Hey, scusatemi se scrivo a inizio capitolo ma ho necessario bisogno che voi leggiate. Wattpad si è impazzito e purtroppo mi ha totalmente cancellato il sessantaduesimo capitolo che avevo già pubblicato e ho dovuto appunto riscriverlo. Oggi avrei dovuto pubblicare anche il sessantatré ma con quest'inconveniente ho dovuto stravolgere i piani. Molto probabilmente già l'avete letto questo capitolo ma vi chiedo di rileggerlo siccome ho cambiato alcune cose non ricordando cosa avevo scritto inizialmente ma il succo è sempre quello. Insieme a questo pubblicherò anche il sessantatré per farmi perdonare. Spero che il capitolo vi piaccia, vi lascio alla lettura!!
"Posso sapere il programma di domani?" chiede Jimin afferrando una mia mano e accarezzandone il dorso.
Mi sistemo meglio sul sedile ed annuisco.
È da un'ora che siamo in macchina diretti a Seul e non faccio altro che guardare fuori il finestrino osservando le tante luci."Partiremo a mezzanotte da Seul, il volo dura sedici ore perciò in orario coreano arriveremo per le quattro ma quando saremmo lì saranno le nove di mattina." spiego e lui annuisce "E dove andiamo?"
"Questo lo scoprirai solamente domani." dico con leggero sorriso e lui sbuffa scuotendo il capo. Poco dopo entriamo nella famosa città di Seul illuminata dai mille lampioni e popolata da tantissime persone che si dedicano alla vita notturna. Jimin prende una stradina seguendo le indicazioni del navigatore e in poco tempo ci troviamo nel parcheggio di un hotel non poco costoso "Jimin ma quanto hai speso?" chiedo guardandolo male e lui scrolla le spalle.
"Quasi tre stipendi." dice lui scrollando le spalle e io lo guardo male "Non puoi spendere così tanto per me! Sarebbe andato bene anche qualcosa di meno vistoso." dico incrociando le braccia al petto.
"L'ho deciso io non mi hai di certo obbligato." obbietta "E poi non posso far passare la notte in un hotel poco di lusso alla mia principessa." sorride baciandomi una guancia e scendendo poi dall'auto ormai parcheggiata. Lo seguo e prendo con lui le valigie per poi entrare nell'hotel. Appena messo piede al suo interno subito degli occhi indiscreti si posano sui vestito non di marca del mio ragazzo e sbuffano lo afferro per mano fulminando tutti coloro che se la ridevano sotto i baffi, arrivati alla reception una ragazza stretta in un tubino nero ci lascia un piccolo sorriso, più al mio ragazzo che a me, e ci chiede le credenziale per affidarci una stanza, Jimin risponde a tutte le domande che gli vengono poste e poi con un sorriso ancora più ampio quella ragazza passa le chiavi della stanza a Jimin toccandogli appositamente la mano. Sbuffo sonoramente attaccandomi di più a lui e trascinandolo lontano da quell'arpia. Appena messo piede in ascensore Jimin ride divertito "Sei così gelosa?" chiede accarezzandomi la chioma bruna "Si. Ci provano sempre con te." sbuffo dandogli le spalle e lui mi bacia la testa accarezzandomi una spalla "Non ci pensare, io ormai non ci faccio neanche più caso me ne rendo conto quando noto che inizi ad arrabbiarti." ride ancora una volta e appena aperte le porte dell'ascensore ci dirigiamo davanti la porta della nostra stanza e appena Jimin la apre mi fiondo dentro per osservarla bene: il letto è fin toppo enorme e a baldacchino con le tende che danno sul color panna mentre la finestra è enorme e da una bella vista su tutta Seul. Gli sarà costato una fortuna.
"Ti piace?" chiede e io annuisco "Però potevi evitare di spendere così tanti soldi."
Sbuffa scuotendo il capo "Dai, andiamo."
"Dove?"
"Hai intenzione di passare la serata qui? Sono le otto di sera abbiamo poco tempo per fare un giro." annuisco e lo seguo fuori dall'hotel e a piedi ci dirigiamo al centro di Seul. Iniziamo a girare per la città fermandoci a molte bancarelle per comprare dei dolci e anche in molti negozi per osservare degli abiti oppure dei souvenir. Dopo un lungo giro turistico ci fermiamo in un piccolo ristorantino ordinando due porzioni di ramen e parlando tranquillamente mentre mangiamo fino a che non si tocca l'argomento università "Sei ansiosa?" chiede.
"Molto." rispondo "Vorrei tanto non mi accettassero, non voglio venire a vivere qui e allontanarmi da te e poi voglio fare le gare! Quando inizieranno io sarò già a scuola e non potrò partecipare." dico abbassando lo sguardo.
"Amore non ti preoccupare, riusciremo a trovare il modo di farti uscire per almeno quel giorno e gareggiare e troverò anche il modo di venirti a trovare." dice sicuro facendomi nascere un sorriso.
"Jimin se non riuscissi a venire gareggerai tu al mio posto, chiaro?" chiedo prontamente e lui scuote il capo "Ci riuscirai." dice afferrandomi la mano "Quando torneremo da questa lunga vacanza torneremo ad allenarci ok?" annuisco e finisco di mangiare il mio ramen per poi andare a pagare e continuare a girovagare per la città.
"Vieni sediamoci qui." dico afferrandomi la mano e facendomi sedere su una panchina nel centro del parco di Seul.
"Sono contento di poter passare dei giorni con te." dice abbracciandomi e lasciandomi un dolce bacio sui capelli "Anche io Jimin." gli sorrido ricambiando l'abbraccio.
"Che ne dici di tornare? Almeno dormiamo un po' altrimenti saremo distrutti." propone ed annuisco per questo torniamo in hotel e appena entrati filo in bagno per fare una doccia e mettere il pigiama, appena uscita trovo Jimin già sotto le coperte che mi sorride allargando le braccia e mi sdraio accanto a lui "Ripensandoci potremmo rimane svegli che dici?" chiede baciandomi la mascella per poi passare al collo "Non ci provare Park!" lo riprendo cercando di allontanarlo ma in poco tempo balza su di me "Dai principessa." fa gli occhioni dolci e scuoto la testa sorridendo lasciandogli poi un bacio sulle labbra "Avremmo tutto il tempo che vuoi ma non oggi, sono stanca e tra poco dovremmo risvegliarci." gli ricordo ma non mi da retta continuando a baciarmi il collo "Jimin-" mi fermo quando sento il cellulare squillare e lo afferro mettendolo direttamente all'orecchio senza vedere chi è "Pronto?"
"Jo, come va? Ero venuto a casa tua per stare con te ma Taehyung mi ha detto che non ti senti bene e non vuoi vedere nessuno." appena si sente quella voce Jimin alza il capo puntando lo sguardo nel mio e io chiudo gli occhi non volendo reggere il suo sguardo "Oh, si non mi sento molto bene e voglio evitare di contagiarvi." dico allungando la 'i' finale siccome Jimin ricomincia a baciarmi il collo.
Ci tiene a farmi soffrire il bastardo.
"Sicura che non vuoi che venga?" chiede ancora Jungkook.
"No tranquillo." rispondo scuotendo il capo e lui sospira "D'accordo, buonanotte. Ti amo." sospiro chiudendo gli occhi "Buonanotte Kookie." chiudo la chiamata poggiando il telefono sul comodino accanto al letto e riportando le mani dietro il collo di Jimin che mi guarda male "Che c'è?"
"Buonanotte Kookie." ripete facendomi il verso "Buonanotte Jungkook non andava bene?" chiede sbuffando e lo guardo con un sorriso "Uh siamo gelosi."
"Se fai così si illude ancora di più quando tu non provi nulla per lui." dice sdraiandosi accanto a me e io sorrido "E chi te lo dice?"
"Tu." risponde con un sorriso baciandomi poi le labbra "Forza dormiamo principessa." annuisco accostandomi di più a lui sussurrandogli un semplice "Ti amo." e chiudendo poi gli occhi ma per l'ennesima volta il mio cuore compie due capriole quando Jimin ripete quelle due semplici paroline che sono capaci di scatenare in me sensazioni assurde.
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Cresciuti al contrario
Fanfiction[COMPLETA]✅ Lei : una ragazza colta dal carattere forte e ribelle che vive nel suo mondo perfetto costituito da amici e famiglia. Lui: un ragazzo che ha superato a malapena l'esame di stato del quinto superiore dal ribelle che ne combina di tutti i...