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Durante il viaggio non parliamo molto ma mi sto annoiando perciò decido di accendere la radio per spezzare quel silenzio e subito parte una canzone che mi piace molto e inizio a canticchiarla mentre guardo fuori dal finestrino "Sai cantare?" mi chiede Jimin mentre guarda la strada.

"No." rispondo tranquilla.

"Non ti credo." dice lanciandomi un'occhiata.

"Credici perché è la verità. Io e il canto siamo due cose totalmente separate." dico.

"Però prima stavi canticchiando."

"Se non so cantare non vuol dire che non posso canticchiare una canzone." dico sbuffando "Tu invece? Sai cantare?"

"Quante volte devo dirti che so fare tutto?" chiede con un sorrisetto.

"Eppure non sai comportarti in modo opportuno con una ragazza" sussurro.

"Io so comportarmi bene con una ragazza!" mi riprende.

"Non pare." dico scrollando le spalle.

"Se mi sono comportato male con te non vuol dire che non so comportarmi bene con le altre ragazze!" si giustifica "E poi sei stata tu la prima a trattarmi male!"

"Non è vero!" ribatto "Io mi sono scusata in modo gentile con te sei tu che mi hai risposto male." dico incrociando le braccia.

"D'accordo, hai ragione." sbuffa "Però ora non mi sto comportando male anzi ti voglio anche dare una mano per le gare quindi mi sto comportando benissimo."

"Vedremo come ti comporterai domani." dico con aria altezzosa.

"Sei pronta a passare un'intera serata con me principessa?" chiede mentre parcheggia accanto la macchina di mio fratello.

"Ci saranno anche Lyla e Taehyung, non starò sola con te." dico scendendo dall'abitacolo.

"Quei due si stanno facendo interamente i fatti loro!"

"E' tua sorella non dovresti essere geloso?" chiedo incrociando le braccia.

"Non di Taehyung." risponde chiudendo la portiera "Lo conosco dalle superiori ed è il mio migliore amico, mi fido ciecamente di tuo fratello." dice affiancandomi e facendo segno con la testa di entrare. Appena entriamo individuiamo Tae e Lyla così andiamo a sederci affianco a loro. Io ho Lyla di fianco e Jimin di fronte mentre mio fratello è seduto vicino a Jimin e ovviamente di fronte alla mia amica.

"Grazie per la considerazione eh." sbuffo appendendo la mia borsa allo schienale della sedia ma quei due non mi si filano di striscio e sbuffo ancora una volta iniziando a controllare il menu seguita dalle risate di Jimin "Smettila di ridere!"

"Sei troppo divertente quando ti arrabbi."

"Non sono arrabbiata Park."

"Se lo dici tu." sospira e inizia a guardare il menu mentre quei due continuano a parlare e a sorridersi.

Quando arriva il cameriere prendiamo le nostre ordinazioni e mentre aspetto che arrivino decido di andare fuori per prendermi una boccata d'aria ma vengo seguita da qualcuno "Perché sei uscito?" chiedo.

"Non volevo stare a sentire quei due e poi non si può fumare dentro." dice accendendosi una sigaretta.

"Tu fumi?" chiedo spalancando gli occhi.

"Già."

"Da quanto?" chiedo curiosa.

"Da quando avevo quindici anni." risponde.

"Cioè fumi da sei anni." mi faccio il conto mentalmente.

"Esatto." risponde cacciando fuori una nuvola di fumo "Tu non hai mai provato?"

"Qualche volta." rispondo abbassando il capo.

"Davvero?" chiede sgranando gli occhi.

"E' così shoccante?" chiedo roteando gli occhi.

"Si...cioè no non me lo sarei aspettato da te!" dice "Insomma se la solita brava ragazza che non fuma, non beve, non esce di nascosto e non combina casini. La classica ragazza che ogni genitore vorrebbe." dice inspirando il fumo.

"Ti sbagli. Ho fumato qualche volta, ho bevuto fino a sbronzarmi e sono uscita qualche volta di nascosto."

"Stai scherzando?"

"No, Jimin. I miei vogliono che io sia la figlia perfetta che fa tutto quello che dicono e che non combini casini. Ma io non sono così. Voglio uscire la sera e tornare la mattina dopo, voglio sbronzarmi e combinare casini. Ma non possouscire la sera senza che i miei lo sappiano è difficile perché casa mia è piena di telecamere e sono stata fortunata che sono riuscita a disattivarle giusto per il tempo in cui sarei dovuta uscire e poi quando uscivo era per incontrare tua sorella e la maggior parte delle volte facevamo una passeggiata per la città mentre una volta siamo andate in discoteca...quando ti ho rovesciato il drink addosso."

"Quindi eri con mia sorella?" chiede.

"Si...ma sono pochissime le volte che usciamo. Ci conosciamo da un anno e ci siamo viste fuori casa mia solo cinque volte."

"Io vorrei avere una vita come la tua, tranne per il fatto che sei limitata a fare tutto."

"E io ne vorrei una come la tua." dico abbassando lo sguardo.

"Sicura?" chiede con un sorrisetto.

"Magari."

"Io questa settimana sono impegnato con il lavoro e poi devo aiutare te, ma se vuoi sabato posso portarti un po' per il mio quartiere, puoi conoscere il resto dei miei amici e ti farò divertire. Che ne dici?" chiede buttando a terra la sigaretta.

"Perché lo faresti?"

"Perché hai diciannove anni e non puoi stare alle stupide regole dei tuoi genitori! Devi vivere! Si vive una volta sola nella vita." dice mettendosi le mani in tasca.

"Devo trovare il modo per uscire di casa." dico sapendo già che non ci riuscirò.

"Fatti aiutare da Taehyung."

"Io-"

"Fidati che ne sarebbe felice poi magari viene e se ne sta con Lyla, che ne dici?"

"Va bene."

Mi sorride e poi mi fa cenno di entrare. Lo seguo senza dire niente con un sorriso in volto.

Forse è davvero così gentile come dice di essere.

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora