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"Dai sono stata utile alla fine." ridacchia Haneul facendo qualche passo indietro e osservando le diverse foto appese alla parete dove è poggiato il letto.

"Già, grazie davvero." dico facendo un piccolo inchino.

"Ma cosa ti inchini! Ormai siamo amiche non preoccuparti di essere formale." mi sorride dolcemente "Comunque sono davvero belle tutte quelle fotografie e buffe." dice ridendo posando lo sguardo su una fotografia mia e di Jimin che facciamo la liguaccia.

"Non sono un'amente delle pose, preferisco le fotografie spontanee." Rispondo scrollando le spalle e sedendomi sul mio letto.

"Suppongo che quello sia il tuo ragazzo." Dice sedendosi accanto a me e posando lo sguardo sulla fotografia sul mio comodino.

"Si."

"Siete davvero carini insieme." dice continuando a guardare la foto "Va in un'altra università?" chiede.

"No, non frequenta l'università." Rispondo alzandomi e poggiando i vari scatoloni vuoti in un angolo della stanza.

"Non sei di Seul vero?"

"No, sono di Busan."

"Io di Daegu." Dice sospirando "E sono nella tua stessa situazione: il mio ragazzo è rimasto lì per lavorare e mi verrà a trovare tra qualche settimana."

"Ma sul regolamento scolastico c'è scritto che non ci potranno essere visite fino alla fine del primo semestre."

"Non mi metto a pensare al regolamento!" dice buttandosi di schiena sul mio letto "Tanto nel weekend possiamo uscire dal campus e passare le giornate fuori quindi non sarà un problema vederlo, il problema vero sarà farlo entrare qui."

"Sai che se ti beccano sei nei guai vero?"

"Sono anni che vengo in questa scuola eppure sono sempre riuscita a farla franca, non ti preoccupare." Dice per poi sedersi con le gambe incrociate "Hey perché non fai venire il tuo ragazzo?"

"Non penso che-"

"Andiamo! Non adesso, quando anche Chan potrà venire inviti anche lui! Poi ti aiuto io a farlo intrufolare, ci stai?" chiede con gli occhi che le brillano.

"Non ti piacciono le regole vero?" ridacchio.

"Mh, non tanto." Risponde con una risata.

"Ne parlerò con Jimin."

"Bene." Dice alzandosi e guardando lo schermo del cellulare "Adesso andiamo che Taeyong e Lucas ci stanno aspettando."

La seguo fuori dalla stanza fino in ascensore "Hanno la tua età?" chiedo.

"Sono entrambi al terzo anno ma Taeyong ha ventitrè anni e Lucas ventuno." Spiega.

"Bello sono la più piccola." Ridacchio mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Quei due in realtà hanno due anni fidati." Dice uscendo dall'ascensore che era arrivato al piano terra "E poi sono molto confidenziali, non ti faranno sentire a disagio te lo prometto."

La seguo fuori dalla struttura finché, dopo aver attraversato metà campus, non si ferma davanti un piccolo pub dove in un tavolo vicino la vetrina due ragazzi sventolano le mani verso di noi. Appena entrate quei due abbracciano Haneul con un sorriso stampato in viso e io resto qualche passo più indietro avvolta nel mio imbarazzo.

"Chi è lei?" chiede il più alto tra i due. Poso lo sguardo su di lui e devo realmente fare i complimenti alla mamma, ha la pelle leggermente più scura, i capelli neri tirati indietro e gli occhi marroni tondi e amorevoli.

"Lei è Jo, l'ho conosciuta quando sono arrivata." Dice Haneul "Jo lui è Lucas, mentre lui è Taeyong." Indica prima il ragazzo più alto e poi quello più basso che mi sorride porgendomi la mano "Piacere."

"Piacere mio."

Quel ragazzo continua ad avere sul viso un tenero sorriso e io ricambio intenerita, sembra un piccolo angelo. I capelli biondi gli ricadono sugli occhi dal taglio a mandorla.

"Su, sediamoci che ho una fame da lupi." Dice Lucas posandosi una mano sulla pancia e facendo il broncio. Ci accomodiamo al tavolo dove erano prima i due, io mi siedo accanto ad Haneul mentre Taeyong e Lucas si siedono davanti a noi.

"Quanti anni hai?" mi chiede Taeyong.

"Diciotto." Rispondo afferrando il menu e cercando qualcosa che possa piacermi.

"Aww, sei piccolina." Dice Lucas sorridendo e annuisco abbassando il capo.

"Allora come te la sei passato quest'estate?" chiede poi rivolto ad Haneul.

"Sono stata a Daegu insieme a Chan e abbiamo visitato qualche città vicina ma nulla di che, però non mi lamento. Voi?" chiede e i due ridacchiano "Feste, tante feste e tanta fi-"

"Lucas." Lo riprende Haneul ridacchiando.

"Oh scusate." Dice lui soffocando una risata.

"Te l'ho detto che erano due stupidi." Sussurra la mora al mio orecchio facendomi ridacchiare.

"Hey! La mamma non te l'ha detto che è maleducazione parlare all'orecchio?" chiede Taeyung facendo una faccia offesa e incrociando le braccia al petto.

"Mia mamma è troppo impegnata a scoparsi ogni persona presente sulla faccia della terra per pensare alla mia educazione tappo." Lo schernisce lei ridacchiando.

"Intanto sono più alto di te." Dice facendole la linguaccia.

"Tu invece?" mi chiedono poi girandosi verso di me "Come te la sei passata?"

"Ho...ho avuto qualche problema in famiglia ma per il resto non posso lamentarmi." dico scrollando le spalle.

"In camera tua ho visto delle tue foto con un cavallo, è tuo?" chiede Haneul.

"Si, faccio equitazione. Ho una scuderia a casa."

"Che figo!" dicono insieme Taeyong e Lucas "Quest'estate devi invitarci!" dice poi il biondo.

"Di dove sei?" chiede Lucas.

"Busan."

"Io sono di Hong-Kong mentre Taeyong di Gwanakgu."

"Non sei coreano." Osservo.

"No, sono Cinese."

"Ho sempre desiderato andare in Cina ma non ci sono mai andata."

"Ti ci porto io!" dice con un tenero sorriso.

"Frena tigre, è fidanzata." Ridacchia Haneul.

"E quindi? Viene anche il tuo ragazzo, no problem." Dice sorridendomi ancora.

Ma non gli viene un paralisi facciale?

"Affare fatto." Dico e gli afferro la mano da prima tesa.

"Bene chi viene con noi?" chiede rivolgendosi agli altri e due.

"Sisi andiamo tutti in Cina, adesso però mangiamo perché ho fame." Si lamenta Haneul afferrando il menu e iniziando a leggere le varie pietanze stessa cosa che faccio io.

"Come mai sei venuta prima?" chiede Taeyong preso dalla curiosità.

"La mamma non te l'ha detto che è maleducazione fare il quarto grado a chi non consoci?" chiede Haneul per prenderlo in giro.

"Zitta tappa." Risponde lui con un sorriso sghembo tornando a guardare me.

"Ho fatto arrabbiare i miei e mi hanno spedito qui." Rispondo scrollando le spalle.

"Wow, ribelle la ragazza." Ridacchia seguito da me "Ok la smetto di fare domande, ho fame anch'io."

"Ti sei deciso a chiudere quel megafono?" chiede Lucas prendendolo in giro.

"Non parlare tu, occhi a palla."

E così tra prese in giro, risate e chiacchiere passa uno dei miei primi pomeriggi insieme a questi tre ragazzi.

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora