39)Colpe

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MARIAELENA

Corro.
Affondo la mia faccia fra le mani, cercando di non impazzire.Lorenzo mi accarezza i capelli, ma non credo sia davvero quello che voglio.
Non può essere vero.
Non riesco ad accettarlo.Draco deve risvegliarsi.Per forza.Avrà avuto un mancamento, di sicuro.
Sì, avrà avuto un calo di zuccheri e sarà svenuto.
'Alessandro portaci un succo di frutta.MariaElena è troppo pallida.' ordina Lorenzo ad uno dei suoi bodyguard.
Ma la sua voce è solo un eco che rimbomba da lontano.Continuo a correre fra i corridoi del castello.Tutto è spento, tutto è grigio.Tutto sembra morto.
Non devo pensarci, non è vero, lui sta bene, starà bene.
Come faccio a saperlo?
Lo so e basta.
'Dev'essere vero, deve stare bene,non può lasciarmi!' grido, tutto d'un fiato.
Lorenzo si volta verso la mia direzione di scatto, e mi abbraccia, cercando di rassicurarmi.
Ma nei suoi occhi la vedo, la gelosia.
La gelosia, che tanto ossessionava Draco.
Ma come poteva esserlo?Lui era tutto ciò che volevo...prima che mandasse tutto a puttane.

Ma nonostante tutto, il mio cuore batte ancora per te, Draco.

Aveva appena piovuto quella sera, l'acqua scorreva su di noi, quando sei venuto a trovarmi per sapere del bambino.
Ho cercato di proteggerti, ci ho provato in tutti i modi.
Quel giorno c'era uno strano odore nell'aria, odore d'autunno.
Riesco a rivedere il tuo sguardo confuso, deluso, non appena ti voltai le spalle.
Forse ho sbagliato, avrei dovuto dirti la verità sul bambino, sul fatto che io avevo bisogno delle TUE BRACCIA.Non di quelle di Lorenzo.
La pioggia cadeva su di noi e sei corso via, oltre le mie bugie, oltre il nostro rapporto malato.
Sei corso via, fra quell'aria d'autunno, cercando di schiacciare quelle pozzanghere nere... e nient'altro erano che il tuo passato buio, ma non cel'hai fatta.Il buio ti ha travolto comunque, di nuovo.
Ce l'avevamo quasi fatta a lasciarcelo alle spalle, ma forse, mi ero soltanto illusa.
'Siamo arrivati.Lui è qui.'
La voce di Lorenzo mi riscuote dai miei pensieri.Mi tremano le ginocchia e potrei svenire a momenti.Non ho più saliva alla bocca.Oltre il vetro dell'infermieria della scuola c'è una rianimatrice e...Draco, disteso sul lettino, inerme.Le lacrime inondano il mio volto.La dottoressa gli solleva la camicia bianca, bianca quasi come il colore della sua pelle, e preme sul suo petto gli elettroidi.
'Devo entrare, devo entrare.' Farfuglio parole sconnesse, non riesco a smettere di osservarlo.

Il mio Draco.

Nel frattempo la dottoressa fa finta di non sentire le mie urla disperate e sbianca violentemente quando nota le iniziali della casata dei Malfoy, incise nel fazzoletto che portava Draco dentro la giacca.
Il suo cognome incute timore nel mondo dei maghi, me ne ero dimenticata.
L'altro dottore  in sala infila l'ago per un prelievo, e Draco sembra rispondere.
Ma forse, è solo una mia impressione.
'Sta attento.' Lo ammonisce la dottoressa.Lui la guarda esterrefatto, sembra non capire.
'E' dei Malfoy.L'unico erede.' Taglia corto, con un espressione di terrore dipinta sul volto.
'Bene, una motivazione in più per lasciarlo morire.' Sibila, con un espressione d'odio, l'altro infermiere.

Ma che cazzo ha appena detto?

'FATEMI ENTRARE!' ringhio come una pazza, tanto che mi esce la bava dalla bocca.Non lo lascerò da solo con quel bastardo.
'Aprite ho detto, o giuro che butto giù tutto!'urlo così forte che vedo Lorenzo portarsi le mani alle orecchie.Senza neanche accorgermene la dottoressa mi apre la porta e mi invita ad entrare nell'infermieria.Mi volto verso Lorenzo e mi accorgo solo ora che c'è quasi tutta la scuola, ad aspettare il risveglio di Draco.Anche Harry, che sta in disparte.
I gemelli Weasley stanno...piangendo?Tutto questo è folle.
'Lei è la signorina MariaElena?' mi chiede con tono professionale la dottoressa.Io annuisco.
'Il paziente ha sussurato il suo nome varie volte, prima di entrare in coma.Temiamo che non sia in grado di rispondere più ai nostri aiuti.' Sibila, con aria affranta.
Non la starò a sentire.
So che si risveglierà.
Cammino verso Draco, ignorando i dottori, ignorando i professori, ignorando la folla, ignorando i bodyguard di Draco, ignorando tutti dietro me.

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