Appena Jungkook e i suoi genitori se ne vanno vado in camera per sciogliermi velocemente i capelli e spostarli davanti al mio collo per cercare di evitare di far vedere il segno procuratomi da Jungkook a Jimin. Avrei potuto benissimo coprirlo con del fondotinta ma non riesco a fare in tempo, sono in ritardo di un'ora piena. Appena sistemati i capelli scendo velocemente dirigendomi verso il fienile e appena entro vedo Jimin seduto sulle balle di fieno che gioca al cellulare, mi richiudo la porta alle spalle e quel minimo rumore fa alzare lo sguardo al corvino che ripone il cellulare in tasca e si alza incrociando le braccia al petto "Io ti uccido."
"Jimin scusami..."
"Scusami?! Sono stato in pensiero tutto il giorno! Non mi hai mandato alcun messaggio che ti avevo raccomandato non hai risposto ai miei messaggi e tantomeno alle mie chiamate!" dice avvicinandosi a me e guardandomi dritta negli occhi.
"Si lo so...mi si è scaricato il cellulare scusami." dico abbassando lo sguardo.
"Potevi chiamare tuo fratello con il cellulare di qualcuno e poi farti passare me! Jo non ho fatto altro che pensare a te per tutto il giorno, mi sono realmente preoccupato." dice l'ultima frase addolcendo il tono di voce e io gli sorrido innocente avvicinandomi e circolando il suo collo con le mie braccia mentre lui mi abbraccia dai fianchi "Quindi hai pensato tutto il tempo a me?" sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra e con un ghigno unisce le labbra alle mie mentre io mi alzo sulle punte per arrivare meglio alla sua altezza. Ci stacchiamo con il fiato corto e Jimin mi bacia la punta del naso facendomi sorridere "Come è andata?"
"Tutto ok, non è stato esageratamente difficile."
"Grandioso! Invece Jungkook? Come si è comportato?" chiede ancora.
"Oh...mh...t-tutto ok. Non abbiamo neanche parlato molto."
Già non abbiamo parlato molto ma in compenso mi ha fatto un succhiotto.
"Tua madre ha detto che sabato devo venire il pomeriggio perchè ci sarà una festa e devo fare da cameriere anche se sono uno stalliere." dice con una mezza risata "Di che festa si tratta?"
"Mh...a proposito di questo." inizio mordendomi il labbro "Quella festa è per un mesiversario..."
"E di chi?" chiede non capendo.
"M-Mio e di Jungkook..." sussurro ma capisco che ha sentito quando vedo i suoi occhi spalancarsi.
"Cosa?!" chiede sciogliendo l'abbraccio.
"Si...Jimin ti giuro che ho fatto di tutto per farle cambiare idea ma non mi ha ascoltato!" dico subito.
"Mesiversario?" chiede come se non avesse sentito nulla di quello che ho appena detto "Festeggerete il vostro mesiversario quando il tuo ragazzo sono io?!" chiede urlando e la vena che ha sul collo inizia a pulsare.
"Si ma-"
"Ma cosa?!" mi interrompe "Mi avevi promesso che lo avresti lasciato subito invece sono due settimane che continui così!"
"Jimin non è facile come pensi tu?"
"Perchè non è facile? Hai pura di ferire i suoi sentimenti per caso?" chiede ironico.
"Non mi interessa nulla di Jungkook!" sbraito "Se io lo lasciassi non ho la minima idea di quello che potrebbe combinare mia madre! Prima di lasciarlo devo affrontare lei ma non so come farlo!"
"Tua madre non può infierire su tutto!"
"Invece può e lo fa! E io sono costretta a stare alle sue regole altrimenti arriverà addirittura a sbattermi fuori di casa!" gli urlo contro "Ti ho chiesto del tempo ma non pare che tu me lo stia dando!"
"Devi anche capirmi! Io non riesco a vederti in sua compagnia e per di più sabato che potevo passare una tranquilla giornata con gli amici devo stare qui a vederti fare la finta innamorata con lui! Mentre io servo stuzzichini!"
"Ma che vuoi?! Se ci devi venire scazzato non ci venire!"
"Se non ci venissi perderei il lavoro!" dice serio.
"Ascolta Jimin mi devi dare un po' di tempo e basta. Ma devi venirmi incontro."
"Io non ci riesco." dice poggiando una mano sulla mia guancia "Non riesco a vederti con lui principessa."
"So che è dura ma ti prego stringi i denti e per di più io passo tutte le giornate interamente con te e ora potrò passare ancora più tempo in tua compagnia siccome non devo più studiare." dico con un tenero sorriso che gli fa addolcire lo sguardo.
"Scusa se ho perso le staffe." sussurra a pochi centimetri dal mio volto.
"Non preoccuparti, anch'io avrei fatto la stessa cosa se mi fossi trovata al tuo posto." gli sorrido dolcemente e incollo le labbra alle sue mentre mi spinge all'indietro finché la mia schiena non tocca il muro. Continua a baciarmi e inizia a scendere baciando la mia mascella mentre io gli accarezzo i capelli e chiudo gli occhi godendomi quel momento dimenticandomi totalmente del succhiotto che mi ha fatto Jungkook ma appena Jimin inizia a baciare il mio collo per poi subito dopo allontanarsi e guardarmi male capisco che mi trovo in un casino.
"Quello non te l'ho fatto io." dice severo.
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Cresciuti al contrario
Fanfiction[COMPLETA]✅ Lei : una ragazza colta dal carattere forte e ribelle che vive nel suo mondo perfetto costituito da amici e famiglia. Lui: un ragazzo che ha superato a malapena l'esame di stato del quinto superiore dal ribelle che ne combina di tutti i...