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Dopo aver posato Dakota nel suo box mi accerto che non ci sia nessuno e afferro Jimin per mano portandolo a casa mia ma quando faccio per aprire la porta mi ferma "Che c'è?" chiedo.

"C'è Tan in casa, non posso entrare, lo direbbe ai tuoi e tu sarai fregata."

"Tranquillo, Tan è dalla mia parte." gli faccio l'occhiolino e apro la porta di casa dirigendomi verso la palestra seguita da Jimin che pare teso "Tada!" dico aprendo la porta e mostrandogli la palestra.

"Cavolo, c'è di tutto!" dice entrando e guardandosi attorno.

"Già" sorrido entrando e chiudendomi la porta alle spalle "Allora...come è il tuo allenamento?" chiedo parandomici davanti con un sorriso raggiante in volto.

"Non riusciresti mai a fare il mio allenamento." dice con un ghigno in volto.

"Scommettiamo?"

"Se ci riesci ti prometto che farò tutto quello che vuoi."

"Tutto tutto?" chiedo con un sorrisino.

"Tutto tutto." risponde.

"Ti sei scavato la fossa da sola Park."

"Vedremo principessa." mi stampa un bacio e si mette su un tapis roulant "Allora?" salgo su un tapis roulant vicino a quello dove è lui è lo accendo iniziando a correre alla stessa velocità che corre lui.

Non so a cosa sta andando in contro.

"Ah! Te l'avevo detto che vincevo!" dico incrociando le braccia al petto.

"Ma come..." si siede a terra con il fiatone.

"Caro Jimin io sono  molto competitiva." dico sedendomi accanto a lui.

"Ho notato." sbuffa e ridendo mi siedo sulle sue gambe mentre allaccio le braccia intorno al suo collo.

"Quindi? Che devo fare?" chiede.

"Per prima cosa mi aiuti a preparare le pizze." dico iniziando a contare sulle mani "Domani hai da fare? No giusto?" chiedo con un piccolo ghigno "Che ne dici di andare al mare?"

"Jo sai che non posso i tuoi mi ucciderebbero."

"Non ti uccideranno perchè i miei domani non sono a casa." dico avvicinando il volto al suo "Perciò domani possiamo tranquillamente andare al mare."

"Jo tu devi studiare." dice circondando la mia vita con le sue braccia.

"Oggi ho studiato un argomento in più, perciò sono avvantaggiata." dico.

"Tu domani non dovresti studiare con Jeon?" chiede con una smorfia.

"Annullerò tutto, dai Jimin!" lo prego.

"Non possiamo rischiare così tanto." dice serio "Sai che se si venisse a scoprire qualcosa i tuoi mi ucciderebbero e io e te non ci vedremo più e poi ti manderebbero in meno di un secondo a Seul." aggiunge guardando in basso.

"Jimin so quel che faccio e devi stare tranquillo, ok?" chiedo appoggiando la fronte alla sua "Fidati di me."

Mi sorride accarezzandomi una guancia per poi lasciarmi un bacio a stampo. Mi alzo e aiuto anche lui a farlo "Ora vieni." gli afferro la mano e lo conduco in camera di mio fratello "Che stai facendo?"

"Dobbiamo lavarci." dico mentre mi metto in punta di piedi per afferrare una maglia di mio fratello.

"Dobbiamo?" chiede guardandomi mentre inclina la testa di lato.

"Mhmh." annuisco afferrando anche il pantalone di una tuta "Tieni." gli passo tutto e poi esco dalla stanza e faccio per dirigermi in bagno ma lui va in camera mia "Dove vai?"

"Non dovevamo lavarci?" chiede con un ghigno.

"No, devi lavarti." lo correggo e gli afferro una mano "Questo è il bagno, lavati e per favore bussa prima di entrare in camera." gli dico e rido divertita dalla sua espressione sconsolata. Mi alzo sulle punte dandogli un bacio "Vado a lavarmi." faccio un occhiolino e mi dirigo in camera mia per farmi una bella doccia rinfrescante.

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora