♡IMMAGINA♡

Shawn Mendes

Erano così piccoli in mezzo a quell'immenso stadio, il Rogers Centre.

Per Shawn era così importante quel concerto che a forza di suonare per provare le canzoni gli facevano male le dita e aveva anche chiesto a T/n di aiutarlo con tutti gli strumenti; quei due erano fatti l'uno per l'altra e prima o poi se ne sarebbero resi conto, meglio tardi che mai d'altronde. Si erano conosciuti tramite le cover della ragazza su Youtube in cui inquadrava solo lo strumento che suonava, per paura di essere giudicata, e lui l'aveva contattata per chiederle del negozio di strumenti di suo nonno. Da lì non si erano mai lasciati e tutti coloro che li conoscevano sapevano che non l'avrebbero mai fatto.

-Buona fortuna!-

La ragazza si avvicinò a lui e gli diede un bacio sul naso facendolo sorridere ancora di più di quanto non stesse già facendo mentre le accarezzava le guance arrossate, per poi allontanarsi facendolo salire sul palco.

Lei amava sentirlo cantare, che fosse mentre preparava la cena o quando sceglieva la mattina con cosa vestirsi; molte volte cantava anche lei assieme a Shawn, sapendo che lui era innamorato del modo in cui a volte si sentiva imbarazzata ed abbassava la voce riducendola ad un sospiro, credendo di non essere all'altezza. Pensava, pensava mentre ascoltava il ragazzo suonare la sua chitarra  felice e spensierato davanti alle persone di Toronto.

-Questa sera vorrei chiamare una persona sul palco, una persona davvero importante per me.-

Tutti erano stupiti da questa iniziativa del canadese e si lanciavano freneticamente occhiate tra di loro; nel retro poi era un delirio, c'era Aaliyah che sapeva cosa voleva fare suo fratello e manteneva un profilo basso mentre aspettava il momento giusto, nascondendosi dagli sguardi degli altri e da quello di T/n, che intelligente come era avrebbe capito tutto al volo solamente guardandola negli occhi.

- Lei è speciale. Lo dimostra nelle piccole cose che fa ogni giorno insieme a me, quando ogni sera prima di andare a dormire mi lascia una carezza tra i capelli per poi sedersi al pianoforte senza sapere che io osservo attentamente gli spostamenti delle sue dita sui tasti bianchi e neri. Lei c'è, sempre. Quando prima di un concerto ho paura, quando sono insicuro e quando per sbaglio brucio il pranzo. So che quando mi girerò lei sarà lì, quando cadrò sarà a sorreggermi, ed io lo farò per lei. T/n, vieni sul palco.-

 Lei subito si rigirò gli infiniti anelli che aveva sulle mani e la sorella di Shawn le lanciò la sua chitarra per poi spingerla sul palco mentre si aggiustava la camicia a quadri. Sarebbe piaciuta? lo avrebbe fatto sfigurare? E se avesse sbagliato qualcosa? Lei non era mai sicura, non si sentiva mai all'altezza, ma per lui avrebbe fatto di tutto, anche farsi vedere nelle sue imperfezioni davanti a centinaia di persone. Lo raggiunse a testa bassa dove lui si era allontanato per godersi lo spettacolo del Rogers Centre illuminato solo dai bracciali e dalle luci dei telefoni dei fans.

-Shawn non ce la faccio. Io non sono adatta a stare sul palco, qui quello bravo sei tu.-

-Stai tranquilla, ti fidi di me?-

Lei annuì fermamente convinta mentre lui le faceva un occhiolino e le sussurrava il titolo della loro canzone nell'orecchio.

Look up at the stars

Shawn si sedette al pianoforte mentre lei si sedeva accanto a lui con la chitarra sulle gambe e le sue dita pronte a pizzicarne le corde. Lui sarebbe stato il primo a cantare, come se fossero nella loro casa a Toronto.

Look up at the stars
They're like pieces of art
Floating above the ground

Su quel palco si ricordava esattamente le sensazioni che aveva provato una sera sul terrazzo, abbracciata a lui mentre guardavano le stelle sullo stadio dove si trovavano in quel momento. Mentre lo ammiravano da lontano quando il tour era appena iniziato e già si pregustavano le emozioni che avrebbero provato una volta lì.