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Le mani mi tremano e con occhi terrorizzati fisso casa mia. Sono già dieci minuti che sono qui fuori a fissare il cancello d'entrata con Jimin accanto che afferra una mia mano nella sua per cercare di tranquillizzarmi ma senza alcun successo. Che succederà una volta messo piede lì dentro? Mia madre diceva davvero ieri? Davvero vuole mandarmi direttamente a Seul?

Sospiro un'ultima volta per poi dirigermi oltre il grande cancello grigio e donando una piccola carezza sul capo dei miei due cani che scodinzolando mi si avvicinano per salutarmi. Arrivata davanti il portone apro delicatamente infilando solamente il capo per vedere se c'è qualcuno ma la casa sembra letteralmente vuota così entro con Jimin che ancora mi tiene la mano e sussulto quando sento dei passi rilassandomi quando vedo il viso preoccupato di mio fratello che muta in un sorriso rettangolare appena mi nota. Si avvicina velocemente a me stringendomi in un abbraccio e baciandomi una tempia "La mamma è in casa?" chiedo e lui annuisce "Ti sei cacciata nei guai sorellina."

"Lo so" abbasso il capo "Sapevo da subito che prima o poi sarebbe accaduto."

"Non preoccuparti, proverò a farla ragionare. Sai che a me da ascolto."

"Già, a te da ascolto."

Taehyung si allontana da me facendo un cenno a Jimin e i miei occhi si puntano sulle scale quando un rumore di tacchi si fa spazio per la stanza e noto mia madre scendere con una mano poggiata alla ringhiera mentre mi riserva uno degli sguardi peggiori che potrebbero esserci.

"E' tornata la fuggitiva."

"Non ero fuggita." rispondo di rimando maledicendomi mentalmente, non è il momento di risponderle.

"Allora dov'eri? E perché non hai detto niente a nessuno e sei andata via?" chiede alterata.

"Ero stanca di stare qui e ho solamente deciso di andare via da Busan per qualche giorno nulla di pi-"

"Eri da sola?" chiede bloccandomi e mi mordo un labbro poggiando poi lo sguardo a terra "Rispondi."

"No, non ero sola." ammetto "Ma mamma non devi prendertela con-"

"Chi? Lui?" con un cenno del capo indica Jimin.

"Mamma per favore Jimin non ha fatto nulla è colpa mia." dico subito "Sono io che ho pensato a tutto lui non c'entra nulla."

"Oh si che c'entra, perché non solo ti ha seguita chissà dove ma soprattutto ha sostenuto con te una relazione dico bene?" chiede inarcando un sopracciglio e guardando con sguardo di disprezzo Jimin "Perché? Perché lui? Jungkook è dieci volte meglio di lui."

"No." la guardo male "Non lo è e non devi essere tu a scegliere cosa o chi è meglio per me. Ho diciotto anni sono abbastanza grande da decidere da sola cosa voglio e tu non devi intrometterti nella mia vita!" inizio ad alzare incontrollabilmente il tono di voce "Ho sempre fatto ciò che tu mi hai detto d'accordo? Tu e papà mi avete costretta ad iscrivermi all'università e non mi sono opposta, mi avete costretta a mettermi con Jungkook e non mi sono opposta ma adesso basta."

"L'abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo." esordisce "Non esiste che tu faccia di testa tua perché non hai niente in quello che tu chiami cervello!"

"Sai che dico? Magari è così ma ho molto di più di quello che pensate di avere tu e papà! Non voglio andare all'università mamma e non voglio stare con Jungkook!"

"E che vorresti fare? Stare con uno stalliere e andare a lavorare in un fast food?" domanda ridacchiando.

"Posso benissimo occuparmi della mia vita da sola!" obbietto "E non voglio andare a lavorare in nessun posto! Voglio avere un futuro nel campo dell'equitazione! Voglio continuare a cavalcare e voglio partecipare alla gara che si terrà a settembre e soprattutto non voglio andare all'università a Seul lasciando qui i miei amici, mio fratello e il mio ragazzo."

"Non mi interessa cosa vuoi." dice semplicemente "Sono io che decido per te e tu adesso fili in camera tua a preparare la valigia e lasci immediatamente questo qui e torni da Jungkook chiedendogli scusa per essere sparita così dal nulla e per ultima cosa vai a salutare il tuo cavallo perché tra un'ora un'acquirente verrà a prenderlo." dice girandosi poi verso le scale per tornarsene in camera "E' tutto."

"Mamma non puoi vendere Dakota!" urlo con le lacrime agli occhi facendola girare "Si che posso e lo farò." mi guarda ancora una volta male.

"Signora Kim non può farle questo." sento esclamare da una voce dietro di me "Dakota e l'equitazione per sua figlia sono tutto non può toglierle le cose a cui tiene di più."

"Posso e lo farò Jimin." obbietta "Nel frattempo tu prendi le tue cose e vai via, non penso sia necessario spiegarti il motivo del licenziamento."

"Mamma ma perché non puoi passarci sopra?" chiede Taehyung intromettendosi "Hai accettato la mia relazione con Lyla, che è sua sorella, perché non puoi accettare quella tra Jimin e Jo?"

"Perché tu hai un futuro segnato e quella ragazza non influenzerà le tue idee a differenza di lui."

"Ascolta, per favore." la prego con le lacrime agli occhi "Andrò all'università e rinuncerò all'equitazione ma per favore non licenziare Jimin ha bisogno di questo lavoro."

"Perché dovrei concedertelo?"

"Perché è l'unico favore che ti sto chiedendo in diciotto anni mamma."

Squadra prima me, poi Jimin ed infine annuisce dirigendosi fuori casa lasciando noi tre da soli "Jo-"

"Vado a fare le valigie." tiro su con il naso e mi giro verso le scale a chiocciola per poter raggiungere la mia camera e dopo aver sentito un "Vi lascio da soli." e la porta chiudersi per una seconda volta Jimin mi afferra un polso girandomi verso di lui e mostrandomi gli occhi rossi "Quindi ti sei arresa?"

"Che altro posso fare?" chiedo asciugandomi un occhio "Tu hai bisogno di questo lavoro e io non posso privartene."

"No, non mi interessa posso trovare un altro lavoro ma tu non puoi arrenderti così e andare a Seul con Jungkook." obbietta stringendo di più il mio polso.

"E' l'ultima cosa che voglio fare ma devo Jimin." abbasso il capo "Per favore non complicare le cose."

"Non puoi dire sul serio."

"Si, sto dicendo sul serio." annuisco tirando ancora una volta su con il naso "Ti ringrazio per aver cercato di aiutarmi nell'equitazione anche se non è andato a buon fine e ti ringrazio di avermi seguito dall'altra parte del mondo ma non posso fare altrimenti Jimin." singhiozzo poggiando il capo sul suo petto "Cerca di non fare cazzate perché se mia madre ha accettato la relazione di Taehyung e Lyla molto probabilmente aiuterà economicamente la tua famiglia e non respingere l'aiuto, pensa a tua madre."

"Principessa..." sussurra alzandomi il mento e baciandomi la fronte.

"Vai." faccio un passo indietro girandomi velocemente e correndo nella mia stanza per poi sedermi a terra con la schiena contro la porta e dando qualche piccola testata prima di calmare il mio respiro.

"E' finito tutto." sussurro tra me e me alzandomi per poi prendere una valigia e iniziare a riempirla con le lacrime che non smettono di uscire dai miei occhi.

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora