Leopold Fitz- Agents of Shield

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I suoi capelli castani svolazzavano mentre la rampa del bus, da lei progettato, si abbassava.
Aveva un fucile con proiettili "della buonanotte" e gli occhi che le brillavano al solo pensiero di rinchiudere le persone che avevano fatto del male a lei e alla sua gemella e alla madre.
Non aveva però il coraggio di usare proiettili veri e propri, non voleva sporcarsi le mani del sangue delle persone anche se cattive, non era nelle sue corde.
Fitz non poteva fare altro che guardarla combattere schiena contro schiena con Triplett, perché non aveva il coraggio di dirle che la amava.
Era irraggiungibile secondo lui... la più giovane laureata all'accademia SHIELD divisione scienza e tecnologia, figlia di Phil Coulson, agente di livello nove addestrata al combattimento dalla Vedova Nera.
Era unica e bellissima ma non poteva essere sua.
L'aveva sempre osservata lavorare con Simmons nel loro laboratorio e piano piano se ne era innamorato, si era innamorato di quella magnifica ed intelligente ragazza che era la sua migliore amica.
Stava stendendo tutti con il suo nuovo fucile ideato dai colleghi quando da dietro arrivò Deathlok che cercò di soffocarla.
Con un colpo basso lo mese a terra e con uno dei suoi gadget inventati con Fitz lo mise fuori uso; lo portarono sul bus e subito l'ingegnere corse dalla ragazza per vedere se stava bene e la trovò a massaggiarsi il collo.
Di certo non le aveva giovato una presa così salda sul collo da parte di una protesi bionica.

F-" T/N tutto ok? Io posso aiutarti, Simmons potrebbe darti una pomata....mi dispiace, se solo fossi idoneo al combattimento...ti avrei protetta da....."-

T/N-" calmo Fitz, sto bene, d'altronde sono stata allenata dalla più brillante spia russa!"-

F-" sei sempre la solita...."-

Lei si alzò e si legò i capelli togliendosi il giubbotto antiproiettile restando in canotta. Si mise ai fornelli e preparò per lei e Fitz-simmons dei sandwich al prosciutto, mozzarella di bufala ed una piccola aggiunta di pesto.

F-" mi conosci troppo bene... delizioso"-

Disse Leo con la bocca piena di quella delizia preparata dalla sua amata.
Si diressero al laboratorio dove, come ogni notte, lavorarono senza sosta.
Entrò Grant Ward poco dopo per avvisarli di una riunione indetta da Phil, T/N sapeva benissimo di che organizzazione criminale faceva parte l'agente davanti a lei avendolo sentito parlare con una linea criptata assieme a John Garret. Si avvicinò a lui sciogliendo i capelli e infilandoci una mano dentro, si appoggiò al tavolo del laboratorio con entrambe le mani mettendo bene in mostra il décolleté

T/N-" Fitz-simmons perfavore potete andare? Ho da fare qui"-

Loro sconcertati se ne andarono. Fitz era inorridito, Ward non era altro che uno sciupafemmine e rubacuori. Le avrebbe fatto del male, ne era sicuro.
Però si fidava cecamente di lei.

Nel frattempo al laboratorio T/N si era avvicinata all'orecchio di Grant sussurrandogli frasi non da lei.
Gli aveva infilato le mani sotto la maglietta toccandogli i muscoli scolpiti, che a lei facevano schifo esattamente come l'uomo a cui appartenevano.
Lui dopo un po' cedette e cominciò a baciarle una delle spalle lasciate scoperte dall'indumento che indossava; le veniva da vomitare ma doveva attenersi al piano.
Gli sfilò la maglia mordendosi il labbro.

G-" e così sono il tuo tipo eh?"-

T/N-" oh Grant, sei il tipo di tutte. Penso che tutte le donne del mondo ora vorrebbero essere al mio posto."-

G-" tra poco urlerai te lo assicuro"-

T/N-" oh no mio caro, sarai tu ad urlare"-

G-" che cosa eccitante quando le donne prendono il comando"-

T/N-" allora è vero Ward"-

G-" cosa?"-

T/N-" che hai il cervello di una gallina! Urlerai per il calcio nei gioielli di famiglia che ti sto per dare, mi fai schifo, e anche tanto."-

Detto questo Ward provò il dolore delle ghette di T/N in mezzo alle sue gambe. Lei gli sparò un caricatore intero di proiettili di dendrotossina e lo legò al tavolo con corde di vibranio.
Con la ricetrasmittente chiamò i suoi compagni e gli illustrò ciò che sapeva.

T-" io e Fitz ci siamo appostati dentro Lola, abbiamo avuto seriamente paura che ci avresti fatto sesso"-

T/N-" non è il mio tipo, poi il mio cuore appartiene già ad una persona magnifica, che non appartiene all'Hydra"-

T-" Uuuuu e chi sarebbe? Papino lo sa?"-

T/N-" non sono fatti tuoi, e no paparino non lo sa"-

Disse T/N imitando la voce di Triplett.
Fitz si era fatto rosso durante la conversazione, ma anche triste pensando che lei non lo ritenesse alla sua altezza.
Torturarono per bene il traditore per avere informazioni e si diressero all' Hub che era sotto attacco dell'Hydra.
Come sempre era in prima linea per salvare gli alleati e mettere dentro i cattivi, era questo che l'ingegnere ammirava di lei, il fatto che non le fregasse nulla del piombo che le sfiorava il corpo, voleva soltanto proteggere gli altri.
Quel giorno però le costò la vita ciò, Garret le aveva svuotato un caricatore nell'addome, che sanguinava a fiotti sotto lo sguardo spaventato di Fitz.
Si chinò subito sul suo corpo scarlatto della sua migliore amica piangendo e urlando a Simmons di aiutarla. Tuttavia non si poteva fare più nulla per lei.
T/N fece segno al ragazzo di avvicinarsi alla sua bocca

T/N-" mh....Fitz i-io...lasciatemi andare....mh... andate avanti non pensate a me... ti amo Fitz, avertelo detto ora sul punto di morire è il mio unico rammarico."-

F-" N-No T/N non andare via, anche io ti amo, ma non riuscirei ad andare avanti senza di te. Sei la mia luce in tutta questa oscurità."-

Lei gli sorrise e gli baciò il naso bagnato dalle lacrime prima di smettere di respirare.
Gli occhi verdi erano aperti e non avevano più quella scintilla, i capelli erano rossi dal sangue che usciva a fiotti. Fitz riusciva solo ad urlare, era come bloccato.
Phil, anche lui in lacrime per la perdita della figlia, lo abbracciò e lo portò via da lì.
La squadra senza di lei non sarebbe più stata la stessa esattamente come il ragazzo che aveva perso un pezzo di se.

Due anni dopo

Fitz era nervoso, si rigirava tra le mani un anello con una pietra verde, una volta proprietà dell'unica donna che lui abbia mai amato.
L'aria che si respirava nell'agenzia di adozioni era profumata di pannolini puliti e creme.
Stava andando avanti, come lei le aveva chiesto.
Tutti gli avevano consigliato di trovare un distrazione, una moglie e cose così ma lui non avrebbe mai potuto amare una donna che non fosse T/N. Poi un giorno passeggiando dopo una stancante giornata da professore all'accademia dello SHIELD trovò quest'agenzia con fotografie di bambini piccoli e paffutelli, dati al mondo da coppie e madri che non avevano l'opportunità di crescerli al meglio.
Una di quelle foto attirò la sua attenzione, uan bambina con un ciuffetto spelacchiato di capelli castani che si chiamava T/N, esattamente come la donna meravigliosa e coraggiosa che si era sacrificata per loro.
Entrò e fissò un appuntamento per adottarla dopo aver fatto degli accurati test.
Quel giorno era arrivato e anche se era felice era nervoso, non sapeva come sarebbe stato avere una figlia.
Si era immaginato una famiglia con T/N, una casa in campagna con un seminterrato enorme per fare un laboratorio. Loro due da anziani seduti su una poltrona a dondolo innamorati come il primo giorno a guardare i nipotini scorrazzare per la stanza.
Tutto ciò era diverso, ma quella bambina le ricordava lei e poteva dargli tutto l'amore che doveva destinare a T/N.
Finalmente entrò un' omone con la neonata dentro ad un trasportino, era bellissima, esattamente come l'unica donna che Fitz avesse nel cuore.
Si commosse quando la prese in braccio ed immaginò di avere T/N accanto a se.

F-" adesso andiamo a conoscere la tua mamma"-

Portò la bambina davanti alla lapide piena di fiori colorati della ragazza e poi le fece vedere la sua targhetta sulla lastra degli agenti caduti in missione dell'accademia.
La sua vita era cambiata ed ora era finalmente felice dopo tanto tempo

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