1)lo specchio

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'Ho sempre pensato che questa non fosse la
mia vera vita, sentivo di appartenere ad un altro mondo, un altra realtà.
Ho sempre visto questo mondo in bianco e nero e ho sempre sperato di viverne in uno a colori.
Capisci cosa intendo?
Nessuno che ti capisce fino in fondo, nessuno a cui interessa davvero come stai, le persone che ti fanno costantemente sentire sola...questo non è il mio mondo.
L'ho sempre pensato, ma non avrei mai immaginato di poter avere ragione.'

1) capitolo:
                            LO SPECCHIO.
Oggi è stata una giornata pesante, la prof che più mi odia ha deciso di interrogarmi...
Proprio oggi che non sapevo nulla...adesso, come lo dirò a mio padre?
Suona la campana dell'ultima ora:finalmente.
Salgo sul bus, metto le cuffie e mi addormento durante il tragitto.
'Dormigliona? Sei arrivata.'
Apro gli occhi: è christian.
Ha una cotta per me da circa 3 anni, andiamo nello stesso liceo ma lui è nel quinto, io invece sto al quarto.
È così dolce.
C'è sempre stato per me, non mi ha mai lasciato sola, sopratutto nei momenti tristi.
È alto, ha dei capelli neri e ricci, gli occhi che sembrano dipinti da Michelangelo, ma nonostante tutto, provo solo una profonda amicizia per lui, anche se Christian non sembra arrendersi.
'Grazie per avermi svegliato, chri.'
rispondo.
Scendo dell'autobus, entro a casa e mi fiondo in bagno per evitare le solite domande di mio padre.
'tesoro, tutto bene a scuola'?
non è servito.
'si papà, perché non dovrebbe andar bene'? taglio corto.
Non voglio dargli altri dispiaceri.Mamma non la vedo da 16 anni, è partita per lavoro quando avevo solo un anno...o così dice papà.Dopo 16 anni, nessuna chiamata, nessuna lettera. Ho sofferto tanto la sua assenza, ma almeno ho papà.
Entro in doccia e mi squilla il cellulare: è Christian. Chiede se puó passare a prendere i suoi appunti di latino, rispondo che può passare fra mezz'ora; il tempo di una doccia e scendere.
Chiudo il telefono e incomincio a mettere un po' di musica: parte una delle mie canzoni preferite : 'Daddy iusses' e le parole sembrano volermi dire qualcosa...

''Vai avanti e piangi, piccolo ragazzo...
Sai che anche tuo padre lo ha fatto
Sai cosa ha dovuto sopportare tua madre...
Devi lasciarlo uscire, figliolo, fallo solo...venire fuori''.

Esco dalla doccia.
Amo le docce calde, dopo una giornata stressante è tutto ciò che mi serve per mettere le cose apposto...mi avvolgo nell'accappatoio e continuo a canticchiare.
Se qualcuno potesse sentirmi in questo momento sicuramente mi chiederebbe di finirla. sorrido.
'Piccola, hai una voce meravigliosa invece.' *sghignazza* .
'Ok, lo specchio parla?' penso fra me e me.
'no, sto sicuramente impazzendo, mi serve decisamente una dormita.'
Squilla il cellulare: è christian.
rispondo.
'Sei sotto?'
'si piccola, scendi.'
'sai che odio quei nomignoli, li trovo così stupidi.' replico infastidita.
'Perchè devi essere così diversa?'
credimi, me lo chiedo anch'io da 17 anni, penso tra me e me.
Mi affretto, avvolgo i capelli in un turbante;un impresa difficile data la lunghezza dei miei capelli.
Metto una vecchia felpa che mi arriva alle ginocchia e chiudo la luce.Sto quasi per uscire.
'Adoro la tua pelle nuda, senza trucco.Dovresti truccarti meno spesso'
È successo di nuovo.
Una voce maschile proviene dallo specchio.
ok, é ufficiale. sto impazzendo.
Non so  se dirlo alla mia migliore amica, alessia, che abita proprio vicino casa mia.
Questa situazione incomincia a spaventarmi.
È meglio di no, sicuramente mi prenderebbe in giro...
Guardo nuovamente lo specchio...Accidenti  a me e alla mia curiosità!Decido di avvicinarmici...sembra più strano del solito...
'Cosa ci fa una ragazza così bella con uno come...quello?' di nuovo la voce dallo specchio.
resto in silenzio.
''Sai di chi parlo!Quel...Christian...meriti di meglio. meriti uno come...me!'
sento dei brividi sulla schiena, quella voce ha qualcosa di magnetico...qualcosa di magico... ok, sto per innamorarmi di una voce?ho decisamente bisogno di una dormita!
squilla per la terza volta il cellulare.
'ma voi ragazze quanto ci mettete a cambiarvi? devi solo prestarmi degli appunti, non stiamo andando al ballo di fine anno!' sbotta christian.
'arrivo, arrivo!' rispondo.
Do un ultima occhiata allo specchio...è come se volesse dirmi di attraversarlo... vorrei oltrepassarlo, ma come?
sfioro velocemente lo specchio, provo ad avvicinarmi...
'MARY!'
di nuovo Christian.
Mi allontano di scatto dallo specchio.
Christian apre la porta del bagno.
'Quante volte devo dirti che devi bussare prima di entrare?' sbotto.
'che stavi facendo?' mi chiede con aria preoccupata.
colta nel fatto.
'sembri strana, hai le guance così... rosse'
guardo lo specchio.
'Christian è solo che...'
''cosa?''replica lui.
''niente, tanto anche se te lo dicessi non mi crederesti.''
'Come vuoi.Andiamo adesso, ho una sorpresa per te.' dice con aria entusiasta.
'Christian , quante  volte devo dirtelo? io detesto le sorprese!'
''Lo so. Ma questa son certo che ti piacerà, vieni con me.'
'Va bene, ma solo per questa volta christian.'
chiudo le luci e lo raggiungo.

'eccoti , sei pronta ?'
'aspetta, ho dimenticato il telefono in bagno.corro a prenderlo e ti raggiungo.'
'sbrigati , piccola'.
Entro in bagno e prendo il telefono.
Dalla fretta mi cade nel lavandino.
Sono così sbadata, accidenti!

'Lo sei. Ma il tuo più grande difetto è innamorarti dei ragazzi sbagliati.
lo specchio parla. ancora e ancora .
sto decisamente dando di matto oggi.
''Non stai dando di matto.''
'ah quindi riesci anche a sentire quello che penso?'
'tesoro, sono molte le cose che riesco a fare.'
'sei anche un po' presuntuoso , a quanto vedo' rispondo.
'E tu sei testarda. Questa cosa mi piace.Ti innamorerai di me, puoi starne certa.
'Sembra una sfida.' dico.
'lo é, piccola. e sappi che vincerò.'
*sorrido*
'sei ridicolo.dovrei innamorarmi di una voce?'
'accarezza lo specchio, bimba.' mi dice.
'tu sei pazzo' sibilo.
'Ascoltami, non aver paura .Accarezza lo specchio e chiudi gli occhi.'
Decido di fidarmi di lui.Chiudo gli occhi e faccio come dice.
Accarezzo lo specchio e la mia mano sparisce, é come se lo specchio l'avesse inghiottita.
*lancio un piccolo urlo per la paura*
'piccola, è tutto okay. è tutto okay'
una mano esile con delle dita affusolate e piene di grossi anelli mi accarezza.
'Chi sei? Cosa... cosa sta succedendo ?'

'Mary, ti sto aspettando da mezz'ora !scendi o verrò a prenderti io!'
é christian. ritiro la mano.
'non andartene, ti prego.' supplica la voce dallo specchio.
'mi dispiace.'dico. ed è la verità.
chiudo le luci e scendo al piano di sotto.
'eccomi christian'.

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