Marcus Armstrong

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Richiesta di M1SS-MARVEL spero che ti piaccia (è un po' corto ma spero che il contenuto compensi) ❤

-Sai,  ieri sera ho visto un bel ragazzo...-

T/n sbuffò tirandosi il cappello di paglia sugli occhi. Come ogni anno da quando ne aveva ricordo, si ritrovava con la sua invadente cugina sul bordopiscina di una delle case di villeggiatura che possedevano i suoi genitori.
Come ogni anno si ritrovava a passare le prime settimane delle sue vacanze estive a Maranello per assistere alla Notte Rossa e, al contrario di quanto potevano pensare i suoi familiari, si annoiava a morte ad ascoltare gli assurdi pettegolezzi della cugina e i discorsi senza senso dei genitori.

-Era sicuramente straniero ed aveva una maglia rossa con un cavallo-

-Senti, Ambra. Siamo a Maranello, giusto?-
La ragazza annuì
-E allora la maglia rossa con il cavallo cosa sarà mai?-

Una macchina parcheggiò nel vialetto della villetta accanto e ne scese un ragazzo con un sorriso accecante.

-È LUI! OH MIO DIO È LUI!-

T/n alzò gli occhi al cielo.
La sua consanguinea stava sventolando le sue unghie rosso fuoco mentre ancheggiava spudoratamente in direzione del loro vicino.
Lui, sfoggiando la schiera di denti brillanti, alzò una mano e le salutò ricavando un bacio lanciato dalla più giovane e un cipiglio dalla più vecchia.

-E chi sarebbe questo?-

-Se mi avessi lasciato parlare ti avrei detto che è un neozelandese, un bel neozelandese.-

Non riusciva a non pensare quanto lei fosse diversa dalla figlia del suo supereroe nonché suo zio.
Ambra era una diciassettenne fin troppo espansiva e diventava pesante quando iniziava le sue digressioni sugli addominali degli americani e sui modi in cui cercava di farsi vedere da qualche povero malcapitato.
T/n invece era una semplice studentessa di criminologia che aveva da poco compiuto vent'anni, cinica ed indifferente a ciò che non succedeva nella sua mente o nei suoi libri.
Amava stare sulle sue e non sopportava i lunghi e superficiali discorsi della bionda con cui doveva passare tempo prezioso che avrebbe potuto spendere immersa nelle sue serie tv, nei libri oppure a fare un giro in bici nelle campagne dietro la cittadina.
Ma nonostante queste differenze e incongruenze erano accomunate negli esperimenti strampalati che facevano nelle serate in cui erano da sole in casa.

-Muffin stasera!-

Ambra entrò in casa con delle buste di carta contenenti uova e farina per provare a cucinare i muffin con la futura criminologa che stava ballando al suono dei vinili che si era portata in valigia.
Le due si misero sull'isola della cucina a mescolare tra loro gli ingredienti ma si resero conto alquanto presto che gli mancava una coda fondamentale.
Lo lievito.

Subito pensarono di uscire ed andarlo a comprare al panettiere in fondo al vialetto ma vedendo l'ora realizzarono che era ormai chiuso da quasi due ore così cercarono un' altra strategia.
Per gioco decisero di appendere alla staccionata che dava sul cortile accanto un biglietto in cui promettevano dei dolcetti in cambio di una bustina dell'ingrediente che gli mancava e poi si sedettero in veranda a giocare a carte in attesa di una risposta che non avrebbe tardato ad arrivare; nonostante ciò le ragazze, che non credevano minimamente in un riscontro dal ragazzo che pareva essere ospite dei vicini, decisero di preparare un fortino in mansarda ed ammazzarsi di serie tv lasciando l'impasto incompleto in cucina.

La mattina dopo la più grande uscì per annaffiare le piante di sua madre, sbuffando per via della fredda brezza che stava investendo quella mattina di giugno. Questa però fece svolazzare ua bustina blu attaccata alla recinzione che risaltava sul bianco della sua vernice, così si avvicinò e sorridendo notò un foglietto di carta fucsia appeso accanto al loro. Sopra, scritta con una grafia abbastanza illeggibile e sgrammaticata, c'era una risposta da parte di un certo Marcus A. che lei pensò essere lo straniero misterioso di cui sua cugina si era oramai invaghita.

" Da quanto dice il mio amico questo dovrebbe essere il miliore lievito che ha trovato nella fornacie in fondo alla strada. Conto sul muffin! Marcus A."

T/n rise nel vedere la confezione di lievito paneangeli presentatagli come la migliore trovata al forno di Pina. Senza pensarci girò il foglietto e vide una strana sequenza di numeri sul retro che poi identificò come un numero di telefono per via dell'emoji ammiccante disegnata accanto.

Quel muffin sarebbe stato l'inizio di una sconfinata storia d'amore fatta di farina e zucchero, iniziata durante la noiosa estate che lei avrebbe passato a Maranello.


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