41-Mi prendo cura di te.

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'Ti prego, fuggi con me.
Vieni via con me.'
I vasi di fiori fuori dall'infermieria sono caduti per terra, i quadri appesi alle pareti sono quasi tutti andati in frantumi.
Vorrei muovermi in qualche modo, ma sono immobilizzata.
Ho il cuore in gola.
Pensavo fosse partito.

'Che ci fai qui?Perchè non sei partito?' sibilo, cercando di mantenere la calma.
Non riesco a guardarlo negli occhi, e forse, è meglio così.Guardarlo negli occhi mi metterebbe ancora di più in confusione.
Siamo soli, ora.
Io e Lorenzo.
'Sono venuto a riprenderti.Tornerò sempre da te, sempre.' sibila, mentre mi accarezza il viso dolcemente.Mi giro di scatto e non appena incrocio i suoi occhi, mi prende il viso fra le mani, avvicinando le sue labbra alle mie.
Il suo profumo è così...delicato...proprio come lui.
E' tutto sbagliato.
Draco è nell'altra stanza, che mi aspetta...e io sono qui.Fra le braccia di un altro.
'Perché il corridoio è tutto sottosopra?C'è stata una rissa?' chiedo, mentre cerco di allontanarmi da lui.
'Ho litigato con i bodyguard di Draco.Non volevano farmi passare.Avevo bisogno di stare con te, di rivederti.Di rivedere i tuoi occhi.' Dice con tono serio, fin troppo serio.
'Lorenzo, quello che c'è stato fra noi...dimenticalo, okay?
Dimentica tutto.
Ti prego, non rendere le cose più difficili.
Ho bisogno di stare vicino a Draco ora.
Lui ha bisogno di me.'mormoro , mentre le lacrime mi rigano le guance.
Non so neanch'io il perché di questa sofferenza.
So di amare Draco, ma in un certo senso non riesco a lasciare andare Lorenzo...
E' tutto così dannatamente difficile.
'So tutto di te.So della tua cicatrice, so del pericolo che corri qui ad Hogwarts.
Io posso proteggerti, non posso partire sapendo che qui sarai in pericolo...
non posso partire sapendo che soffrirai per lui...
non posso partire perché lascerei il cuore in questo castello.' dice tutto d'un fiato, mentre si inginocchia per terra.
Perchè deve rendere tutto così difficile...
Mi siedo sulle ginocchia e gli accarezzo il viso.
'Lorenzo io...provo qualcosa per te.
Ma amo Draco.
E lo amerò per sempre, credo.' Sibilo, mentre le lacrime di Lorenzo mi bagnano le dita.
'Baciami.Baciami per un ultima volta.Ti prego.' Sibila, mentre affonda le sue dita fra i miei capelli.E se i bodyguard di Draco dovessero vederci?
Lui ne morirebbe.
'Siamo soli...siamo solo io e te...' mi rassicura, mentre continua ad accarezzarmi i capelli.
Socchiudo gli occhi e per un attimo, mi lascio andare.
Getto la testa all'indietro, mentre lui mi bacia dolcemente il collo.
'Ti prego, vieni via con me.Ti prego...'mormora con il fiato corto.
Cosa sto facendo?
Quando riapro gli occhi lui è proprio di fronte a me.
E' come se mi chiedesse il permesso di baciarmi con lo sguardo.
Io annuisco e sento premere dolcemente le sue labbra sulle mie.

'VIKTOR, VIKTOR!' sento uno dei bodyguard di Draco urlare dal corridoio.
Cazzo, non ci credo.
'L'abbiamo trovato, l'abbiamo trovato.'
Mi alzo di scatto e mi allontano da Lorenzo in un battito di ciglia.
Lui mi guarda con aria delusa, ferita.
'Hai il visconte?Hai trovato il visconte?!' urla di rimando Viktor.
Santo cielo, tutta la scuola saprà di me e Lorenzo adesso.
'Mi hai illuso.Mi hai illuso da sempre.Perchè ferirmi così?' ringhia Lorenzo.
So che ha ragione.Mi sento così dannatamente in colpa.Ho sempre detto che non avrei mai fatto soffrire nessuno, invece eccomi qui.
Draco è disteso nel letto dell'infermieria, e Lorenzo è di fronte a me, in lacrime, a causa dei miei sbagli.
Non avrei mai voluto causare tutto questo dolore, davvero.
In qualche modo finisco sempre con il fare soffrire qualcuno.
Mi appiattisco contro la parete del corridoio.Sento degli schiamazzi e un secondo dopo Viktor compare di fronte a me e Lorenzo.Afferra una pistola fra le mani.Non vorrà mica sparargli?

Ho il cuore in gola.

Non appena mi vede nasconde la pistola.

Grazie al cielo.
'Il signor Malfoy mi ha mandato a cercarla, signorina.
Si è assentata per un po' di tempo ed era...in pensiero.' Dice gentilmente.
Io abbasso lo sguardo verso il pavimento.
'Certo...io...arrivo subito.Mi dispiace averlo fatto spaventare.'sibilo, con voce a malapena udibile. Spero solo che non l'abbia già detto a Draco.Lorenzo ha le mani dentro le tasche dei pantaloni.
Sento il suo sguardo bruciarmi addosso.
'Bene, il signor Malfoy mi ha detto di informarla che non dovrà piu' avvicinarsi alla signorina Mirabile.' Sibila Viktor, con tono gentile, riferendosi a Lorenzo.
Lui scoppia in una risata sinistra.
Mi giro di scatto, pregandolo con lo sguardo di non replicare.
'Dica al signor Malfoy che è da sciocchi poter pensare di dire cosa fare o cosa non fare ad un visconte.Rimarrò lontano dalla signorina Mirabile solo perchè rispetto la sua volonta.' sibila Lorenzo, con aria cordiale, riferendosi a me.
Poi sposta lo sguardo su viktor, e riprende.
' Non di certo perché ho paura di lui.'ringhia a denti stretti, fulminandolo con lo sguardo. Viktor rimane immobile, mentre Lorenzo mi passa accanto.Si ferma accanto a me e rimane a fissarmi per qualche minuto.Sta per accarezzarmi il viso, ma Viktor lo blocca per un braccio.Lui sorride, mi guarda per un ultima volta e se ne va, senza più girarsi.
Cammino per i corridoi di Hogwarts e provo a distrarmi, guardando fuori dalle finestre.
C'è il temporale i tuoni risuonano anche dentro il castello.
L'aria è spettrale.
'Viktor...Draco sa di me e...Lorenzo?' chiedo, incapace di terminare la frase.
Il cuore sta per uscirmi dal petto.
Fisso Viktor, in attesa di una sua risposta.
'Lui sa tutto, signorina.'taglia corto.
Cazzo.
Finalmente siamo arrivati in infermieria.
Apro la porta, e rimango immobile per un attimo, quando mi accorgo che i suoi genitori sono ancora lì.
Mi volto verso Draco e mi accorgo che mi guarda con aria severa. Fin troppo severa.
Forse è meglio tornare dopo.
Indietreggio e sto per uscire, quando sento la sua voce tuonare per tutta la stanza.
'Dove credi di andare?Entra subito.' Mi ordina Draco, mentre si appoggia allo schienale del letto, continuando a scrutarmi.
'Va bene.' Sussurro.
'Sarà meglio.'mormora, con tono apparentemente tranquillo.
Ma so che è arrabbiato.
Molto, arrabbiato.
'Scusami, io...non so che mi sia preso.' Riesco a stento ad articolare le parole.Lui continua a fissarmi, incessantemente.
Mi volto e vedo i suoi genitori e nel frattempo sento le gambe tremare sempre di più.
Lui lo nota e inarca il sopracciglio sinistro.
'Andate fuori.' Dice, continuando ad osservare ogni mio gesto.Provo a deglutire, ma ho la bocca così secca...Nel frattempo noto con piacere i suoi genitori allontanarsi.
'Sei arrabbiato con me?'
Lui mi guarda, mentre chiude gli occhi per un attimo, in un gesto di nervosismo.
'Arrabbiato...' mormora fra se e se.
Nel frattempo mi avvicino a lui e mi siedo nel bordo del letto.
'Arrabbiato non basterebbe.Deluso, amareggiato, geloso, nervoso, triste...' ringhia, mentre continua a fissarmi.
Io rimango in silenzio.
So che ha ragione.
'Fra mezz'ora dovrai prendere un antianalgesico.' Dico, cambiando discorso.
Non voglio che si affanni a parlare, non voglio discutere proprio oggi.
'Lo so già, grazie.' Risponde gelido.

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