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"Certo che te li scegli proprio bene i ragazzi." dice una voce alle mie spalle.

Mantieni la calma

"Non è il mio ragazzo." rispondo senza neanche girarmi.

"Beh tra poco lo sarà, gli sbavi dietro." dice facendo il giro e mettendosi di fronte a me e poggia le braccia sulla groppa di Dakota.

"Prima cosa: io non gli sbavo dietro, anzi il contrario. Seconda cosa: anche se fosse così a te non deve interessare." dico spostando bruscamente le sue braccia.

"Infatti non mi interessa, solo che mi dispiace per quel povero ragazzo: sarà costretto a sopportarti."

"Senti, tu non mi stai simpatico per niente quindi meglio che ti togli di torno e con me ti rivolgi in maniera appropriata perché non sto qui a farmi prendere in giro da una testa vuota come te." gli dico fissandolo "Sei qui per lavorare non per parlare con me, quindi se hai voglia di parlare con qualcuno va da tua sorella o da mio fratello ma non venire a rompere a me perché quello che ci casca male sei tu, non io!"

"Tu non mi conosci principessa." dice lui con un ghigno.

"Neanche tu conosci me." ribatto.

"Invece ti conosco : la solita ragazza spocchiosa e viziata che le basta schioccare le dita per ricevere ciò che vuole. Tu vivi nel tuo mondo perfetto e sei ignara di tutto quello che c'è al di fuori del tuo rango sociale. In poche parole tu non conosci il mondo." dice incrociando le braccia al petto.

"Te l'ho detto: tu non mi conosci."

"E come saresti? Sono curioso."

"Sono come sono e tu non hai bisogno di sapere il mio carattere. Fatti i fatti tuoi e io non mi impiccerò di quello che fai tu." dico prendendo la capezza di cuoio per poi metterla a Dakota "E poi fatti dare un consiglio : creditela di meno." dico per poi prendere la lunghina e attaccarla alla capezza ma dopo averlo fatto mi giro verso di lui che ha un sorrisetto strafottente in volto "Io non me la credo."

"Sembra che ce l'abbai solo tu." sbuffo.

"Principessa..." sussurra e si avvicina pericolosamente a me per poi continuare a sussurrarmi all'orecchio "E' inutile che dici così, lo so che ti piaccio." a sentire quelle parole metto una mano sul suo petto e lo allontano velocemente da me "Vedi, io l'ho detto che te la credi." dico scrollando le spalle per poi girarmi e iniziare a camminare trascinando Dakota con me. Non mi dice più niente e io mi avvio all'uscita della scuderia per iniziare a lavare il mio cavallo ma qualcuno richiama la mia attenzione "Signorina Jo sua madre desidera vederla." mi avverte il nostro maggiordomo "E' qualcosa di importante?" chiedo.

"Da quello che ho capito si." mi risponde ed io sbuffo sonoramente "Per favore porta Dakota nel suo box." dico passandogli la lunghina "Certamente." annuisce e insieme al mio cavallo ritorna nella scuderia mentre io ritorno in casa ma appena entro non vedo mia madre così chiedo ad una domestica dove si trovi e mi dice che è in camera mia così salgo le scale e arrivo nella mia stanza trovandola di fronte al mio armadio mentre contempla alcuni vestiti "Mamma? Perché mi hai mandata a chiamare?" chiedo avvicinandomi a lei.

"Devi vestirti perché tu oggi vai a pranzo con Jungkook." mi dice con un sorriso.

"Che?!" chiedo sbarrando gli occhi "Perché non me l'ha chiesto direttamente a me?"

"Perché è stato suo padre ad aver avuto l'idea e Jungkook non ne era al corrente, ci siamo messi d'accordo noi due." mi risponde tranquillamente.

"Mamma! Io non ci voglio andare! Ti ho già detto che non mi interessa Jungkook." sbuffo incrociando le braccia al petto.

"E io ti ho detto che andrai! I signori Jeon sono sempre stati gentili con noi e inoltre ora Hyunki è il vostro insegnante quindi devi comportarti doverosamente nei loro confronti." mi dice seria "Allora, quello blu o quello nero?" mi chiede mostrandomi due vestiti.

" mi dice seria "Allora, quello blu o quello nero?" mi chiede mostrandomi due vestiti

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"Posso mettere un pantalone e una maglia?" domando sperando in un si

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"Posso mettere un pantalone e una maglia?" domando sperando in un si.

"No. Scegli."

"Almeno fammi mettere quello che voglio! E poi è un pranzo non una cena e non penso proprio che Jungkook venga in smoking." dico incrociando le braccia al petto ricevendo uno sbuffo da parte sua "Quale dei due Jo?" chiede ancora.

"Quello nero." rispondo abbassando lo sguardo.

"Ok, mettiti i tacchi mi raccomando e lascia i capelli sciolti." si raccomanda prima di uscire dalla stanza. Appena si richiude la porta alle spalle lancio il vestito sul letto e inizio a tirare pugni al muro per evitare di urlare e prendere una sgridata da mia madre "Lascia i capelli sciolti e metti i tacchi." sussurro imitando la sua voce "Io non ci voglio andare!" sbuffo ma alla fine mi arrendo, consapevole di non poter vincere contro mia madre e quindi inizio a prepararmi per andare a pranzare con Jeon Jungkook uno tra i ragazzi più ricchi di Seoul che tutte le ragazze desiderano, tutte tranne me...

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora