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La serata è passata tranquillamente : abbiamo mangiato la pizza e abbiamo guardato
un film che sarebbe dovuto essere un horror ma non lo era per nulla. Quando i Park se ne sono andati mi sono rintanata nella mia stanza e sono andata a dormire ma mi sono svegliata nel bel mezzo della notte a causa dei miei che erano tornati e hanno fatto rumore.

Un po' di rispetto per chi dorme no eh?

Io e Jimin ci siamo organizzati meglio per il mare e ha detto che mi passerà a prendere alle dieci ovvero tra un'ora. I miei sono usciti questa mattina alle otto perchè sono andati a casa di un socio di mio padre e passeranno la giornata lì, quindi posso stare tranquilla. Taehyung ha detto che mi coprirà nel caso Jungkook verrà qui e gliene sono grata. Inoltre abbiamo chiesto anche ai due fidanzatini se volevano venire ma hanno deciso di rimanere qui e stare in piscina, decisione loro.
Una volta pronta indosso il mio amato costume bianco con alcune righe nere e poi mi pettino i capelli.

Indosso una copricostume e vado in cucina per fare colazione dove incontro Taehyung che stava messaggiando "Con chi parli?"

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Indosso una copricostume e vado in cucina per fare colazione dove incontro Taehyung che stava messaggiando "Con chi parli?"

"Con Lyla...stanno venendo." dice spegnendo il cellulare e sedendosi dinanzi a me "Fammi stare tranquillo, capito?" chiede inarcando un sopracciglio.

"Si, stai tranquillo." gli sorrido "Tu piuttosto dai modo alla mia amica di camminare domani ok?" chiedo con un ghigno.

"Jo!"

"Si..." rispondo scrollando le spalle.

"Ma non puoi dire queste cose! Sono tuo fratello?" dice incrociando le braccia.

"E quindi?" inarco un sopracciglio e poi sento un clacson "Io vado...mi raccomando!" gli urlo mentre esco dalla porta.

"Chiamami quando arrivi!"

"Si! Ciao!" esco di casa e mi dirigo verso il cancello dove vedo Lyla scendere dalla macchina e roteare gli occhi a tutte le raccomandazioni del fratello.

Ti capisco amica mia.

"Hey!" saluto entrambi e Lyla mi abbraccia per poi entrare in casa mentre io entro in macchina "Giorno." saluto.

"Ciao." Jimin ricambia il saluto dandomi un bacio a stampo e poi parte diretto verso il mare.

"Sei sicura che i tuoi non siano in casa?" chiede inarcando un sopracciglio.

"Stai tranquillo, sono a casa di un amico di mio padre." dico afferrando il cellulare e aprendo la fotocamera.

"Che stai facendo?" chiedo guardandomi con la coda dell'occhio.

"Tu guarda avanti." dico e scatto una fotografia.

"Mi hai fatto una foto?" chiede con una risata.

"Io? No." dico innocentemente.

Il viaggio sembra durare due minuti quando invece è durato mezz'ora. Arrivati alla spiaggia ho preso il mio zaino e mi sono diretta verso l'ombrellone che ci avevano assegnato togliendomi velocemente il copricostume "Dai Jimin andiamo in acqua!" dico iniziando a camminare all'indietro.

"Aspetta!" si toglie velocemente la maglietta e inizia a correre passandomi vicino "Chi arriva per ultimo guida al ritorno!" urla e subito inizio a correre ma arriva prima lui di me e subito si tuffa "Jimin ma l'acqua è bassissima!"

Si è letteralmente tuffato a riva!

Esce dall'acqua con un sorriso sulle labbra "Guiderai tu."

"Lo so." sbuffo e lui mi afferra per i fianchi "Non essere dispiaciuta, sei stata troppo lenta."

"Gne gne." gli faccio la linguaccia e sfuggo alla sua presa per andare all'acqua un po' più alta e quando quest'ultima mi arriva a metà pancia mi accascio per bagnarmi fino alle spalle e non molto dopo Jimin mi segue mentre scuote la testa schizzando delle goccioline di acqua dato i suoi capelli bagnati.

"Tu non ti bagni i capelli?" chiede avvicinandosi a me e accovacciandosi alla mia altezza.

"Non ora." rispondo e in men di un secondo mi ritrovo sott'acqua e quando riemergo guardò con occhi pieni di odio Jimin "Io ti uccido."

"Ti ho solo fatto fare un bagno." si giustifica alzando le mani.

"Io ti-" vado contro di lui premendo le mani sulle sue spalle per mandarlo sott'acqua ma lui mi afferra per la vita alzandosi e così non riesco più a fare forza per mandato sotto ma continuo a rimanere aggrappata alle sue spalle per evitare di cadere "Dai Jimin mettimi giù!" mi lamento e con una risata inizia a farmi scendere delicatamente giù ma fa allacciare le mie gambe alla sua vita e le mie braccia dietro il suo collo mentre cammina sempre di più verso l'interno fino a quando l'acqua non gli arriva alle spalle. Mi guarda con un sorrisetto e mi bacia dolcemente la guancia "Non pensavo fossi così dolce." dico guardandolo negli occhi.

"So essere dolce quando devo esserlo." rispondo alzando le spalle.

"Jimin" lo richiamo.

"Mh?"

"Baciami."

"Ai tuoi ordini." ghigna per poi avvicinare il volto al mio e unire le labbra con le mie in un dolce e casto bacio.

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora