Reece Bibby

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-LONDRA FATTI SENTIRE PER T/N T/C!-

Lei salì sul palco ridendo per Blake e le sue mosse, con il suo basso a tracolla. Era euforico, ma da fuori poteva sembrare ubriaco e rendeva difficile alla ragazza restare seria per un attimo.
Lo Sheperd's Bush Empire era ancora più bello di quanto si fosse aspettata, visto con gli occhi di una che stava vivendo il suo sogno, ed era gremito di persone che urlavano il suo nome e lei non poteva fare altro che sorridere infinitamente a quella meravigliosa vista.

I ragazzi stavano suonando Medicine e Reece si girò mentre cantava uno dei pezzi che secondo T/n valorizzavano la sua voce.
Lei era lì sorridente, che stava suonando guardando Blake che ballava stranamente come se stesse vivendo il momento più bello della sua vita, ed in certo senso era così, ed era bellissima.
Lui aveva sempre visto in lei qualcosa di speciale e la apprezzava perché dimostrava che la bellezza non traspariva dalla pelle scoperta ma anche solo da un sorriso.
Era vestita con un completo gessato grigio e una camicia bianca su cui posavano delle bretelle; non aveva nulla di scoperto eppure aveva un fascino enorme.
Reece non riusciva più a smettere di sorridere anche se non la guardava, perché sapeva che era accanto a lui, a pensare come sempre che la sua voce fosse bellissima.

Erano arrivati in alto loro, tutti e quattro insieme anche se lei preferiva dare il merito a loro e restare dietro al palco ad osservarli.
Lei era parte della band da quando era stata creata e aveva contribuito tantissimo al successo, di cui faceva parte.

Stava in disparte perché aveva vissuto sulla pelle che la musica alla fine portava lontano dalla famiglia e dagli affetti, perciò anche se quello era il suo sogno si ritrovava sempre a debita distanza.
Sua madre era una delle chitarriste migliori al mondo ma per i concerti era costretta a lasciare T/n sempre da sola con una sconosciuta che le facesse da madre, mentre quella vera viaggiava per il mondo perdendosi la sua infanzia.
Alla fine però aveva capito che quello che la trasportava, che la teneva in vita era la passione che aveva per la musica e che lei aveva ereditato, e quindi non poteva portare rancore per questo soprattutto quando sua madre si ammalò.
Anche se lei l'aveva lasciata sola, T/n non poteva abbandonarla.

Lei però non aveva più una famiglia in un posto preciso, non aveva nessuno da abbandonare a casa, e quindi potè inseguire il suo sogno con la sua vera famiglia.
Blake, George e Reece.
Non sempre una famiglia deve essere di sangue, una famiglia la si sceglie.

Li aveva conosciuti quando erano ancora dei quindicenni e aveva cominciato subito a fare cover con loro e a suonare insieme.
Fino a quando non fu maggiorenne lei visse per metà a casa di uno dei tre e per l'altra metà con la balia sudamericana che l'aveva cresciuta e che la stava aiutando ad accudire l'unica rimasta della sua famiglia malata terminale, diventata come se fosse sua madre.
Quando aveva diciotto anni la battaglia della chitarrista contro un male troppo forte finì e lei si ritrovò sola, senza abbastanza soldi per mantenere se stessa e l'unica persona che le restava.
Aveva due lavori e si scapicollava da una parte all'altra della città ma riuscì comunque a diplomarsi con il massimo dei voti.
Dopo ciò si trasferì dai tre ragazzi, dove cominciarono a scrivere canzoni su canzoni cercando di coronare il loro sogno di arrivare sui palchi di tutto il mondo.

Piano piano diventarono tutti fratelli, tutti sapevano tutto di tutti ed i ragazzi la trattavano come la loro regina ma allo stesso tempo come se fosse l'unico fratello razionale della famiglia.
Reece invece aveva sempre avuto un rapporto unico con lei.
Durante i concerti voleva sentirla vicino, cercava di stare sempre accanto a lei durante le versioni acustiche, nelle riprese dei videoclip o durante le interviste.
Gli piaceva vederla cercare di non piangere durante i film sugli aerei oppure cantare usando una spazzola come microfono  mentre si asciugava i capelli castani sempre raccolti.
Si erano abituati ai suoi giorni no, a trovare il suo intimo nella biancheria  e a trovare tutte le chitarre in ordine accanto al muro.
Ormai era parte di loro come loro erano parte di lei.

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