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Finito di aver pulito tutto Taehyung riaccompagna Lyla a casa mentre io afferrò Jimin per un braccio portandolo in camera mia. Una volta entrata chiudo la porta a chiave, non vorrei che mia madre entrasse trovando Jimin con me. Mi dirigo verso il letto sdraiandomi come se fossi un stella e chiudendo gli occhi lasciandomi ad un sospiro parecchio lungo "Sei stanca?" chiede sedendosi accanto a me "Non molto." dico aprendo gli occhi.

"Se vuoi puoi fare una doccia." dico indicando il bagno.

"E cosa indosso?" chiede inarcando un sopracciglio ed io mi alzo per andare a prendere dei pantaloni ed una maglia di Taehyung che gli avevo rubato prima "Tieni, sono di Tae."

"Hai pensato proprio a tutto principessa."

"Già, ora vai." gli do i vestiti e lui va in bagno per lavarsi mentre io mi stendo ancora sul letto girandomi di schiena alla porta del bagno e chiudendo gli occhi rilassandomi. Il rumore dell'acqua dopo un po' cessa e sento la porta del bagno aprisi ma non mi giro e sento il materasso abbassarsi sotto il peso di Jimin che si sdraia accanto a me circondandomi un fianco con un braccio. Mi giro verso di lui notando i suoi capelli ancora bagnati e il dolce sorriso che mi rivolge. Mi avvicino di più a lui mettendo il viso nell'incavo del suo collo mentre Jimin mi bacia il collo. Alzo il viso sorridendogli e lui mi accarezza i capelli "Sai che stiamo rischiando vero?"

"Si, ma non mi interessa più di tanto."

"Ascolta." si siede facendomi fare la stessa cosa e resto a guardarlo in attesa che continui "So che stiamo bene insieme ma siamo letteralmente cresciuti al contrario." dice prendendo le mie mani tra le sue "I nostri modi di vivere sono completamente diversi : tu vivi in tutto questo lusso, non ti manca nulla. Io invece ho a malapena un tetto e ho una macchina e una moto solamente grazie a te." dice guardandomi triste.

"Non mi interessa nulla di tutto questo." dice prendendogli il viso tra le mani "E poi s'impara di più da un mare mosso che da una piscina." gli sorrido unendo le labbra alle sue "E tu sei il mio mare, impetuoso e tutto da scoprire." mi sorride stringendomi forte a se e unisce ancora una volta le labbra alle mie facendo pressione contro il mio corpo e facendomi sdraiare con lui completamente sopra di me. Mi accarezza delicatamente i fianchi mentre io gioco con i suoi capelli corvini ancora umidi. Il bacio è casto e tranquillo e sorrido quando Jimin cerca di azzardare qualcosa di più. Gli lascio campo libero e inizia a baciarmi la mascella per poi arrivare al collo e non molto dopo iniziò a sentire un leggero bruciore che mi fa sorridere ancora di più "Non ti azzardare a coprirlo." sussurra continuando a baciare il mio collo passando dal lato destro al sinistro "E cosa direi a mia madre?"

"Puoi sempre usare la scusa che è stato il suo adorato Jungkook."

"Jimin..." non mi da ascolto e torna a baciare le mie labbra ma si allontana quando qualcuno bussa alla porta "Chi è?" chiedo.

"Sono Taehyung." dice la voce fredda di mio fratello. Sbuffo e mi alzo dal letto andando ad aprire "Perchè avevi chiuso a chiave?"

"E se la mamma entrasse domattina?" chiedo ovvia e dopo averci pensato annuisce "Che stavate facendo?" guarda sia me che Jimin.

"Tae stavamo parlando." sbuffo e Jimin trattiene una piccola risata.

"Ok...io vado a dormire, buonanotte."

"Notte." salutiamo io e Jimin e dopo averci lanciato un'ultima occhiata se ne va e io richiudo la porta tornando a sedermi accanto a Jimin "Odio quando fa così."

"È solamente protettivo." scrolla le spalle e si sdraia tirandomi a se e facendomi poggiare la testa sul suo petto mentre gioca con i diversi bracciali che porto al braccio.

"Posso farti una domanda?"

"Certo." annuisco.

"Mi hai detto di essere per metà italiana quindi sai anche parlare l'italiano?" chiede.

"Ovvio." rispondo.

"Insegnami qualcosa." dice e io giro il volto verso di lui "Che vuoi che ti dica?"

"Come si dice 'fidanzato'?" chiede e io rido leggermente dicendogli come si pronuncia quella parola in italiano e lui la ripete "Si dice così?" chiede dopo averla pronunciata ed io annuisco.

"Dimmi una parola e io indovino il significato."

Ci penso un po' su e dico le prime due parole che mi vengono in mente "Ti amo."

"Ti amo..." ripete "Che vorrà dire?" inizia a passarsi le mani fra i capelli fin quando dopo svariati tentativi si arrende.

"Significa 'ti amo'." gli spiego e mi guarda sorridendo "Ti amo anch'io." mi sorride ancora una volta un modo genuino e il mio cuore perde un battito. Gli lascio un casto bacio per poi domandargli "Che posto vorresti visitare in italia?"

"Non ne ho idea...tu hai visto tutto?"

"Mh no..." rispondo "Vorrei tanto visitare Verona, Venezia e la Sardegna."

"Ti ci vorrei tanto portare..." dice baciandomi la fronte.

"Ne avremo l'occasione vedrai." gli sorrido "Poi ovviamente dovrai visitare anche Roma!"

"Tu sei nata qui?" mi chiede.

"Si, ma ogni estate andavo con la mia famiglia nel paese natale di mia madre."

"Come si chiama?"

"Non ha importanza, è una piccola cittadina."

"Se un giorno andrò in Italia quella cittadina sarà la prima cosa che andrò a visitare."

"Ma non c'è nulla!"

"Voglio vedere la città da dove, anche se per metà, proviene la mia ragazza." dice guardandomi serio.

"Fai come vuoi." sbuffo e lui ride "Sei mai stata a Seul oltre che per andare a fare l'esame all'università?"

"Certo! Tantissime volte."

"Oh..."

"P-Però non l'ho mai visitata. Ci sono stata solamente per cene di lavoro di mio padre." dico velocemente.

"Ti piacerebbe andare un giorno con me? Visiteremo la città!"

"Certo! Sarebbe bellissimo." gli sorrido.

"Appena potrò ti prometto che ti porterò a Seul." mi abbraccia più forte di prima e mi lascia un bacio delicato sulle labbra "Ora dormi principessa, sono le quattro del mattino."

"Già?"

Lui annuisce e io mi accoccolo di più al suo petto dandogli un bacio sul collo prima di cadere tra le braccia di Morfeo.

Cresciuti al contrarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora