade lungo il mio volto.La guardo, pendo dalle sue labbra.Spero solo che rimanga ad ascoltarmi e che mi perdoni.
'Non è colpa tua.' Sussurra, fra i denti che continuano a tremare dalla rabbia.

Ha detto che... non è colpa mia.

Alzo lo sguardo, in cerca dei suoi occhi.Avvicina la sua mano destra al mio viso, e lo accarezza dolcemente.La sua mano è fredda, gelida.L'afferro e la porto verso le mie labbra,baciandola in continuazione, come a ringraziarla, come a venerarla .La amo. Amo tutto di lei.
La amo, come non ho mai amato prima d'ora.
'Io ti perdono ma tu devi promettermi che non mi farai più soffrire' sibila, mentre mi guarda, con un espressione affranta in volto.Io le prendo il viso fra le mani, baciandole la fronte dolcemente.
'Lo prometto, lo prometto.' Le sussurro all'orecchio, mentre la stringo  forte a me.Finalmente.Finalmente con me.Siamo di nuovo noi.Prima di tutto.Prima di Hogwarts, prima di Christian, prima di Pansy, prima del bambino...Solo noi, distesi nel letto di camera sua, ignari di tutto quel che il futuro ci riserva.Lei affonda le dita fra i miei capelli, e mi sussurra all'orecchio quanto mi ama.Vorrei rimanere sempre così.I nostri corpi incatenati, il suo respiro che mi calma, il suo profumo che mi tranquillizza.Noi, che resteremo così per sempre.Avvinghiati l'uno all'altra.Provo ad accarezzarle i capelli, ma...sparisce nel nulla.
E' buio. La chiamo, le supplico di tornare di nuovo da me.
Provo a sbracciare nell'oscurità.
Ma non risponde.
Sono solo.
Io e l'oscurità, la mia più cara amica.

MARIAELENA:
'Ho preparato tutto, scusami tanto per il ritardo...' Sussurro, mentre mi lego i capelli velocemente in uno chignon spettinato.Devo essere elegante.
'Bene, allora partiamo fra pochissimo.' Mormora Lorenzo dall'altra stanza.Lo raggiungo, e non appena incrocio il suo sguardo avverto una strana sensazione.E' così...bello ed elegante.Indossa delle spille con lo stemma della sua scuola e ha una corona in testa, addirittura.Arrossisco violentemente.
'Ti prego, non aver timore di questa.Devo portarla durante i viaggi, è solo una consuetudine.Sono sempre io, dico seriamente, non aver paura o timori...' dice con voce ferma, avvicinandosi lentamente a me.
Nel frattempo si china leggermente su un ginocchio e china il capo verso terra.

Che cosa  sta facendo?

'Ti prego, io...cosa stai...cosa fai?' balbetto cercando di rimanere calma.Lui sorride, e alza lo sguardo verso di me.
'Mi chino dinnanzi a te, non vedi?' Dice con tono severo, mentre abbassa nuovamente lo sguardo verso terra.

Non posso crederci.Lui, un reale...che china il capo di fronte a me...Io...

'Io...non so cosa dirti...ti prego mi metti in difficoltà' mormoro mentre mi siedo per terra.Ora siamo così...vicini...La tensione è palpabile.
'Voglio solo che tu sappia che sarei disposto a tutto per te.Ad aspettare...Hai tutto il tempo che vuoi.Non voglio sembrarti una persona diversa solo per questa.' Dice indicando la corona.Io scuoto la testa.Non credo di voler aspettare ancora. Per quanto Draco possa essere importante per me, ultimamente Lorenzo si è insinuato fra i miei pensieri. Ho lottato contro questo sentimento. Ma ora, non ha più senso. Non ho più voglia di lottare. Voglio solo essere felice. E se ho bisogno di Lorenzo per esserlo, va bene così.
'Io penso di aver bisogno di te...Stare lontano da hogwarts, andare con te ad Ilvermorny per ritrovare me stessa.E' questo ciò di cui ho bisogno.Io sono disposta ad aprirti il mio cuore Lorenzo...' sibilo.Lui rimane sorpreso e di scatto, si avvicina a me, quasi a volermi baciare.Ma mi scosto.
'Scusami, non so cosa...non so cosa mi sia presto.' Balbetta, con il fiato corto.Stringe le mani in dei pugni, cercando di reprimere il suo desiderio.Non appena alzo lo sguardo, mi accorgo che mi sta fissando le labbra.Adesso, abbiamo entrambi il fiato corto.Ho così tanta voglia di sentire le sue labbra sulle mie....

NO, no, no. Devo fermarmi.

Nel frattempo chiudo gli occhi e  inizia a sfiorarmi i capelli dolcemente.

Non è giusto, non è giusto.Devo allontanarmi da lui, prima che sia tardi.

'Lorenz-...'
Mi prende per la vita e mi tira a sé.Prima che io possa continuare ad oppormi,ci stiamo già baciando.Nonostante io non voglia ammetterlo, è proprio questo quello che voglio.Affonda le dita fra i miei capelli e nel frattempo mi accarezza il seno.
Il suo tocco è deciso, caldo, sicuro.
'se...se vuoi che mi fermi...dimmelo...' mugula.
Continuo a baciarlo, con più forza.Sono senza fiato.Affondo le mie dita fra i suoi capelli, sono così soffici.Fra le sue braccia mi sembra di poter tornare ad essere felice.Nessuna oscurità finalmente.
Il buio ormai è alle mie spalle.

'SIGNOR TEWKESBURY.' Grida un uomo da dietro la porta, bussando incessantemente.
'Arrivo subito.' Sibila Lorenzo, guardandomi negli occhi.
'La prego, apra subito.E' per la signorina Mirabile, faccia presto, faccia presto!.'Sbraita da dietro la porta.Lorenzo mi guarda con aria protettiva mentre mi aiuta a rialzarmi.Provo ad andare verso la porta.
Mi tremano le gambe.
Lorenzo lo nota, e mi prende per mano.
'VISCONTE.' Lo saluta Alessandro, chinandosi, non appena Lorenzo apre la porta.Lui fa un piccolo cenno, e  Alessandro si rimette finalmente in piedi.
Io sono immobilizzata.

Ho mille pensieri in testa, e al centro c'è lui:Draco.

'Signorina, mi hanno mandato a dirle che...' sibila, ma si interrompe.
Comincio a torturami le mani dal nervoso, sto per avere un attacco di panico.

Fa che Draco stia bene, fa che Draco stia bene.

'FINISCA LA FRASE, PER DIO!' sbraita Lorenzo, e Alessandro sembra sbiancare.
'Il signor Malfoy.Crediamo stia per morire.'
Il cuore mi rimbalza nel petto fino ad uccidermi.
Mi manca l'aria.
Non può... non può essere.È una bugia, è uno scherzo.Dev'esserlo per forza.
'Faccia veloce o sarà troppo tardi credo.' mormora Alessandro con tono serio.
Draco, ti prego, no, non lasciarmi.

#il continuo arriva questo venerdì ❤️

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