Daniel Ricciardo

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Per Marty_Mendes_   , spero ti piaccia ;)

Quello che le si prospettava era un anno pieno di sorprese secondo lei.

Daniel era alla Mclaren con Lando, lei era incinta di cinque mesi, era in corso una pandemia e sarebbe stato il decimo anniversario del loro primo incontro lo stesso giorno in cui la nuova monoposto sarebbe stata presentata.

Non era però l'unica sorpresa della giornata dato che ci sarebbe stata la festa per la rivelazione del sesso del figlio del pilota e della ragazza.

Esatto, proprio quando si erano arresi al fatto di non poter avere un figlio insieme e proprio quando avevano trovato quella felicità che gli mancava senza una bestiola per la casa nell'adozione di una bambina, lei aveva scoperto di crescere una vita nel suo grembo. Ah quanti pianti si erano fatti quei due, lui era persino corso sul balcone sotto la pioggia a gridare al mondo che sarebbe diventato padre, nuovamente, ritrovandosi il giorno dopo a letto con la febbre ma con il sorriso sulle labbra.

Quel giorno era uno dei giorni più belli della loro vita, assieme ai giorni in cui avevano stretto tra le braccia quella bimba i cui genitori non potevano darle una vita dignitosa e che avevano deciso di permettergli di avere il meglio, e quello in cui avevano finalmente realizzato che il frutto del loro amore sarebbe venuto al mondo. Il loro matrimonio ormai era un bellissimo giorno, ma che comunque era finito in secondo piano da quando un piccolo esserino era entrato a far parte delle loro vite.

Sulla macchina dell'uomo erano felici ma nervosi, lei piangeva e si mangiava le pellicine delle dita, Mya invece giocava con il suo peluche a forma di giraffa mentre chiedeva impacciatamente al papà quando sarebbero arrivati e a lui tremavano le mani sul volante; ma comunque i loro tre grandissimi sorrisoni bianchi splendevano nella grigia atmosfera britannica.

Arrivati, Zak li accolse nella sala in cui era già presente la macchina coperta da un telo blu, per poi prendere l'australiano e portarlo nei camerini per fargli indossare una tuta.

Lando prese la donna per un braccio mentre teneva sulle spalle la bimba di due anni e le condusse nella sala in cui si sarebbe tenuto il party. Lui era l'unico assieme al team principal che conosceva il sesso del nascituro ed era stato incaricato di preparare tutto, inclusi i palloncini che la famigliola avrebbe scoppiato, rivelando così una cascata di coriandoli rosa o blu... oppure entrambi!

Tutto era perfetto. Pasticcini colorati, tulle arancione, rosa, blu e bianco che avvolgeva le piglie della sede, regali dappertutto e palloncini marchiati Mclaren a coprire il soffitto. Due palloncini bianchi pendevano da fili di raso a cui erano attaccate molte foto dei due ragazzi e della piccola Mya che fecero nuovamente commuovere T/n. Pochi minuti e avrebbe scoperto se sarebbe diventata mamma di un maschietto o di un' altra donnina che avrebbe fatto impazzire Danny.

la MCL35M era stata svelata ed era davvero bella secondo lei. Aveva del potenziale. Ma aveva paura, era nervosa e stava di nuovo piangendo. Che casino.

Ricciardo, in una bellissima camicia di lino, raggiunse la moglie e la figlia per portarle a scoprire ciò che avevano voluto come sorpresa. Mya in braccio e T/n per mano, era l'uomo più felice del mondo in quel momento: si sentiva finalmente completo.

Si posizionarono sotto ai due palloncini dopo aver salutato ed abbracciato amici, colleghi, parenti e anche qualcuno che non avevano mai visto in vita propria. Lei si lisciò il vestito lungo bianco con una cintura blu e rosa sopra il pancione. A lui sembrava un angelo.

-Stai tranquilla. Se siamo insieme non devi avere paura di nulla-

- Amma apino ragione no paura io!-

Entrambi sorrisero guardandosi negli occhi e l'australiano fece un occhiolino alla bimba che si era nascosta tra i suoi  ricci . Daniel prese in mano lo spillo con cui avrebbe dovuto scoppiare il palloncino e Mya appoggiò la sua su quella da pilota dell'uomo; la donna respirava nervosamente, con una mano sul ventre e una avvolta attorno ad un altro spillo.

Scoppiarono insieme i due palloncini ma da lì uscirono solo brillantini arancioni. La piccola rideva sbattendo le manine mentre i due genitori erano occupati a lanciare occhiate all'altro pilota Mclaren, che se avessero potuto uccidere lo avrebbero fatto.

-Norris... HAI ROVINATO IL MOMENTO PIU' BELLO DELLA MIA VITA! APPENA POTRO' TI RIPAGHERO CON LA STESSA MONETA-

Il ragazzo, dal canto suo, era rimasto a bocca aperta e la sua pelle chiara aveva lasciato spazio ad un bel rosso Ferrari. T/n gli andò contro urlandogli di tutto mentre il marito cercava di calmarla tenendo per mano una bambina affascinata dai glitter arancioni; Zak intanto era sparito nel retro della sede ma nessuno se ne era accorto.

Dopo un omicidio con occultamento del cadavere il team principal tornò con due bei palloncini bianchi simili a quelli comprati dal ragazzo, che appese al soffitto sorridente. Daniel, ormai spettinato ed arreso, gli rivolse a sua volta un sorriso sghembo e si diresse sotto uno dei palloncini. 

Stavolta i palloncini avevano riversato sul pavimento brillantini blu da una parte e rosa dall'altra. Mentre Mya era in braccio a zio Lando, ora resuscitato,  il pilota e T/n si guardarono negli occhi lucidi, tenendo le mani sul viso dell'altro.

- Questo vuol dire che...-

-Sono due!-

Scoppiarono a piangere l'uno nelle braccia dell'altro mentre la piccolina della famiglia giocava con i capelli dell'inglese. Si erano dimenticati dell'accaduto, del dolore provato, delle lacrime versate, c'erano solo loro.

La donna, sotto lo sguardo innamorato di Ricciardo prese per mano la bambina e chinandosi le diede un bacio sulla fronte.

-Io bava soreina grande!-

-Certo amore, sarai una sorella maggiore meravigliosa-

-Tu papà vuolete ancoa bene me?-

-Te ne vorremo sempre Mya. Non lo dimenticare mai.-

Daniel e T/n ballarono abbracciati. Finalmente sarebbero stati una famiglia e il loro sogno si era avverato. Il loro amore era un amore vero, che sarebbe stato sempre il magnete che li avrebbe tenuti per tutta la vita l'uno accanto all'altro.

Erano loro cinque, loro cinque contro il mondo.













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