Al "Mack" Mackenzie- Agents of shield

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- La mia copertura è compromessa, domani mi porteranno dai massimi esponenti. Non so cosa succederà. Nome in codice: Scaloppine al limone-

T/N fa per attaccare quando sente dall'altro capo del telefono usa e getta una voce tanto familiare quanto profonda.

- Fosse l'ultima cosa che faccio, a costo di mandare all'aria tutta la missione, ti vengo a prendere ora.-

Era Mack, il suo fidanzato, un grande uomo sia di stazza che di cuore; lo amava più di se stessa e lui provava gli stessi sentimenti, se non più forti.

- No Mack, ora devo andare o mi scopriranno, ma non fare nulla che io non farei. Ti amo. Non dirò nulla, lo giuro.-

La ragazza schiacciò la cornetta rossa prima di gettare il dispositivo in un cassonetto fuori da una delle basi dell' Hydra dove era sotto copertura.
Stava piano piano annientando l'organizzazione dall'interno con l'aiuto dell'amica Bobbi Morse ma l'avevano scoperta e l'avrebbero torturata fino alla morte per estorcerle quelche informazione.

Erano tutti preoccupati per lei e per l'altro agente, ma vevano le mani legate dopo la caduta dello Shield per mano dell' Hydra; l'uomo stava escogitando un piano per poterla recuperare la notte stessa dai laboratori dell'organizzazione criminale risalente alla seconda guerra mondiale dove faceva la guardia armata. Quando, nel bel mezzo della notte arrivarono gli scagnozzi del capo , secondo lei pazzo psicopatico, per portarla dove poi sarebbe iniziata la tortura lei si destreggiò nella lotta e li mise tutti KO. Prima che riuscissero ad arrivare i rinforzi per i cattivi arrivò Bobbi che la aiutò ad uscire sul tetto per scappare. Lì trovò il Bus, rimesso in sesto da lei e dal suo fidanzato, che la attendeva imponente davanti a lei con i motori accesi per potersi dare alla fuga.
Salì sulla rampa assieme alla mora, sua compagna di copertura, e subito tutti si precipitarono ad accoglierle, compreso Mack.

Abbracciò così forte la ragazza che quasi le sembrò di sprofondare tra le braccia dell' amore della sua vita. Le sembrava così vicino il giorno di pochi mesi prima dove si conobbero. Lei stava aggiustando i propulsori di Lola con Triplett accanto che le raccontava le avventure del nonno negli Howling Commandos, quando Al entrò dalla rampa del Bus e le si parò davanti. Lei, con le mani sporche di chissà cosa, si alzò e si aggiustò la bandana azzurra che le teneva i capelli rossicci.

-Cosa è quel fighissimo attrezzo?!?! Sono Al, ma mi puoi chiamare Mack.....-

- T/N, T/N T/C.-

-Sarà un piacere lavorare con te, T/N-

- Il piacere è mio....Aspetta, COSA?-

Lei era molto gelosa del suo ruolo all' interno della squadra e non parlava con nessuno da quando Coulson era riuscito ad ingaggiare dei mercenari per ricomporre lo Shield.

Una volta arrivati al parco giochi, base segreta di Nick Fury, trovarono dei supersoldati ad aspettarli. 

-Mi consegnerò a patto che lascerete stare loro e che non riveliate la posizione di questa base-

Ciò che non tutti sapevano è che T/N era la terza gemella Maximoff, anche lei potenziata; per questo l'Hydra la cercava, per colmare il vuoto che avevano lasciato Pietro e Wanda. Lei poteva predire il futuro e viaggiare nel passato per poterlo cambiare. Si avvicinò lentamente all'orecchio di Mack dove lasciò un veloce bacio dopo averlo rassicurato.

-non preoccuparti, ho un piano. Dovete soltanto fidarvi di me. Ti amo.-

I supersoldati la presero e la portarono su uno degli Helicarrier rubati allo Shield e ricondizionati. Con la mente chiamò la sorella che poi avrebbe annientato gli uomini con i suoi poteri; era in quei momenti di riunione che le mancava il fratello con cui aveva un legame ancora più speciale di quello che aveva con Wanda. Attuò il suo piano. La minore dei tre Maximoff mise fuori uso i comandi del mezzo con i suoi poteri telecinetici e poi assieme alla sorella, dotata di notevoli capacità combattive, si tolse di torno una volta per tutte queli zucconi.

-Bel lavoro T/N. Come ai vecchi tempi. Pietro sarebbe fiero di cosa fai ora.-

La malinconia si faceva sentire con prepotenza in quella frase dolorosa per entrambe. Loro fratello era la loro luce, la loro spalla, il loro eroe. T/N aveva ancora Mack, Wanda invece era rimasta sola dopo la perdita di Visione.

Insieme tornarono alla base segreta. Appena arrivarono, mano nella mano come quando erano piccole, tutti fecero un sospiro di sollievo, persino Melinda May che nutriva un profondo astio nei confronti dell' agente Maximoff. Mack arrivò dopo, si stava dilettando sui propulsori di Lola che avevano ancora una volta presentato dei malfunzionamenti. Esattamente quando tutto iniziò.

La ragazza lo raggiunse.

-Tu però non hai quel fighissimo attrezzo.-

-T/N non sai quanto ero preoccupato, non facevo altro che guardare l'orologio aspettando che tornassi.-

-Mack...stai per caso dubitando delle mie capacità?-

-No non volevo dire quello assolutam...-

-Stavo scherzando tranquillo! Sei l'unica persona che veramente mi abbia amato, dopo ovviamente i miei fratelli. Te lo regalo per ricordarti di chi ero, chi sono e chi sarò per te.-

Gli allungò l'attrezzo e lo posò nell' enorme mano dell'uomo davanti a lei. Quello era il simbolo del loro amore, che sarebbe durato per sempre.










 Quello era il simbolo del loro amore, che sarebbe durato per sempre

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In memoria di Pietro Maximoff 🥺❤

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