32) la cicatrice

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MARIAELENA/
Al mio rientro, l'atmosfera sembra tesa, gelida.
Guardo Draco e non appena incrocia il mio sguardo sembra sbiancare.
Ma cosa è successo?
Cammino velocemente verso la sua direzione, e noto con rammarico che qualcosa o qualcuno ha attirato la sua attenzione.
Alla sua destra è apparsa una bellissima ragazza:mora, alta, pallida, pallidissima.
Ha un viso familiare...mi sembra di averla già vista, ma non ricordo dove, dannazione.
Ha una bellezza così...raffinata.
Quando si volta verso Draco lui gli rivolge un casto sorriso.
Mi sento quasi 'di troppo'.

'Stà ferma lì.'

Mima Draco mentre mi fulmina con lo sguardo.
Ha un espressione così dannatamente... seria.
Mentre provo a capire quale sia l'argomento della loro chiaccherata, Hermione mi sorprende alle spalle.
Ha un aria così preoccupata.
'Cosa ci fai qui?
Ti abbiamo cercato per tutta la sera.
Harry deve parlarti.' sibila al mio orecchio, cercando di non farsi sentire da nessun altro.
Ma io sono troppo occupata a fissare Draco per dare retta ad Hermione.
'MARIAELENA!'
Quella ragazza posa le sue mani sugli avambracci di Draco.
Poco dopo si volta verso la mia direzione, rivolgendomi uno sguardo di disprezzo, forse.
La fulmino con lo sguardo, ma Draco sembra non accorgersi nemmeno della mia presenza.
Tutto questo non ha il benchè minimo di senso!
Fino a qualche secondo fa noi eravamo...
così...
uniti.
Come può farmi questo?
'Hermione, con chi sta parlando Draco?' chiedo in preda ad una crisi di pianto.
'E' Astoria greengrass, la nuova alunna,da beauxbatons.Non l'hai vista alla presentazione?Durante il cenone?' spiega Hermione.
Non riesco a smettere di fissarli.
Lei si morde il labbro mentre lui le porge alcuni libri.
'Hermione, cosa cazzo ci fa Draco con quella?' mormoro cercando di mantenere la calma, ma è così difficile, dannazione.
Hermione aggrotta la fronte e sembra tentennare prima di rispondere.
'Draco è un prefetto.
Lei è stata smistata in serpeverde, durante la sua permanenza qui...Draco le farà da tutore.'sibila hermione.
Sento il mondo crollarmi addosso.
Quindi lui sarà sempre vicino a quella ragazza che se lo sta letteralmente mangiando con gli occhi.
Mi toccherà vederli studiare insieme, mangiare insieme, ridere insieme?
'Sai che ha occhi solo per te.'
Mi rassicura Hermione, mentre noto che Astoria mormora qualcosa a Draco e lui lancia un'occhiata veloce verso di me.
'Hermione, non ne sono più tanto sicura.' sibilo mentre vedo Draco camminare verso di me e Astoria allontanarsi sempre di più.
Draco continua ad avere un espressione accigliata.
Forse non dovrei essere gelosa, forse sto solo esagerando.

E' solo che non voglio perdere la persona che amo.
Tutto qui.

'Lasciateci soli.' Ordina Draco rivolgendosi ad Hermione e... Viktor?
Non l'avevo neanche visto.
Ma dov'era?

'Tu ed io non abbiamo più nulla da dirci.'Ringhia Draco a denti stretti.
E' uno scherzo.
Dev'essere uno scherzo, per forza.
'Draco...cosa...cosa stai dicendo?' lo imploro, sconvolta.
Ma il suo sguardo è...di pietra.
'Hai capito bene.' Ruggisce.
Io non riesco a proferire parola, mi limito a fissarlo.Sembra quasi impazzito.
'Ti odio.' Sibilo mentre le lacrime cadono lungo il mio volto.
Cosa devo fare?Vado via?Rimango?Sono così confusa, così delusa.
'Cristo santo, MARIAELENA!' ringhia sbattendo il pugno sul muro così forte da farsi uscire il sangue dalle nocche.
Le lacrime continuano a scendere, incessantemente .
Le asciugo con violenza, ferendomi il viso, per sbaglio.
Continuo a non capire.

'Fra noi non dovevano esserci segreti.
Non posso crederci...
Merda, hai rovinato TUTTO.'

Urla così forte che sono costretta a tapparmi le orecchie.
'Continui a non capire, vero?' mi domanda con aria di disprezzo.
Io mi guardo le mani e scuoto la testa.
'Vieni.Facciamo un po' di chiarezza allora.'
mi dice in tutta risposta.
'Draco, calmat-' non riesco neanche a finire di parlare che mi afferra per un polso e mi trascina lungo tutto il corridoio, sembra impazzito.
Provo a calmarmi, a dare un senso a tutta questa situazione...ma non ci riesco.
'Entra.' Ringhia a denti stretti indicando l'entrata del bagno delle donne.
Vedo dei lampi di rabbia e pazzia, quasi, nei suoi occhi.
Io rimango in bilico, dinnanzi alla porta.
Non riesco proprio a muovermi.
'Cristo santo, ho detto entra, dannazione!' grida, mentre mi prende in braccio e mi trascina in bagno, chiudendo la porta dietro di noi a chiave.
'Voglio andarmene da qui.Adesso' sibilo mentre inizio a contorcermi le mani dall'ansia.
Provo a cercare una via d'uscita, ma naturalmente, non c'è.
Siamo soli.
Solo io e lui.
Finalmente mi rimette in piedi, e si sofferma davanti ad uno specchio enorme, difronte al lavabo.
E' decisamente impazzito.
'Lavati la faccia.
Ora.' mi ordina.
Sento il suo sguardo bruciarmi addosso.
'Perché mai dovrei lavarmi il viso?Ma che cazzo di problemi hai adesso?'
'O lo fai tu, o lo faccio io.Hai tre secondi di tempo.' Ordina con una calma apparente che mi mette i brividi.
Quando abbasso lo sguardo noto che sta affondando le unghie nei suoi palmi, forse per soffocare la rabbia.
Ma continuo ancora a non capire.
'Non mi lasci altra scelta.' grida, mentre con estrema dolcezza mi lega i capelli in una treccia.
'non sei più arrabbiato con me?' sussurro mentre mi giro verso lui.
Ma non ottengo alcuna risposta.
Lega la treccia con un codino e prende un fazzoletto di stoffa dalla tasca dei suoi pantaloni.
Ha le sue iniziali incise sulla sinistra, e un serpente stilizzato con dei piccoli diamantini.
'Draco, cosa stai facendo?' lo supplico, cercando di ottenere una qualsiasi risposta, ma di nuovo, non arriva.
Credo che la rabbia gli stia offuscando il cervello.
Nel frattempo bagna il fazzoletto con dell'acqua calda.
'Fermami se sentirai del dolore.'
Sibila mentre mi cinge per la vita e mi stringe a se.
'Fa che non sia vero.Fà che non sia vero.' Farfuglia in preda ad una crisi di pianto, oserei dire.

'Just a Boy' Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora