31) Sfide.

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DRACO/
'Scortate questo ragazzino fuori.
Lo voglio lontano dalla mia vista, intesi?' ordino a Viktor e gli altri cercando di mantenere la calma.
Non posso dare spettacolo.Ma chi si crede di essere?E sopratutto, come fa a conoscere MariaElena?
lei rimane allibita, ma non dice nulla, rimane in silenzio.
Guarda quello stronzo di...Lorenzo, e poi me.
Devo scoprire chi è, al più presto.
La rabbia e la gelosia mi attraversano e inizio ad escogitare qualsiasi modo per poter pestare quel tipo.
'Ecco la sua pochette, signorina Mirabile.
A dopo.'
La saluta Lorenzo in tono calmo, scrutandomi dalla testa ai piedi.
MariaElena guarda Viktor e lo supplica con lo sguardo di lasciarlo andare, ed io faccio cenno di ascoltarla.
E' davvero così importante per lei?

'Draco, l'ho incontrato per caso nel mio dormitorio, oggi.
E' uno dei nuovi arrivati, abbiamo solo parlato.Ecco tutto.'
Taglia corto MariaElena mentre cerca di non dare troppo spettacolo e si avvia verso il tavolo dei grifondoro.
Cosa?
Pensavo cenasse con...me.
'Dove credi di andare?' le chiedo mentre l'afferro per il braccio.
Lei si gira di scatto ed ha un aria quasi...ferita.
'Dov'è giusto che vada.E parla piano, non vorrai che tutti sentano le nostre...litigate.' sibila cercando di mantenere la calma.
'Il tuo posto è accanto a me, al tavolo dei prefetti.
Non con quei...mezzosangue dei tuoi amici.'
La correggo.
'Come li hai chiamati?
Dio, draco, fai sul serio?Siamo tornati a questo?' sbotta esasperata.
'Li ho chiamati come meritano.
Come quello che sono.'
Cazzo, sto esagerando, lo so.
Ma la rabbia mi offusca la mente e...non riesco a pensare con lucidità.
'Sarà meglio che vada da loro.Tu hai già fatto abbastanza per questa sera.' Mi sussurra all'orecchio mentre cerca di allontanarsi.
Abbiamo tutti gli occhi puntati addosso e so che questa situazione sta incominciando ad opprimerla.Devo rimediare.
'Scusami, davvero.
Non so cosa mi sia preso.
Io, ti chiedo scusa.
Sto cercando di essere una persona migliore, ce la sto mettendo tutta, credimi...e farei qualsiasi cosa per te.
Metti da parte l'orgoglio per una sola volta e perdonami.' la supplico .
'Devi darti una regolata con la tua gelosia, Draco.
Sai che sono tua.
Anima e corpo.
TUA.
Ma non puoi essere geloso di qualsiasi ragazzo con cui parlo.'
'Non sono geloso.
E per l'appunto, non sono geloso di chiunque.Ho solo notato come ti guardava...'
le spiego mentre sembra che tutte le luci, tutta la folla e gli occhi dei professori si siano fermati solo su di noi.
'Vieni qui, stiamo dando troppo spettacolo' sibila MariaElena mentre si avvicina a me.
'Ti siederai al tavolo con me allora?'

MARIAELENA
La sua reazione è totalmente esagerata, lo so.
Ma ho notato anch'io lo sguardo di...Lorenzo.
E se qualche ragazza dovesse mai guardare Draco nello stesso modo io...reagirei sicuramente come Draco.
'Allora?Ti siederai al tavolo dei prefetti, con me?' chiede dubbioso Draco.
Noto con piacere che pende dalle mie labbra.
Decido di lasciarlo nel dubbio, per qualche momento.
Ma alla fine annuisco.
Mentre seguo Draco non riesco a fare a meno di ammirare questa sala.Il tetto è incantato, sembra che nevichi davvero e nel corridoio vi sono delle lanterne di carta sospese in aria.Ad ogni tavolo ci sono i simboli delle rispettive case in marmo, tranne per il tavolo dei prefetti, che li ha tutti e quattro.In fondo c'è un palchetto e sembra approntato per una grande orchestra ma al momento nella stanza risuona solo della musica classica.
E so che a Draco non dispiace.
'Tesoro...' sibila Draco con dolcezza.
'Volevo mostrarti una cosa.' aggiunge.
Mi porge la 'gazzetta del profeta'.
A pagina due, c'è una foto di noi due.
Sarà stata scattata solo 10 minuti fa, come diamine hanno fatto a pubblicarla in così poco tempo?
E poi, santo cielo, non posso crederci:sono su un giornale.
Mi affretto a leggere la didascalia:

'Il signor Malfoy e un'amica alla cerimonia del Ballo del ceppo, ad Hogwarts.Amici o...
qualcosa in più?' scoppio a ridere, ma Draco sembra accigliato.
'Ascoltami, se ti infastidiscono le loro interviste, le loro testate giornalistiche, posso metterli a tacere.Tu dì solo una parola e io agirò di conseguenza.' Sibila mentre mi infila con dolcezza una ciocca di capelli dietro l'orecchio.E' così... premuroso.
'E' tutto okay, dico davvero.E' solo che...non sono abituata a tutto questo.Fino a qualche mese fa ero una semplice ragazza...' ammetto e sento le mie guancie diventare sempre più rosse.
'E poi sono sbucato dallo specchio di casa tua...' mi strizza l'occhio e scoppiamo a ridere.
'E poi sei sbucato dallo specchio di casa mia.' Sibilo mentre dei ricordi dei nostri primi momenti insieme pervadono la mia mente e mi scappa un sorriso.Prendendomi per mano, draco mi conduce al tavolo dei prefetti.
Mi accolgono tutti alzandosi dalla sedia e io arrossisco violentemente.
'Perché si alzano?' sibilo a Draco cercando di non farmi sentire dagli tutti altri.
'E' un gesto formale.Siamo dei prefetti, non semplici studenti.Fà un cenno con la testa e loro si siederanno nuovamente' mi spiega con tono severo e faccio come dice.
Poco dopo in effetti, tutti si mettono a sedere.
La sala è quasi piena e il ronzio di voci è assordante.
'Draco...quante persone verranno?' chiedo mentre cerco con lo sguardo Hermione, Ron ed Harry.
'Draco?' ma non ricevo alcuna risposta.
Mi giro e vedo che non c'è nessuno accanto a me.
Ma che diamine?
'Ti ho sentito io.Alcuni dei prefetti dovranno tenere un discorso di benvenuto per i nuovi arrivati, con Silente e gli altri professori.Draco arriverà presto.'
Mi spiega Luna lovegood, una ragazza Corvonero.E' al penultimo anno, se non sbaglio.

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