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Dopo un'ora buona siamo finalmente riusciti a tornare a casa e appena ho aperto il portone le urla di mio fratello di sono fatte sentire.

"Taehyung basta!" mi lamento sbuffando.

"Basta un cazzo! Mi sono preoccupato! Sono tre cazzo di ore che siete usciti e dirti rimasti fermi dentro una cazzo di macchina mentre fuori c'era il diluvio universale! Perchè cazzo non mi hai avvertito che stavi uscendo con Jimin?" urla fuori di se e la vena che ha sul collo sta per scoppiare.

"Scusa se non te l'ho detto ma non ci pensato." mi scuso abbassando il capo.

"Come se pensassi alle cose che fai." borbotta ma riesco a sentirlo. Alzo lo sguardo verso di lui e lo guardo male "Avete rotto il cazzo ok? Pare che ogni cosa che faccio non vi va bene! Fate il cazzo che vi pare. Chiudimi in casa, non farmi uscire, spiffera tutto a mamma e papà non me ne fotte un cazzo." con gli occhi lucidi lo sorpasso e me ne vado in camera sbattendo la porta e sedendomi poi sul letto.
Volevo solo fare qualcosa di diverso e passare del tempo con Jimin, ma pare che quello che voglio io non frega a nessuno.
Con la faccia spiaccicata contro il cuscino cerco di regolare il respiro e alzo di poco il capo quando sento bussare alla porta "Va via!"

"Sono io." sento la voce della mia amica e mi siedo sul letto mentre lei mi si avvicina "Che è successo?"

"Nulla." rispondo asciugandomi gli occhi.

"Jo ci siamo preoccupati, potevi avvertirci." dice lei passandomi una mano sulla schiena.

"Lo so, ho sbagliato ma pare che ogni volta che chiedo scusa mi dicono che faccio le cose in modo sbagliato e non penso mai." abbasso lo sguardo.

"Perchè il plurale?"

"Oggi ho avuto una discussione anche con Jimin." rispondo tirando su con il naso.

"Perchè avete litigato?"

"P-Perchè gli ho detto che gli ho p-preso dieci giorni di ferie."

"Perchè lo hai fatto?" chiede.

"M-Mi aveva detto che avrebbe tanto voluto visitare l'Italia e in queste due settimane che i miei non ci sono volevo approfittarne, ma lui si è arrabbiato."

"Ma sapeva che l'avevi fatto per questo viaggio?" chiede lei e io scuoto la testa "Si sarà arrabbiato perchè non lo sapeva ma sono sicura che una volta che gliel'hai detto ti abbia ringraziata." dice e io annuisco.

"Lascia perdere tuo fratello, sai che quando è arrabbiato dice cazzate su cazzate." annuisce e l'abbraccio.

"Grazie Lyla." mi sorride e poi esce dalla stanza ma non fa in tempo a chiudere la porta che entra Jimin.

"Posso darti il mio regalo?" chiede tenendo qualcosa dietro la schiena e io annuisco sorridendogli dolcemente.

"Tieni." mi porge una piccola busta che apro trovando al suo interno una piccola catenina con accanto una brochure che spiega diversi posti della città di Soul "Cosa...?"

"Forza, prepara la valigia." mi fa l'occhiolino.

"Jimin non-"

"Avevo in programma di andare questa sera a Soul e tornare domani pomeriggio ma siccome poi dobbiamo partire per l'Italia ce ne andremo domattina, giusto?" chiede e sorridente annuisco "Bene, io ho la valigia in macchina, solo che ho troppi pochi vestiti, ma non è questo il problema. Prepara la tua valigia e ci vediamo giù."

"Grazie Jimin." gli sorrido abbracciandolo "Ma come faccio con Tae? Mi pare già abbastanza arrabbiato."

"Parlagli e si risolve, ora vado." mi lascia un piccolo bacio a stampo per poi uscire dalla mia stanza.  Prendo due valigie e inizio a mettere tutto l'occorrente al loro interno quando mio fratello entra nella stanza "Hey..."

"Ciao." non mi giro neanche a guardarlo.

"Jo scusa, non volevo dire quelle cose." dice poggiando una mano sulla mia spalla.

"Però le hai dette." dico incrociando le braccia al petto "Taehyung lo sai che odio sentirmi stupida e tu mi dici così!"

"Non volevo dire quello!"

"E che volevi dire?! Mi hai espressamente detto che faccio le cose in modo infantile perchè non penso!" mi lamento.

"Jo..." scuote la testa guardando a terra "Ascolta mi sono preoccupato davvero tanto e non ho ragionato quando ho parlato, scusa." mi scompiglia delicatamente i capelli "Allora che scusa devo dire per la tua lunga assenza?" chiede cambiando argomento.

"Di che sto male e che non voglio vedere nessuno." dico "Ci crederanno?"

"Si." dice incerto "Comunque tu tranquilla, ci penso io qui."

"Grazie Tae."

"Di nulla." abbraccia amorevolmente per poi passarmi un dito sul collo "Fammi il favore di evitare di tornare incinta."

"Taehyung!" mi allontano velocemente.

"Che c'è? Mi vuoi far credere che siete stati tre ore in macchina a parlare? Hai il collo pieno di succhiotti sorellina."  dice con un piccolo ghigno.

"KIM TAEHYUNG!"

"Cosa?"

"Fuori." dico indicandogli la porta.

"Ma-"

"Vai!" sbuffa ed esce dalla stanza mentre io continuo a preparare la valigia.

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora